(http://www.paraparlando.com/proxy.php?request=http%3A%2F%2Fimg7.imageshack.us%2Fimg7%2F1057%2Fspecchiom.jpg&hash=98ce8fc05098f3d19cbd2db3c502b515)
Col fremito sui polpastrelli
non serve la torta sulle labbra
per capire che m’ha rubato il gusto
Non occorrono grandi cose
ma solo quelle giuste
a volte basta solo un gesto per accendere di vita
un’ orchestra intera d’arpe e flauti
che aspettava il via dalla cantina
Sono dolci chimere
i desideri che sfuggono dalle dita
come la salsedine in montagna
mentre il languore sbava
e incrocia solo sassi e neve
Ogni tanto il miracolo si desta
col sorriso che gratifica l’attesa
nell’intreccio dell’azzurro
col suo specchio capovolto
tiziana mignosa
luglio duemilaundici