Applausi a scena aperta per i protagonisti del concerto.
Ferla. E' stata una serata che non si potrà dimenticare quella offerta dall'Amministrazione comunale nel quadro dell'attività culturale dell'Estate ferlese. Il fatto, poi, che i protagonisti siano stati dei ragazzi, dà la misura dell'impegno e dell'amore verso uno storico strumento: la chitarra. Sono stati più di venti i giovani provenienti dai paesi dell'hinterland siracusano, che l'associazione musicale La Loure (n.d.w.) ha preparato con la competenza indiscussa dei maestri Elio Galvagno e Fabio Barbagallo. La diversificazione dei testi musicali e le varie interpretazioni hanno dato motivo, al numeroso pubblico, che assiepava il chiostro del cinquecentesco convento dei Padri Cappuccini, di assaporare motivi di canzoni che ricordano il non tanto recente passato, ma che esprimono un formidabile senso di gioia e di serenità. I ragazzi hanno anche interpretato musiche classiche di Carcassi, Corelli, Paradiso, con evoluzioni timbriche, tecnica musicale, dissonanze, che hanno creato atmosfere magiche e ricreato lo spirito degli spettatoti. L'avere poi inserito nel contesto una rara percussione dei famosi tamburelli siciliani, e le nacchere spagnole, ha manifestato lo spiccato talento dell'orchestra, e la sua peculiare concretezza metodologica. La esecuzione della triade «La Vita è Bella», «Nel Blu Dipinto di Blu», «La Cumparsita», rispettivamente di Piovani, Migliacci Modugno e Matos Rodriguez, ha entusiasmato il pubblico a tal punto da chiedere il bis. «La cultura musicale, per i ragazzi - dice il vicesindaco Pippo Malignaggi - è veicolo di attività educativa e rende più belli e più buoni i protagonisti». L'assessore Enzo Cammarata ha poi consegnato degli attestati ai ragazzi che hanno frequentato il primo corso di chitarra, ringraziandoli per avere regalato ore di gioiosa letizia.
Salvatore Urso
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