Autore: Paolo Giardina Topic: 2 Giugno: Una festa anticostituzionale.  (Letto 2338 volte)

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Offline Paolo Giardina

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2 Giugno: Una festa anticostituzionale.
« il: 20:36:10 pm, 01 Giugno 2014 »
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  • Quanta retorica sull'unità nazionale.
    Gli italiani siamo d'accordo solo sul fatto di non essere d'accordo su nulla.
    Quel che mi piace, tra le tante che non condivido, di Matteo Renzi è questo suo tentativo verso l'unità, quell'unità del molteplice, quel mettere insieme la diversità. Ma ha i giorni contati, pur essendo giovane, per dirla con Grasiàn: "quanto più risplende una fiaccola, tanto più si consuma e meno dura".

    Ma parliamo di Costituzione, la quintessenza della Repubblica italiana.
    Quelli di Libertà e Giustizia, meglio conosciuti con l'appellativo di “professoroni” o con il suo surrogato “lettori di libri”, nel giorno della Festa della Repubblica, “scendono”-in mezzo al popolo- in piazza, per manifestare “contro la deriva autoritaria” del Presidente del Consiglio. Il peccato originale del fiorentino è quello di non essere di sinistra, la mela è rappresentata dall'incontro al nazzareno con B., la sua disgrazia il consenso popolare. Sostengono che la nuova costituzione “pontificata” da Renzi, ci porta dritti ad una forma di governo autoritaria, e per evitare questa deriva occorre “delicatezza e competenza”. Quindi, come quel personaggio manzoniano, il buon Rodotà, si è affrettato a sostenere: “Or bene, questa riforma non sa da fare, ne domani, ne mai”. Posizione, non solo leggittima, ma autorevole, e su questo siamo tutti d'accordo. Però, di riforme e di matrimoni, la storia ne racconta, e tutte quelle volte in cui il padre della sposa si è opposto, è finita a “fuitina”, perchè come dice il Conte Pico, quello della Concordia, le critiche sono “... come il vento, scuotendo la fiamma la alimenta, non la spegne”.
     
    Partiamo dalla considerazione, scritta su tutti i libri, che la politica è tutt'altro che teoria, è la scienza del fare, e quando esula dalla sua condizione del fare, diventa teoria, perdendo la sua essenza di essere, per trasformarsi nel nulla, diventa non utile al suo scopo.

    La nostra Costituzione, non fu concepita nell'ambito di un monastero francescano, dove si sa, la scrittura è ispirata dal divino, e per sopire i contrasti basta una preghiera. A quel tempo, nel dopoguerra, le diversità ed i contrasti erano sostanziali, quasi invalicabili, altro che antiberlusconismo. Eppure, tutti insieme, “i padri costituenti” partorirono la Costituzione, la migliore possibile, che prevede tra i suoi 139 articoli, la possibilità di essere revisionata. Nel frattempo è accaduto che il mondo, negli ultimi 50 anni, si è trasformato più di quanto sia mutato nei secoli dei secoli.
    D'altronde, lo "special one" della scienza della politica, un altro fiorentino, manco a dirlo, Niccolò Machiavelli, ha scritto, che le costituzioni vanno cambiate, per adeguarsi al mondo che muta. Come ognuno di noi, ogni essere umano, se non riesce ad adattarsi al contesto, si estingue. Un concetto che qualche secolo dopo, con dovizie di particolari ha espresso quell'evoluzionista di Darwin.

    Quindi, anzichè porsi di traverso, “i professoroni e i lettori di libri”, perchè non mettono a disposizione la loro conoscenza e la loro “delicatezza cognitiva”, che nessuno può disconoscere, per discutere e migliorare la costituzione?
     
    Possiamo dividere la nostra Carta in due parti, la prima sui principi, la seconda sulle regole. La prima parte è lontana dall'essere attuata, viste le enormi disuguaglianze e le “privazioni di libertà” dell'Italia attuale, la seconda parte è stata quasi del tutto attuata, ma è fallita. Il fallimento della seconda parte è stato determinante nella non attuazione della prima. Insomma, la nostra Costituzione, oggi è un mostro, che fa paura, non solo ai bambini. Vien da dire, è indifendibile.
    Da circa trent'anni assistiamo esclusivamente a scontri inutili, patetici, soltanto con obbiettivi elettorali, sulla Costituzione. Mi sa che anche questa volta andrà a finire a carnevale.
    Il punto è, applicare la prima e cambiare la seconda parte. Rodotà e tutti i compagni della giustizia, della libertà e della lettura, anzicche iscriversi al "partito politico del no”, quello della retorica, dovrebbero aderire al "partito della discussione", dell'unità del molteplice... anche questo è scritto sui libri. Se è vero come è vero, che la proposta renziana di modifica costiuzionale, sotto alcuni aspetti ha dei limiti, questi limiti esistono per essere superati. Noi umani, che non siamo “Dei dell'Olimpo”, possiamo solo discutere, incontrarci e finanche scontrarci per trovare una soluzione, solo così possiamo diventare figli dei nostri padri, imparando proprio da chi ci ha preceduto.

    Che poi la cosa strana, quasi allarmante, è la critica, sacrosanta, per entrare nel tema, che proprio Rodotà e quelli dei libri, rivolgono alla Chiesa perchè anacronistica e conservatrice, rispetto ad alcuni temi etici, considerandola ieri come oggi, un freno all'inevitabile emancipazione umana, ma loro stessi diventano anacronistici rispetto ad un cambiamento non solo necessario, ma che “sa da fare” della Carta Costituzionale. Ebbene, i professoroni, sono obbligati dalla storia e dai libri a discutere con Renzi, ed anche con Berlusconi, per migliorare l'Italia. La sensazione è, che la cosa, sarà ancora una volta buttata... in politica, dove tutti diventano parte, ognuno portatore di verità assolute, contrapposta a quella degli altri. Per l'ennesima volta quel totale, determinato dalla somma delle unità, darà un risultato errato.

    Così, come nella storia, spesso, la Chiesa non si è comportata in sintonia con i comandamenti di Dio, allo stesso modo, una classe intellettuale declamatoria, autoreferenziale, incapace di discutere e di comprendere quello che non è se, esce dal libro per ergersi a protagonista di un romanzo, diventando una parte che si contrappone ad altre parti. Eppure, si legge in Eraclito: “Una e la stessa è la via all'in sù e la via all'in giù”.
    Ma è solo un frammento.

    paolo.giardina@virgilio.it
    « Ultima modifica: 13:11:13 pm, 04 Giugno 2014 da Paolo Giardina »

     

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