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Comuni Zona Montana Iblea => Sortino => Topic aperto da: carmelo spataro - 16:35:31 pm, 07 Marzo 2013

Titolo: ABOLIZIONE PROVINCE
Inserito da: carmelo spataro - 16:35:31 pm, 07 Marzo 2013
Penso sia utile aprire un topic specifico su un tema così importante. Premetto che sono un convinto sostenitore della riforma delle province e contario alla abolizione tout cout ! La abolizione delle province non è mai stata nel programma del Preidente della Regione, dunque mi sorprende e senza alcun timore ritengo tae provvedimento figlio di una campagna mediatica che è sicuramente popolare ma assolutamente estemporanea e ingiustificata, nelle dimensioni e nelle conseguenze che tale riforma creerà cos' come è stata concepita. Innanzitutto essa viene percepita come esigenza di un risparmio dei costi della politica. Voglio farvi un solo esempio ! la Provincia di Siracusa ha 25 consiglieri provinciali a fronte di una popolazione di oltre 400 mila abitanti. Sapete quanti consiglieri comunali ha il solo camune di Siracusa compresi i consiglieri circoscrizionali ? oltre cento ! moltiplicate questo per tutti i comuni capoluogo e per le città con i consigli circoscrizionali e comprenderete la strumentalità della motivazione dal momento che nessuno si è sognato di ridurre i costi della politica vera ! ma lasciamo stare tale argomento senza entrare nel merito che ad oggi nessuno si è sognato di ridurre le indennita scandalosa dei deputati regionali e nazionali !
Parliamo adesso delle competenze :
le funzioni dovrebbero essere trasferite ai Comuni, ai Consorzi dei Comuni ed al Genio Civile. Al genio civile dovrebbero andare le competenze della viabilità. Mi viene da ridere ! il genio civile non ha un solo centesimo per svolgere i propri compiti istituzionali come la pulizia degli alvei dei fiumi. Qualcuno replica dicendo che i trasferimenti dello stato e della regione alle province per la viabilità saranno trasferite al Genio civile quindi solo un trasferimento solo di funzioni e risorse. Anche questa è una balla magagalattica. Escluso nel 2009, con i fondi della legge Bersani, lo stato e la regione non hanno mai trasferito un solo centesimo alle province per gli investimenti sulle strade o sulle scuole. Tutto è stato finanziato con fondi propri o con i mutui. A proposito che pagherà i mutui contratti dalle province per i prossimi 20 anni ? forse i comuni o i consorzi dei comuni ? mi viene da ridere !
Le Province ( nove in sicilia ) saranno sostituite dai consorzi dei comuni con una popolazione non inferiore a 100 mila abitanti. Sostiutiremo nove province con almeno 30 consorzi ( ma potrebbero essere molti di più !). sostituiremo i consiglieri provinciali eletti con una marea di persone nominate non dalla gente ma dai partiti ! per cui facciamo una battaglia per eliminare i nominati dal Parlamento e li sostituiamo con i nominati nei consorzi !
A chi saranno imputati i migliaia di contenziosi aperti nelle province ? a chi saranno addebitati gli oneri ? ai Comuni ovviamente ! e con quali risorse ?
Potremmo continuare all'infinito ! Penso basti solo questo. Scusate ma non era più semplice ridurre i costi della politica nelle Province assime a quelli di tanti altri Enti per essere più efficaci ? [font=courier]no si è preferito dar[/font]
Titolo: Re:ABOLIZIONE PROVINCE
Inserito da: Nello Bongiovanni - 18:19:06 pm, 07 Marzo 2013
Bravissimo...ottima analisi...che condivido in pieno...

Carmelo un piccolo appunto potevi evitare la polemica sull'apertura della strada di monte climiti....


Penso sia utile aprire un topic specifico su un tema così importante. Premetto che sono un convinto sostenitore della riforma delle province e contario alla abolizione tout cout ! La abolizione delle province non è mai stata nel programma del Preidente della Regione, dunque mi sorprende e senza alcun timore ritengo tae provvedimento figlio di una campagna mediatica che è sicuramente popolare ma assolutamente estemporanea e ingiustificata, nelle dimensioni e nelle conseguenze che tale riforma creerà cos' come è stata concepita. Innanzitutto essa viene percepita come esigenza di un risparmio dei costi della politica. Voglio farvi un solo esempio ! la Provincia di Siracusa ha 25 consiglieri provinciali a fronte di una popolazione di oltre 400 mila abitanti. Sapete quanti consiglieri comunali ha il solo camune di Siracusa compresi i consiglieri circoscrizionali ? oltre cento ! moltiplicate questo per tutti i comuni capoluogo e per le città con i consigli circoscrizionali e comprenderete la strumentalità della motivazione dal momento che nessuno si è sognato di ridurre i costi della politica vera ! ma lasciamo stare tale argomento senza entrare nel merito che ad oggi nessuno si è sognato di ridurre le indennita scandalosa dei deputati regionali e nazionali !
Parliamo adesso delle competenze :
le funzioni dovrebbero essere trasferite ai Comuni, ai Consorzi dei Comuni ed al Genio Civile. Al genio civile dovrebbero andare le competenze della viabilità. Mi viene da ridere ! il genio civile non ha un solo centesimo per svolgere i propri compiti istituzionali come la pulizia degli alvei dei fiumi. Qualcuno replica dicendo che i trasferimenti dello stato e della regione alle province per la viabilità saranno trasferite al Genio civile quindi solo un trasferimento solo di funzioni e risorse. Anche questa è una balla magagalattica. Escluso nel 2009, con i fondi della legge Bersani, lo stato e la regione non hanno mai trasferito un solo centesimo alle province per gli investimenti sulle strade o sulle scuole. Tutto è stato finanziato con fondi propri o con i mutui. A proposito che pagherà i mutui contratti dalle province per i prossimi 20 anni ? forse i comuni o i consorzi dei comuni ? mi viene da ridere !
Le Province ( nove in sicilia ) saranno sostituite dai consorzi dei comuni con una popolazione non inferiore a 100 mila abitanti. Sostiutiremo nove province con almeno 30 consorzi ( ma potrebbero essere molti di più !). sostituiremo i consiglieri provinciali eletti con una marea di persone nominate non dalla gente ma dai partiti ! per cui facciamo una battaglia per eliminare i nominati dal Parlamento e li sostituiamo con i nominati nei consorzi !
A chi saranno imputati i migliaia di contenziosi aperti nelle province ? a chi saranno addebitati gli oneri ? ai Comuni ovviamente ! e con quali risorse ?
Potremmo continuare all'infinito ! Penso basti solo questo. Scusate ma non era più semplice ridurre i costi della politica nelle Province assime a quelli di tanti altri Enti per essere più efficaci ? [font=courier]no si è preferito dar[/font]
Titolo: Re:ABOLIZIONE PROVINCE
Inserito da: carmelo spataro - 20:42:57 pm, 07 Marzo 2013
Nello sulla monti climiti la pensiamo diversamente ma l'importante e' rispettarsi ! Ma come potrai convenire queste sono stupidaggini rispetto al tema posto in discussione !
Titolo: Re:ABOLIZIONE PROVINCE
Inserito da: Nello Bongiovanni - 12:52:52 pm, 08 Marzo 2013
Giustissimo...




Nello sulla monti climiti la pensiamo diversamente ma l'importante e' rispettarsi ! Ma come potrai convenire queste sono stupidaggini rispetto al tema posto in discussione !
Titolo: Re:ABOLIZIONE PROVINCE
Inserito da: a.merenda - 15:47:31 pm, 08 Marzo 2013
Gente nominata dai partiti invece che eletta?
I sindaci sono eletti, mi risulta.

La dicitura "Consorzio" è contenuta nello statuto siciliano, penso che rimane, tuttavia, la libertà di aggregarsi in forme giuridiche "altre" e magari più flessibili, o no? (vedasi post di sete - Terranova - nell'altro topic)

Una discussione seria e circostanziata dovrebbe partire dall'analisi del bilancio della provincia di Siracusa, ad esempio. In tutta questa vicenda non trovo analisi, studi, carte insomma. Pecca sia di chi è a favore che contro. Mi fa pensare che in entrambi i casi si tratti di "campagna mediatica".
In quest'ottica bisogna valutare quanti trasferimenti toccherebbero al Genio Civile.

I contenziosi? Che si rivolgano all'Assessorato Regionale agli Enti locali. I comuni sono soggetti ad adempimento previsto da una norma gerarchicamente superiore. Non possono fare altrimenti, mi pare.




Insomma troppa "fuffa" e pochi numeri...

Si potrebbe organizzare un incontro che spieghi meglio alla popolazione. E' un'occasione per le forze politiche di sperimentare la democrazia partecipata...

ps: io penso che Crocetta abbia gettato l'amo per:

1 - avere un ritorno mediatico anche in vista della discussione nazionale, nonchè al fine di dimostrare la "possibilità concreta" di collaborare col M5S
2- cogliere qualche buona proposta.

D'altronde stiamo parlando di un disegno di legge, giusto?

a proposito: dove lo possiamo trovare?
Titolo: Re:ABOLIZIONE PROVINCE
Inserito da: a.merenda - 13:36:16 pm, 11 Marzo 2013
http://www.leggioggi.it/2013/03/06/abolizione-province-sicilia-caos-non-calmo/ (http://www.leggioggi.it/2013/03/06/abolizione-province-sicilia-caos-non-calmo/)

un contributo critico


ps: aspetto materiale su cui discutere anche dalle forze politiche
Titolo: Re:ABOLIZIONE PROVINCE
Inserito da: carmelo spataro - 14:05:55 pm, 11 Marzo 2013
 A proposito del post precedente sono tutte osservazioni di natura politica e legislativa che sottoscrivo in pieno e che da anni sostengo !
Titolo: Re:ABOLIZIONE PROVINCE
Inserito da: a.merenda - 11:39:09 am, 12 Marzo 2013
si ma resta il fatto che la nostra discussione rimane monca senza il bilancio della provincia

e poi, francamente, Crocetta non mi sembra uno sprovveduto
Titolo: Re:ABOLIZIONE PROVINCE: IL MEGLIO È NEMICO DEL BENE!
Inserito da: sete - 09:03:29 am, 18 Marzo 2013
Si, é proprio la mia opinione "IL MEGLIO È NEMICO DEL BENE", perché a volte dietro le frasi "si potrebbe fare ancora meglio" si cela la volontà di non fare. Allora dico se è vero che l'abolizione delle provincie non risolve il problema dei costi della politica è altrettanto vero che non lo aggrava e quindi è meglio farla che non farla.
Dopo aver fatto quella, si può continuare a fare altro, (ma già una cosa è stata fatta, piccola, ma FATTA). Da qualche parte si deve cominciare e questo è uno di quei casi in cui è giusto fare le piccole cose, intanto, poisi procede col resto.
Titolo: Re:ABOLIZIONE PROVINCE: IL MEGLIO È NEMICO DEL BENE!
Inserito da: Luca - 14:56:00 pm, 18 Marzo 2013
a volte dietro le frasi "si potrebbe fare ancora meglio" si cela la volontà di non fare
concordo, un altro classico è "ci vuole ben altro per..."

se è vero che l'abolizione delle provincie non risolve il problema dei costi della politica è altrettanto vero che non lo aggrava
Avrei i miei dubbi che questo modo di abolirle non vada ad aggravare la situazione economica.
La modalità dei consorzi di comuni (con la soglia minima di popolazione proposta da Crocetta) la ritengo fattibile in regioni con bassa popolazione ma sinceramente non lo ritengo la scelta migliore in una regione con (ad occhio e croce) cinque milioni di abitanti. Prova a pensare cosa potrebbe succedere soltanto tra Catania e Siracusa dove ci sono "comuni" quali Catania (300.000 esclusi comuni limitrofi),  Siracusa (125.000),Augusta (35.000 abitanti),Lentini (25.000 abitanti),Misterbianco (50.000 abitanti),Paternò (50.000 abitanti)...
Si rischia che la toppa faccia più danno del buco.

ma già una cosa è stata fatta, piccola, ma FATTA
più che fatta direi proposta.

Comunque vediamo come andrà quando ci si scontrerà con i veri problemi dell'abolizione, primo fra tutti la ridistribuzione delle competenze.
Titolo: Re:ABOLIZIONE PROVINCE
Inserito da: carmelo spataro - 21:40:08 pm, 20 Marzo 2013

Giovanni Avanti
PALERMO - L'Unione regionale Province siciliane presenterà al Commissario dello Stato una memoria con la quale evidenzierà i profili di incostituzionalità della legge sull'abolizione delle Province approvata ieri sera dall'Assemblea regionale siciliana. Le osservazioni che l'Urps avanzerà al Prefetto Carmelo Aronica saranno illustrate dal presidente Giovanni Avanti domani, alle 11, nel corso di una conferenza stampa in programma all'ex palazzo delle Ferrovie, in via Roma a Palermo.

"In Sicilia si sta facendo un'operazione di trasformismo, una legge bandiera che non affronta i veri nodi e che non fa che aggiungere nuova burocrazia: anziché snellire le istituzioni, razionalizzando le Province, si ritorna ai liberi consorzi. E così si rischia di passare dalle 9 Province attuali a 33 Consorzi e 3 Città metropolitane",  dichiara dal canto suo il presidente dell'Unione delle Province d'Italia, Antonio Saitta, relativamente alla legge della Regione Siciliana che "rimanda di un anno la riforma delle Province e sostituisce gli organi istituzionali eletti con i commissari nominati dalla Regione". "Sarebbe questa - sollecita Saitta - la semplificazione? L'unico risultato della Legge Crocetta è il Commissariamento delle Province, la sostituzione della democrazia con il sottogoverno". Il presidente dell'Upi si chiede quindi "perché non si sia affrontato seriamente il tema dei costi della politica e dell'amministrazione della Regione Siciliana. Se si partisse dai dati del Ministero dell'Economia, e non da inutili slogan, sarebbe chiarissimo a tutti dove intervenire per ridurre la spesa pubblica regionale". La spesa della Regione Siciliana nel 2012 - evidenzia l'Upi - è stata di oltre 9 miliardi di euro, quella dei Comuni di 4,5 miliardi e quella delle Province di 600 milioni. Il personale politico della Regione costa a ciascun cittadino siciliano quasi 33 euro l'anno, quello delle 9 Province insieme 3 euro. In regione sono assunti oltre 17 mila dipendenti e l'11% sono dirigenti. Nelle Province lavorano 5.600 dipendenti, e i dirigenti sono l'1,8% del totale. Il personale delle Province costa 39 euro a ciascun cittadino siciliano, quello della Regione più di 320 euro e quello dei Comuni quasi 300 euro. "E' evidente che se si deciderà di spostare il personale delle Province nella Regione o sui Comuni - afferma il presidente Upi - la spesa pubblica aumenterà vertiginosamente. Resta poi una questione chiave, che continua ad essere quella sempre trascurata nelle annunciate riforme istituzionali, cioé il tema delle società e degli enti strumentali che sono il vero spreco della politica. La Regione siciliana, secondo il censimento operato dal Dipartimento Sviluppo del Ministero del Tesoro, ne ha 206, che nel 2012 sono costati oltre 28 milioni di euro. Una spesa destinata per quasi il 90% al pagamento dei costi dei consigli di amministrazione, delle sedi, del personale". A fronte di ciò è evidente, conclude Saitta, "che qualunque riforma che abbia come obiettivo quello di affrontare la riqualificazione della spesa deve partire da qui, altrimenti, come classe dirigente del Paese, non siamo credibili".

 

Titolo: Re:ABOLIZIONE PROVINCE
Inserito da: Nello Bongiovanni - 12:53:58 pm, 21 Marzo 2013

Condivido in pieno....



quote author=carmelo spataro link=topic=6720.msg18342#msg18342 date=1363812008]

Giovanni Avanti
PALERMO - L'Unione regionale Province siciliane presenterà al Commissario dello Stato una memoria con la quale evidenzierà i profili di incostituzionalità della legge sull'abolizione delle Province approvata ieri sera dall'Assemblea regionale siciliana. Le osservazioni che l'Urps avanzerà al Prefetto Carmelo Aronica saranno illustrate dal presidente Giovanni Avanti domani, alle 11, nel corso di una conferenza stampa in programma all'ex palazzo delle Ferrovie, in via Roma a Palermo.

"In Sicilia si sta facendo un'operazione di trasformismo, una legge bandiera che non affronta i veri nodi e che non fa che aggiungere nuova burocrazia: anziché snellire le istituzioni, razionalizzando le Province, si ritorna ai liberi consorzi. E così si rischia di passare dalle 9 Province attuali a 33 Consorzi e 3 Città metropolitane",  dichiara dal canto suo il presidente dell'Unione delle Province d'Italia, Antonio Saitta, relativamente alla legge della Regione Siciliana che "rimanda di un anno la riforma delle Province e sostituisce gli organi istituzionali eletti con i commissari nominati dalla Regione". "Sarebbe questa - sollecita Saitta - la semplificazione? L'unico risultato della Legge Crocetta è il Commissariamento delle Province, la sostituzione della democrazia con il sottogoverno". Il presidente dell'Upi si chiede quindi "perché non si sia affrontato seriamente il tema dei costi della politica e dell'amministrazione della Regione Siciliana. Se si partisse dai dati del Ministero dell'Economia, e non da inutili slogan, sarebbe chiarissimo a tutti dove intervenire per ridurre la spesa pubblica regionale". La spesa della Regione Siciliana nel 2012 - evidenzia l'Upi - è stata di oltre 9 miliardi di euro, quella dei Comuni di 4,5 miliardi e quella delle Province di 600 milioni. Il personale politico della Regione costa a ciascun cittadino siciliano quasi 33 euro l'anno, quello delle 9 Province insieme 3 euro. In regione sono assunti oltre 17 mila dipendenti e l'11% sono dirigenti. Nelle Province lavorano 5.600 dipendenti, e i dirigenti sono l'1,8% del totale. Il personale delle Province costa 39 euro a ciascun cittadino siciliano, quello della Regione più di 320 euro e quello dei Comuni quasi 300 euro. "E' evidente che se si deciderà di spostare il personale delle Province nella Regione o sui Comuni - afferma il presidente Upi - la spesa pubblica aumenterà vertiginosamente. Resta poi una questione chiave, che continua ad essere quella sempre trascurata nelle annunciate riforme istituzionali, cioé il tema delle società e degli enti strumentali che sono il vero spreco della politica. La Regione siciliana, secondo il censimento operato dal Dipartimento Sviluppo del Ministero del Tesoro, ne ha 206, che nel 2012 sono costati oltre 28 milioni di euro. Una spesa destinata per quasi il 90% al pagamento dei costi dei consigli di amministrazione, delle sedi, del personale". A fronte di ciò è evidente, conclude Saitta, "che qualunque riforma che abbia come obiettivo quello di affrontare la riqualificazione della spesa deve partire da qui, altrimenti, come classe dirigente del Paese, non siamo credibili".

 
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Titolo: Re:ABOLIZIONE PROVINCE
Inserito da: SC - 14:06:20 pm, 21 Marzo 2013

Giovanni Avanti
PALERMO - L'Unione regionale Province siciliane presenterà al Commissario dello Stato una memoria con la quale evidenzierà i profili di incostituzionalità della legge sull'abolizione delle Province approvata ieri sera dall'Assemblea regionale siciliana. Le osservazioni che l'Urps avanzerà al Prefetto Carmelo Aronica saranno illustrate dal presidente Giovanni Avanti domani, alle 11, nel corso di una conferenza stampa in programma all'ex palazzo delle Ferrovie, in via Roma a Palermo.


non ho capito dottor spataro ma lei da aperto sostenitore di Crocetta ora sta criticando la sua abolizione delle provincie?
Titolo: Re:ABOLIZIONE PROVINCE
Inserito da: carmelo spataro - 14:13:43 pm, 21 Marzo 2013
Esatto : senza se e senza ma. Sostenere Crocetta, ed io sono stato il primo quando tutti si nascondevano, non vuol dire alzare sempre e comunque" la mano " anche quando non si condivide !
Titolo: Re:ABOLIZIONE PROVINCE
Inserito da: SC - 14:30:23 pm, 21 Marzo 2013
Esatto : senza se e senza ma. Sostenere Crocetta, ed io sono stato il primo quando tutti si nascondevano, non vuol dire alzare sempre e comunque" la mano " anche quando non si condivide !


mi scusi dottor spataro ma le ricordo che lei è un consigliere provinciale per cui il lettore comune pensa lla sua difesa è per diciamo "conflitto di interesse"

deve articolare un po meglio il suo dissenso da crocetta in questo senso nel merito e nel tempo si ricorda quando io dicevo di fare domande e lei si irritò mi sembra che una di esse riguardasse le provincie il suo dissenso era palese anche allora?

approfitti di questo topic per spiegare bene la sua posizione personale perchè le assicuro che tutti anche quelli che non glielo dicono pensano che lei sia contrario perchè vuole conservare il posto di consigliere (voti permettendo ovviamente)

sono certo che darà un spiegazione capace di fugare ogni dubbio
Titolo: Re:ABOLIZIONE PROVINCE
Inserito da: carmelo spataro - 16:47:17 pm, 21 Marzo 2013
il motivo è semplice. L'abolizione delle province non è mai stata nel programma elettorale. Anzi il contrario ! il Presidente ha sempre parlato di " rivalutare" il ruolo delle province tanto che le elezioni , con proprio decreto, erano state anticipate ad Aprile ! In merito alla difesa di ufficio ! dico che oltre ad essere sempre stato un profondo sostenitore della riforma e non della abolizione ora non posso cambiare opinione semplicemente perchè Crocetta ha cambiato opinione ! Se fossi stato uno che pensava di potere , in ogni caso, lucrare sulla mia futura posizione, Le garantisco che avrei dovuto adeguarmi. Questo non l'ho fatto e riterrei addirittura strano che trovare un mio tornaconto o interesse ! considerato però che il mondo gira al conrario mi aspetto anche questo. Ho deciso semplicemente di rispondere alla mia coscienza !
Titolo: Re:ABOLIZIONE PROVINCE
Inserito da: SC - 23:04:40 pm, 21 Marzo 2013
dottor spataro non si può trincerare dietro al "non era in programma" , era tema nazionale e io gli specificatamente le avevo chiesto di illustrarci la posizione di crocetta dato i vostri rapporti
 
non si deve seccare  ma è vero che lei è sempre stato contrario all'abolizione delle province ma se si parla rivoluzione crocetta, lei sembra  volere un cambiamento gattopardiano

le ricordo le sue parole lei disse " sinceramente non abbiamo parlato ne è stato sollecitato da alcuno su questo tema" :


Questione delle province : sinceramente non ne abbiamo parlato nè è stato sollecitato da alcuno su questo tema. Posso dirti come la penso io. Innanzitutto questo sarà un tema che dovrà affrontare il prossimo parlamento regionale. Infatti il provvedimento nazionale dovrà essere recepito dalla regione siciliana o modificato in quanto a regione a statuto speciale. Infatti la legge di riordino per esempio esclude le province di Trento e Bolzano. Io penso che la questione del risparmio della spesa pubblica sulla abolizione o riduzione delle province sia un grande messagio mediatico dato in pasto all'opinione pubblica che non sposta di una sola virgola la questione nelle suo origini fondative. Diversi studi indipendenti condotti dalla Bocconi e dalla Luiss hanno dimostrato che non si risparmierà un solo centesimo. Purtuttavia ritengo utile ridurre il numero delle province così come si dovrebbero ridurre il numero dei comuni ( ma nessuno ne parla ). I parametri stabiliti dalla legge nazionale dicono che potranno rimanere le province che avrano almeno 350 mila abitanti e 2500 chilometri quadrati. S e questo dovesse essere recepito dalla sicilia rimarrebbero solo Palermo, Messina, Catania ed Agrigento. Ragusa, enna e caltanissetta non avrebbero nessuno dei due requisiti. Siracusa avrebbe il requisito della popolazione ma non quello della estensione ( poco più di 2000 chilometri quadrati) Mentre Trapani non raggiungirebbe il criterio della estensione per pochissimo ( se non sbaglio 2459 chilometri quadrati ) Questa la questione. L'argomento sarebbe molto lungo e meritevole di approfondimento ma non voglio scrivere un trattato. Sono comunque sempre a disposizione di chi come Adele vuole un confronto serio e leale.

perchè non sollecitò lei la domanda pubblica sulle provincie a crocetta? ora avrebbe + diritto di dire che crocetta ha cambiato idea, invece anche nel post c'era una prospettiva di rinvio della riforna

non l'ha sollecitato lei ed ecco che ci hanno pensato i grillini a sollecitarlo dalla sua difesa appare chiaro che manco chi sosteneva  crocetta capiva la sua idea di "rivoluzione"

cmq ripeto continuo a non capire la sua difesa delle provincie che non è nel merito ma solo di "posizioni politiche" ma perchè dovrebbero rimanere  che vantaggio offrono etc etc

dottor spataro glielo ho detto altre volte dovete cominciare a parlare con le persone spiegando le vostre posizioni usando questi nuovi mezzi come ha dimostrato di fare in qualche modo grillo (e lo dico da non grillino il successo di grillo è dovuta all'assolutà sordita della politica tradizionale rispetto al paese)
Titolo: Re:ABOLIZIONE PROVINCE
Inserito da: carmelo spataro - 09:13:16 am, 22 Marzo 2013
Come vede sono sempre stato coerente con le cose che dicevo prima, esprimendo le mie opinioni in tutte le occasioni ( stampa, televisione, ed ogni mezzo di comunicazione ) ed anche nel corso di una partecipatissima conferenza stampa all'ARS. Successivamente alla data del post ed addirittura 10 giorni prima del suo annuncio, in una trasmissione televisiva, l'opinione del Presidente sulle Province era diversa. E poi, mi scusi, se le mie opinioni fossero state di mera posizione politica avrei dovuto adeguarmi alle posizioni del PD  e del Presidente. Le motivazioni sono coerenti con "le mie idee politiche" e con le ragioni molte delle quali sono contenute nel post precedente che contiene le considerazioni del Presidente dell'URPS e dell'UPI. Spero di essere stato chiaro con la speranza che questo dibattito non si trasformi in una piacevole discussione a due.
Titolo: Re:ABOLIZIONE PROVINCE
Inserito da: a.merenda - 11:00:36 am, 22 Marzo 2013
pare che l'abolizione delle province scompagini assetti ed equilibri politici consolidati nel tempo

sentivo, ad esempio, a proposito dell' "unione" fra Caltagirone, Gela e Piazza Armerina....
Il blocco declasserebbe sia Enna che Caltanissetta, ad esempio


Ora, dando per assodato il timore di alcuni politici che vedono cadere tanti punti di riferimento su cui hanno basato la loro attività, direi che il nodo si può sciogliere solo su due dati:
1) miglioramento da un punto di vista organizzativo
2) risparmio in denari

in entrambi i casi si tratta di riduzione dei costi


Ed il punto sta proprio quà: non è tanto dare ragione ad una o l'altra delle fazioni pro e contro province, bensì individuare un'idea di Italia (e Sicilia) futura...


La mia: l'Italia dei Comuni - con relativa applicazione del principio dell'autonomia finanziaria sancito dal Titolo V Cost, art. 119.

Si badi bene: quest'articolo non è ancora stato applicato visto  il blocco del federalismo fiscale (sulla quale riforma avrei da ridire poichè in luogo della regione come cardine della trasformazione dovrebbe esserci il Comune.)
Dunque un'autonomia (dal basso) che contempli una forte responsabilità sia degli amministratori locali che sbagliano sia in termini di tetto massimo alla perequazione da parte dello stato centrale.



Tutti argomenti, questi che dovrebbero affrontarsi mettendo mano alla riforma delle istituzioni. Una sorta di costituente post II guerra mondiale.

Solo che la guerra non è ancora finita, temo


A tal proposito occhio a Massimo Fini di qualche tempo fa che parla con Grillo: http://www.beppegrillo.it/2011/05/la_democrazia_s_1.html (http://www.beppegrillo.it/2011/05/la_democrazia_s_1.html)

La cosa che mi fa più rabbia è che quando si parla di questi temi le c.d. eminenze grigie della fu sinistra derubricano il tutto come "fare filosofia" (nell'accezione negativa, ovviamente).

E quindi andiamo avanti così. Complimenti
mentre anche i muri stanno capendo quel che dice il buon Ascanio: http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/03/22/ascanio-celestini-siamo-contro-a-prescindere-nessuno-ci-rappresenta/538430/ (http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/03/22/ascanio-celestini-siamo-contro-a-prescindere-nessuno-ci-rappresenta/538430/)
Titolo: Re:ABOLIZIONE PROVINCE
Inserito da: a.merenda - 11:21:40 am, 22 Marzo 2013
quindi dopo il feudalesimo finanziario di cui sopra una nuova Italia dei Comuni, quindi il Risorgimento

http://bur.rcslibri.corriere.it/libro/4402_italia_dei_comuni_montanelli_gervaso.html (http://bur.rcslibri.corriere.it/libro/4402_italia_dei_comuni_montanelli_gervaso.html)

questa volta all'interno di una cornice europea, però

dunque fine dello stato nazione ed inizio della discussione sull'applicazione concreta della governance globale

ps: non credo nella visione fantasiosa di Casaleggio (vedasi filamato su "Gaia" quale sua visione del futuro) bensì al cosmopolitismo kantiano

(specifico per evitare appunti fuoriluogo)
Titolo: Re:ABOLIZIONE PROVINCE
Inserito da: Lelios - 10:53:24 am, 23 Marzo 2013
Buongiorno,
leggo con interesse e la stampa locale e nazionale e i vostri commenti su questo topic e quello che ho inteso capire è che la totalità di voi, stampa compresa, ragiona solamente in termini di "opportunità".

Opportunità politica per alcuni che difendono l' istituzione provincia regionale come strumento necessario di democrazia partecipata e avversano l' istituto "liberi consorzi" come una duplicazione degli enti intermedi che tanto il governo Crocetta vorrebbe abolire.

Opportunità economica per altri che dall' abolizione delle province troverebbero un gruzzoletto di soldi pubblici regionali da destinare ad altri settori, come ad esempio la creazione di un reddito minimo di cittadinanza (per dirla alla grillina) o giù di lì.

Opportunità funzionale per altri, ovverosia come si trasferirebbero e a chi le funzioni che in questo momento esercita le provincia, soprattutto in capo a viabilità, edilizia scolastica e beni culturali ?

Con dispiacere devo constatare però che nessuno di noi Siciliani o Italiani in genere, ha tentato di spostare il ragionamento in termini di LEGALITA'. Attenzione non legalità nel senso di contrasto al crimine, alle mafie o al racket (principio di fondamentale osservanza per qualsiasi società che si definisca civilie) quì fuori contesto, ma legalità nel senso di ossequio al "principio di legalità", uno dei caratteri essenziali dello stato di diritto.

Per via analogica, si trasferisce il principio di legalità formale e sostanziale dallo Stato alla Regione, ancor più autonoma e dotata di Statuto autonomo di formazione pre Costituzionale e assorbito dall' ordinamento italiano come norma di rango superiore (L.Cost n 2 del 1948).

Il principio di legalità formale stabilisce che : l'amministrazione pubblica non ha altri poteri se non quelli conferiti dalla legge. (fonte Okpedia.it)
Il principio di legalità sostanziale stabilisce che: lo Stato deve esercitare il potere nei limiti e nelle modalità prescritte dalla legge. (Okpedia.it)

Ora, facendo tesoro del dettato di questi 2 principi in cui si suddivide il principio di legalità e considerando lo stesso come principio fondamentale dell' ordinamento (come vorrebbero i giudici costituzionali) ancorchè implicitamente costituzionalizzato (come dichiarato da una parte della dottrina) o esplicitamente costituzionalizzato (come individuato da un' altra parte della dottrina nell' art 23 cost), si può ben intendere come lo Statuto siciliano abbia rispetto alle leggi regionali e rispetto alla composizione degli enti locali regionali, carattere di fonte gerarchica superiore e pertanto ispiratrice di ossequioso rispetto.

Lo Statuto siciliano all' art 15 parla espicitamente di soppressione delle province, del resto trovo molto limitata e scarsa di contenuto la tesi che "provincia regionale" sia qualcosa di diverso rispetto a "provincia" come se un aggettivo, "regionale" in questo caso possa cambiare la natura del nome a cui si riferisce.

Pertanto la battaglia del presidente Crocetta e del M5S in Sicilia si colora non solo di opportunità a cui tutti fanno riferimento, ma soprattutto di "legalità" principio del quale purtroppo troppo spesso facciamo a meno.

Naturalmente questa è solo la mia opinione.

Saluti
Titolo: Re:ABOLIZIONE PROVINCE
Inserito da: a.merenda - 18:39:11 pm, 24 Marzo 2013
hai senz'altro ragione ma la questione relativa al principio di legalità legato alla vicenda delle province deve essere inquadrata nell'ottica di:

- approvazione della Costituzione italiana subito dopo quella dello Statuto siciliano
- funzionalità politica originaria (vedasi ruol del Prefetto come longa manus del Governo con ben maggiore rilevanza rispetto ad oggi)

dunque d'accordo con quello che evidenzi ma, a mio parere, la vicenda va inquadrata sotto diversi punti di vista


inoltre, come mi insegni, attorno al concetto di legge girano i famosi principi interpretativi quale quello analogico e/o cronologico he hanno tenuto su la querelle politico giuridica tra Sicilia e stato centrale

personalmente sono uno di quelli che pensano che la Sicilia totalmente autonoma ci avrebbe regalato maggior benessere e che un'eventuale "legame" con l'Italia avrebbe dovuto passare solo ed esclusivamente per un accordo di tipo confederativo

Detto questo la situazione oggi è diversa ed il principio di legaità da te suggeritoci pone nuove questioni soprattutto nell'ambto del rapporto fra territori nell'impalcatura istituzionale dell'Eurpa che verrà...(se ve ne sarà una!)

Titolo: Re:ABOLIZIONE PROVINCE
Inserito da: Lelios - 18:05:50 pm, 25 Marzo 2013
Io penso che la questione conflitto tra l' art. 114 Cost e lo statuto siciliano sia facilmente risolvibile a favore dell' ultimo facendo riferimento ai dettami dell' art. 116 Cost. il quale parla di particolari forme di autonomia adottati con legge costituzionale come lo statuto

La questione principio cronologico, credo possa essere superata adottando il principio della competenza legislativa residuale in capo alle regioni e in particolare alla nostra regione dotata di particolare autonomia.

I predellini dell' isola parlano già di riforma anticostituzionale, ma non dicono il perchè. Sarebbe proficuo per la discussione che qualcuno di loro ci spiegasse le ragioni giuridiche delle loro dichiarazioni, non solo quelle politiche.