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Comuni Zona Montana Iblea => Sortino => Topic aperto da: Franco Nero - 10:15:44 am, 15 Settembre 2011

Titolo: comune chiuso per protesta...ma dopo?
Inserito da: Franco Nero - 10:15:44 am, 15 Settembre 2011

Il sindaco ha deciso di chiudere gli uffici comunali per manifestare il dissenso rispetto alla manovra del governo, iniziativa decisa in seno all'ANCI i cui membri incontreranno il prefetto.

Intanto trapelano indiscrezioni:

1)aumento del contributo delle famiglie per garantire la refezione scolastica

2) taglio parziale dei servizi rivolti ai bambini dell'asilo nido( circa 10.000,00 eurini) malgrado il costo della retta rimanga invariato.

oltre alle tante questioni d'impatto sociale come il bonus libri e il trasporto scolastico..ecc

Breve riflessione:
Sappiamo tutti che le manovre del governo, specie l'ultima, taglia di almeno 6 miliardi di euro i trasferimenti ai comuni e agli enti locali in genere e che questo facendo una stima approssimativa potrebbe incidere sulle casse del nostro comune per una cifra approssimativa che si aggira intorno ai 500.000,00 euro.

La manovra, vista la fiducia, appare immodificabile a monte e quindi (purtroppo) le scelte politiche di correzione o di riduzione del danno vanno operate a valle e cioè a livello locale. Questo mi pare sia inevitabile e quasi un obbligo da parte della politica Sortinese. Bisogna che la politica ( Sindaco, assessori, consiglieri) imparino a scegliere e costruire  "ordini di priorità" poichè non mi basta e penso non basti a nessuno la frase rifugio "Sordi nun ci nnè".
Se fossi al comune presserei affinchè ci si applicasse per fare scelte di questo tipo, nella trasparenza e con un minimo di concertazione. In particolare farei scelte  che premino il mantenimento dei servizi tagliando significativamente  manifestazioni e contributi vari che pur importanti rischiano di essere ingiustificati di fronte all'inadempienza su servizi che colpiscono la persona; Altra cosa che farei sarebbe quella di concentrarmi sulla riscossione seria di acqua e tarsu che registrano tassi di evasione che sfiorano il 40%; poi congelerei i trasferimenti ai vari consorzi sovracomunali; ancora bloccherei  alcuni corsi di aggiornamento professionale per i dipendenti ( che costano un mucchio di soldi e sono spesso disertati)..e tante tante altre piccole cose che sommate produrrebbero economie tali da scongiurare il baratro che si prospetta
...ma purtroppo sono un cittadino senza cariche ne potere.

Quindi non resta altro che auspicare capacità di analisi della spesa e su tutto coraggio di scegliere...se la politica è politica e non è soltanto navigare a vista.

Un saluto. Franco Nero