ParaParlando il forum degli iblei

Tematiche Generali => Politica => Topic aperto da: Paolo Giardina - 12:05:46 pm, 14 Settembre 2014

Titolo: Quel labirinto chiamato Scuola. Pronti, partenza, via.
Inserito da: Paolo Giardina - 12:05:46 pm, 14 Settembre 2014
(https://scontent-a-mxp.xx.fbcdn.net/hphotos-xpa1/v/t1.0-9/10645002_1505221066392780_263760727070937080_n.png?oh=3f544ad5c821ef62cb2b053cd7650402&oe=548602C4)

Neppure il tempo di archiviare il vecchio anno scolastico e si ricomincia. Nuovi libri, cartelle, penne matite e tante altre... “molto care”, e poi studiare.
Una volta all'ingresso a Scuola c'era un alternativa: “la calia”, penso anche oggi.
Calia, voce del verbo “caliare”, prima coniugazione, ed altre cosettine che solo chi “entrava” può conoscere con cognizione di causa, ma però gli altri hanno provato l'ebrezza del “caliare”, al punto che non hanno bisogno di fare gli errori di proposito, gli vengono naturali. Che poi la “calia” ha tutta una sua poetica, fuori dai canoni ufficiali, un modus viventi, ma è un “carpe diem” mancato. Si potrebbe scrivere un "Trattato sulla calia", gli esperti non mancano. Ma questa, non è “l'apologia della calia”, anzi al contrario è proprio una delegittimazione per inutilità assoluta e provata da una consolidata e pluriennale esperienza.

Allora. “Entriamo a scuola”.

Ecco, la scuola è quel mondo che naviga a vista in un mare di difficolta oggettive, eppure tenta di scoprire l'America. Ma attraversare l'Oceano senza una “bussola” è missione per  “Argonauti”.
Se l'orientamento non arriva dall'alto, per un infinità di motivi, esiste una sola soluzione.
Quel variegato “mondo della scuola”, anziché continuare a piangersi addosso- una pratica non priva di fondamento-, dovrebbe, anche, insieme ad ognuno di noi, farsi promotore di una profonda riflessione sulle vere difficoltà dell'istruzione. Basta con queste pseudo riforme degli ultimi decenni, che evidenziano in comune un unico elemento: non centrano nulla con la scuola, questo sia nella fase della proposta che della decisione.

Solo i “Maestri di scuola” possono intestarsi una concreta e seria “battaglia per il sapere”. Consapevoli, tutti, che i “soldi” possono solo  foggiare le condizioni del sapere, ma non essere condizione sine qua non del sapere, altrimenti non è sapere.
Ci occorre un filo come quello di Arianna per districarci verso l'uscita del nostro labirinto. Il percorso per ridare alla scuola e a tutte le sue componenti il ruolo che gli è proprio è irto di difficoltà, d'altronde se l'obbiettivo fosse a portata di mano e raggiungibile senza fatica, non sarebbe cosi nobile.
E se celata nella narrazione fantastica c’è l'autentica magia dell’uomo, allora ci aiuta quell'Argonauta di Giasone, generale in capo, capace di superare, grazie alla “saggezza di Fineo” e “alla mano di Atena”, le maestose ed imponenti simplegadi, per  poi proseguiere la spedizione nella conquista del Vello d'oro.

Paolo.giardina@virgilio.it


P.S. - meglio N.B.
Bacone sintetizzava “ Sapere è potere”, non è così.
Il potere, ancora oggi, è causa esclusiva di tutti i disastri e delle nefandezze peggiori dell'umanità. Quindi al contrario il “Sapere per liberarci dalla schiavitù del potere”.



Archivio > Input. (http://www.paraparlando.com/politica/)