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Comuni Zona Montana Iblea => Buscemi => Topic aperto da: Paolo Lia - 12:52:40 pm, 21 Maggio 2010

Titolo: LETTERA APERTA AL PRESIDENTE BERLUSCONI
Inserito da: Paolo Lia - 12:52:40 pm, 21 Maggio 2010
La scrittrice albanese Elvira Dones ha scritto questa lettera
aperta
al  premier Silvio Berlusconi in merito alla battuta del Cavaliere sulle
belle  ragazze albanesi".

In visita a
Tirana, durante l'incontro con Berisha, il  premier ha attaccato
gli scafisti e ha chiesto più vigilanza all'Albania.


Poi ha aggiunto: "Faremo eccezioni solo per chi porta belle ragazze".



"Egregio Signor Presidente del Consiglio, le
scrivo su un giornale che  lei
non legge, eppure qualche parola gliela devo, perché venerdì il suo
disinvolto senso
dello humor ha toccato persone a me molto care: "le belle
ragazze albanesi". Mentre il premier del mio paese d'origine,
Sali Berisha
confermava l'impegno del suo esecutivo nella lotta agli scafisti, lei ha
puntualizzato che "per chi porta
belle ragazze possiamo fare un'eccezione."

Io quelle "belle ragazze" le ho incontrate, ne ho incontrate a decine, di

notte e di giorno, di nascosto dai loro magnaccia, le ho seguite da
Garbagnate Milanese fino in Sicilia. Mi hanno
raccontato sprazzi delle loro
vite violate, strozzate, devastate. A "Stella" i suoi padroni avevano inciso
sullo
stomaco una parola: puttana. Era una bella ragazza con un difetto:

rapita in Albania e trasportata in Italia, si
rifiutava di andare sul
marciapiede. Dopo un mese di stupri collettivi ad opera di magnaccia
albanesi e soci italiani,
le toccò piegarsi. Conobbe i marciapiedi del
Piemonte, del Lazio, della Liguria, e chissà quanti altri. E' solo allora
-
tre anni più tardi - che le incisero la sua professione sulla pancia: così,
per gioco o per sfizio. Ai tempi era una
bella ragazza, sì. Oggi è solo un
rifiuto della società, non si innamorerà mai più, non diventerà mai madre e
nonna.
Quel puttana sulla pancia le ha cancellato ogni barlume di speranza
e di fiducia nell'uomo, il massacro dei clienti e
dei protettori le ha
distrutto l'utero.

Sulle "belle ragazze" scrissi un romanzo, pubblicato in Italia con il titolo

Sole bruciato. Anni più tardi girai un documentario per la tivù svizzera:

andai in cerca di un'altra bella ragazza, si
chiamava Brunilda, suo padre mi
aveva pregato in lacrime di indagare su di lei. Era un padre come tanti
altri padri
albanesi ai quali erano scomparse le figlie, rapite, mutilate,
appese a testa in giù in macellerie dismesse se osavano
ribellarsi. Era un
padre come lei, Presidente, solo meno fortunato.  E ancora oggi il padre di
Brunilda non accetta che
sua figlia sia morta per sempre, affogata in mare o
giustiziata in qualche angolo di periferia.  Lui continua a
sperare, sogna
il miracolo. E' una storia lunga, Presidente...  Ma se sapessi di poter
contare sulla sua attenzione, le
invierei una copia del mio libro, o le
spedirei il documentario, o farei volentieri due chiacchiere con lei. Ma l

avviso, signor Presidente: alle battute rispondo, non le ingoio.

In nome di ogni Stella, Bianca, Brunilda e delle loro
famiglie queste poche
righe gliele dovevo. In questi vent'anni di difficile transizione l'Albania
s'è inflitta molte
sofferenze e molte ferite con le sue stesse mani, ma nel
popolo albanese cresce anche la voglia di poter finalmente
camminare a
spalle dritte e testa alta. L'Albania non ha più pazienza né comprensione
per le umiliazioni gratuite.
Credo che se lei la smettesse di considerare i
drammi umani come materiale per battutacce da bar a tarda ora, non
avrebbe
che da guadagnarci. Questa "battuta" mi sembra sia passata sottotono in
questi giorni in cui infuria la
polemica Bertolaso , ma si lega
profondamente al pensiero e alle azioni di uomini come Berlusconi e company,
pensieri e
azioni in cui il rispetto per le donne é messo sotto i piedi ogni
giorno, azioni che non sono meno criminali di quelli
che sfruttano le
ragazze albanesi, sono solo camuffate sotto gesti galanti o regali costosi
mi vergogno profondamente e
chiedo scusa anch'io a tutte le donne albanesi
Merid Elvira Dones