Quando le labbra screpola
l’inverno si abbraccia spesso col piacere
e la lingua non resiste a carezzare
colli scorticati in cerca d’umido tepore
Brama di baci attesi
come la fame che conosce i giorni vuole il pane
scarlatto desiderio abile a infiammare
pensieri che non si scollano dal languore dell’attesa
Contrasto dolceamato
tra il freddo che di grigio veste il mondo
e l’intimo calore
che di vermiglio m’esplode tutt’ intorno
Desiderio capace d’afferrare l’attimo
che con il battito della medesima carenza si miscela
mentre nel centellinare il dolce canto
nell’indugio il fremito raddoppia
Ad occhi chiusi il sogno si fa presto vita
pressione che sulla tenerezza svetta
mentre assapora caldi
umidi sapori
tiziana mignosa dicembre duemiladodici