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Comuni Zona Montana Iblea => Palazzolo Acreide => Topic aperto da: vincenzo perez - 09:32:28 am, 07 Marzo 2013

Titolo: Palazzolo fuori dall'Unesco???
Inserito da: vincenzo perez - 09:32:28 am, 07 Marzo 2013
Questo traspare dalle pagine del quotidiano "La Sicilia" di oggi... Non oso commentare per non rischiare di passare per giustizialista... Ma vi invito a leggere e a meditare...
Titolo: Re:Palazzolo fuori dall'Unesco???
Inserito da: vincenzo perez - 01:01:41 am, 10 Marzo 2013
L'Unesco non appassiona... l'Unesco non è di moda... l'Unesco non interessa a nessuno... l'Unesco non è un bene per tutti... l'Unesco nuoce... mah! ...
Titolo: Re:Palazzolo fuori dall'Unesco???
Inserito da: SC - 21:01:20 pm, 12 Marzo 2013
scusami vincenzo ma a parte il fatto che possa o meno appassionare, ma non sarebbe stato + corretto riportare il testo dell'articolo? molti leggono il forum da fuori e non hanno manco la possibilità di consultare "la sicilia"
che sarà un giornale diffuso ma soltanto in sicilia appunto
Titolo: Re:Palazzolo fuori dall'Unesco???
Inserito da: Luca - 17:28:18 pm, 13 Marzo 2013
Credo si riferisca a quanto pubblicato in data 07/03/2013 a firma "isabella di bartolo" a pagina 34 de "La Sicilia",
riporto integralmente

Citazione
Gli ambientalisti inviano un dossier sulle condizioni dei siti Unesco che rischiano di essere esclusi dalla «World
heritage list» per essere iscritti nella «lista nera» dei luoghi senza tutela
. «Costruzioni a ridosso delle aree
archeologiche in città - denuncia Paolo Tuttoilmondo, responsabile di Legambiente - e nessun piano di gestione per Pantalica e Noto».
isabella di bartolo

Citazione
Unesco, i tre siti rischiano l'esclusione Sotto esame.
Pantalica senza tutela, Noto e Palazzolo senza piano di gestione e Siracusa assediata dal cemento

Giovedì 07 Marzo 2013
Siracusa,
pagina 34

Il rischio è che l'Unesco cancelli il suo riconoscimento per Siracusa, Pantalica e le città del val di Noto. A distanza di 15 mesi dal grido di allarme, Legambiente Sicilia riaccende i riflettori sulle condizioni di pericolo dei siti «Patrimonio dell'Umanità». E invia una nota ai vertici dell'Unesco e al ministero ai Beni culturali con cui denuncia il pericolo che Siracusa e il val di Noto possano essere inseriti nella «Danger list»: l'elenco dei luoghi da cancellare dalla lista Unesco.«La situazione è peggiorata - dichiara Gianfranco Zanna, presidente di Legambiente Sicilia che ieri ha presentato il dossier 2013 dei luoghi in pericolo -. È inutile nasconderlo: prende davvero lo sconforto davanti a tanta desolazione, degrado, disattenzione, incuria. È proprio una grave mancanza di cultura, di sensibilità culturale e di rispetto per il passato, per tutto ciò che dovrebbe essere un'opportunità e una straordinaria occasione di sviluppo e di futuro per questa terra, tutto quello a cui assistiamo ogni giorno intorno ai siti siciliani dichiarati "Patrimonio dell'Umanità"». I motivi sono la mancata applicazione del piano di gestione a tutela del tardo barocco nelle città della Val di Noto, insignite del riconoscimento Unesco nel 2002. E ancora, la costruzione di una passerella in acciaio sulla necropoli rupestre di Pantalica, sino alla non adeguata valorizzazione dell'Opera dei pupi. Un elenco di negligenze che potrebbe avrebbe come conseguenza l'iscrizione dei nostri beni artistici e monumentali nella «Danger list» Unesco, con l'eventualità di determinarne l'espulsione. Nel dettaglio, Legambiente denuncia per Noto e Palazzolo, fra le otto città del Val di Noto, l'assenza di un piano di gestione: strumento obbligatorio per ciascun sito Unesco, ma in questo caso di difficile realizzazione, perché ad esser coinvolte sono tre Province e otto Comuni. Un pericolo è rappresentato poi dall'oleodotto che attraversa le province di Ragusa e Siracusa e che sfocia nella penisola di Magnisi, sede di una delle più antiche civiltà pre-elleniche - l'antica città di Thapos - che si trova «in mezzo al cemento, al petrolio, ai fumi delle ciminiere» come denuncia Zanna. Ancora, la Necropoli di Pantalica, che insieme a Siracusa è tutelata dall'Unesco dal 2005. La riserva che custodisce migliaia di tombe scavate nella roccia, è spesso oggetto di incendi, molti di natura dolosa, che distruggono flora e fauna. E qui è in cantiere la progettazione di un ponte-passerella lungo tre metri, in acciao e legno, che dovrebbe unire le gole del Calcinara. Per la città aretusea, il rischio è quello della cementificazione selvaggia. Nel mirino degli ambientalisti, ancora una volta, il Porto Grande di Ortigia. Qui resta in fieri la nascita di due porti turistici che potrebbero sconvolgere, secondo Legambiente, il delicato ambiente e la bellezza del porto stesso. Ancora, si denuncia la realizzazione di opere edilizie in aree archeologiche. E, precisamente, a due passi dalle mura Dionigiane di Epipoli e dal castello Eurialo. Qui sta sorgendo un centro commerciale mentre, grazie al Piano paesaggistico, è stata scongiurata la costruzione di nuove villette a schiera con vista - abusiva - sul porto.
Titolo: Re:Palazzolo fuori dall'Unesco???
Inserito da: vincenzo perez - 00:48:08 am, 14 Marzo 2013
Grazie Luca per aver riportato il pezzo de "La Sicilia", a quello mi riferivo quando parlavo di Palazzolo e Unesco...
Ora che i "non residenti" di cui parlava SC potranno leggere l'articolo, ci saranno sicuramente oltre 5000 visite e altrettanti commenti, poichè il BENE di Palazzolo e l'Unesco, i beni archeologici, le riserve naturalistiche, ecc. sicuramente meriteranno più attenzioni dei fatti di cronaca spicciola o dei programmi demenziali della De Filippi o della uveite di Berlusconi...
E' ovvio che i mediocri emergeranno sempre, infatti scaglio le mie invettive contro coloro che in quanto "migliori" tacciono, chiusi nei loro microcosmi di assoluto egoismo ed individualismo, senza esprimere indignazione, senza proferire parola contro, come in questo caso, il rischio che Palazzolo, meritatamente o immeritatamente, possa uscire fuori dalla lista Unesco...
Ho visto una certa indignazione nelle parole del Sindaco di Noto, dell'Assessore alla Cultura sempre di Noto, ma gli altri "onorevoli" amministratori restano chiusi nelle loro faccende "domestiche"... Vegetano? O si occupano di questioni meno banali??? Sicuramente, ci sono "misteri della fede" molto più comprensibili per l'umana natura, rispetto a certi silenzi che la dicono lunga sullo spessore politico, culturale e/o intellettuale di determinati personaggi pubblici. Di chi parlo?
Cari amici, resto dell'idea che certa gente è proprio senza "sancu" comu e vavaluci... Per cui invettive o non invettive, lo stato delle cose, gattopardescamente, ahimè non cambia!