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Comuni Zona Montana Iblea => Palazzolo Acreide => Topic aperto da: Consulta Giovanile - Informagiovani - Giosef - 16:40:41 pm, 02 Luglio 2011
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Prima o poi doveva accadere, i due mondi dovevano incontrarsi. A Palazzolo, presso una struttura organizzata, sono ospitati circa una trentina di giovani richiedenti asilo politico. Provengono da Nigeria, Niger, Mali, Ciad, Pakistan, Bangladesh. Alcuni di loro sono laureati, altri hanno una famiglia, tutti lavoravano nella Libia di Gheddafi come operai specializzati e hanno dovuto scegliere tra morire sotto i bombardamenti o per i combattimenti o tentare la fuga sfidando il mare.
Il Governo, tramite la Struttura che li ospita, provvede a dare loro vitto, alloggio, e servizi essenziali di assistenza, counseling, accompagnamento e progetti di inclusione sociale e la nostra Associazione sta contribuendo a questo progetto.
Tutti gli ospiti del Centro godono dei diritti di chi è in attesa del riconoscimento dello status di rifugiato politico.
Al momento ci servono urgentemente indumenti che stiamo cercando di raccogliere.
Ci servono: scarpe, ciabatte, pantaloni, jeans, magliette, camice, maglioncini, etc...ma anche palloni da calcio, o oggetti che possono migliorare le loro giornate come ad esempio un pallone da calcio.
Gli indumenti possono essere consegnati presso le Parrocchie presso il Comune di Palazzolo Acreide, Assessorato ai Servizi Sociali, o presso l'Informagiovani (Via Piano Acre).
Confidiamo nel vostro spirito di solidarietà.
Inoltre organizzaremo dei momenti di incontro presso la struttura che li ospita per favorire i momenti di aggregazione e integrazione come partite di calcio, eventi...
www.palazzologiovane.blogspot.com (http://www.palazzologiovane.blogspot.com)
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Prima o poi doveva accadere, i due mondi dovevano incontrarsi. A Palazzolo, presso una struttura organizzata, sono ospitati circa una trentina di giovani richiedenti asilo politico. Provengono da Nigeria, Niger, Mali, Ciad, Pakistan, Bangladesh. Alcuni di loro sono laureati, altri hanno una famiglia, tutti lavoravano nella Libia di Gheddafi come operai specializzati e hanno dovuto scegliere tra morire sotto i bombardamenti o per i combattimenti o tentare la fuga sfidando il mare.
prendo atto e apprezzo i progetti di inclusione sociale di cui vi state facendo carico. tuttavia voglio ricordarvi che buona parte dei chiedenti asilo arriva nel nostro paese priva di documenti, e lo status di rifugiato viene determinato su base individuale, quindi l'effettivo riconoscimento (anche dello stato civico, familiare e professionale), è determinato dal lavoro investigativo del questore, che mi pare non sia ancora giunto alla conclusione.
Il Governo, tramite la Struttura che li ospita, provvede a dare loro vitto, alloggio, e servizi essenziali di assistenza, counseling, accompagnamento e progetti di inclusione sociale e la nostra Associazione sta contribuendo a questo progetto.
Tutti gli ospiti del Centro godono dei diritti di chi è in attesa del riconoscimento dello status di rifugiato politico.
la direttiva in materia prevede che ai richiedenti asilo in attesa della conclusione dell’esame della propria richiesta sia garantito un alloggio, cibo, vestiario e un sostegno economico per le spese giornaliere oltre a cure mediche, informazioni e accesso alla scuola.... ho l'impressione che ci siano solo vagamente queste condizioni nella struttura di palazzolo, considerando che mancano, come dite voi:
scarpe, ciabatte, pantaloni, jeans, magliette, camice, maglioncini, etc...ma anche palloni da calcio, o oggetti che possono migliorare le loro giornate come ad esempio un pallone da calcio.
mi risulta che diversi ospiti vaghino per le vie cittadine e nei d'intorni della struttura oltre le ore 22.
mi auspico che vengano presi provvedimenti sia da parte dei proprietari della struttura che dalle forze dell'ordine.
andrebbe ricordato inoltre che il godimento dei diritti (vitto, alloggio, e servizi essenziali di assistenza, counseling, accompagnamento e progetti di inclusione sociale), benchè voluto dal governo, è garantito esclusivamente dalle tasche dei contribuenti, e che oltre ai diritti, gli ospiti hanno una serie di regole da rispettare.
buon lavoro
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parlo a nome della nostra associazione e non della struttura ospitante:
il nostro post era limitato alla necessità di raccogliere materiale utile a queste persone, oltre a quello che già la struttura fornisce loro.
il governo ha affidato la gestione dell'emergenza direttamente alla protezione civile che, a sua volta, stipula convenzioni con strutture ricettive cercando di distribuire equamente sul tutto il territorio nazionale le presenze di persone provenienti dal nord africa. purtroppo al momento queste convenzioni si differenziano dal modello operativo nazionale adottato dal ministero dell'interno per le strutture sprar istituzionali e perseguono la finalità di dare loro vitto alloggio e servizi essenziali.
la struttura infatti deve fornire vitto, alloggio, vestiario essenziale (non rientrano i pantaloni ad esempio), sigarette, chiamate telefoniche se impossibilitati ad effettuarle autonomamente.
la nostra associazione non collaborerebbe con una struttura che violi la convenzione e, di conseguenza, posso garantire che la struttura si sta attenendo alla convenzione provvedendo a quanto sopra menzionato oltre che al servizio di vigilanza notturna, al corso di italiano giornaliero, convenzioni con asl, assistenza personale, iscrizioni alla scuola pubblica (inizieranno a settembre i corsi serali per chi lo vorrà).
inoltre attraverso partenariati con vari enti e associazioni di volontariato si possono offrire a queste persone attività di counseling, momenti di integrazione e di incontro con la comunità locale, etc... ed è quello che stiamo provando a fare, nella speranza di poter costituire una rete di solidarietà che li aiuti sotto tutti i punti di vista e confrontandoci con le esperienze più virtuose del territorio siciliano.
nessuno ha affermato che hanno già ottenuto il riconoscimento o che questo venga dato su base collettiva. la commissione deciderà fra qualche mese.
in merito all'orario gli ospiti sono tenuti a rispettare gli orari dettati dal regolamento del centro di accoglienza e fin'ora non si sono registrate gravi violazioni, solo qualche ritardo che non ha superato di mezz'ora il limite assegnato loro, il che non costituisce motivo di allontanamento. essi hanno libertà di circolare durante gli orari stabiliti e nel tempo libero (cioè quando non si fa attività) e vedo che utilizzano questo tempo per fare cose normalissime come comprare cibi, ricariche, oggetti personali, visitare la città, venire all'informagiovani per collegarsi a internet e ottenere informazioni e counseling...
come tutti noi sono chiaramente tenuti a rispettare il nostro ordinamento e le regole di convivenza civile, in caso di trasgressone sono personalmente e penalmente responsabili e soggetti ad espatrio poichè perderebbero la loro attuale condizione di richiedenti lo status di rifugiato politico. chiunque li vedesse compiere atti illegali può immediatamente avvertire le forze dell'ordine allo stesso modo di come avverebbe in caso di trasgressori italiani.
da parte mia posso dirvi che sono persone normalissime che abitavano in libia con la famiglia per lavorare come operai specializzati. più li conosco più li trovo interessanti. alcuni sono molto istruiti, tutti molto educati, tutti speranzosi di avere un futuro o di ritrovare le loro famiglie e i loro figli. non ci interessa se lo stato non riconoscerà ad alcuni di loro lo status richiesto, vogliamo solo dar loro una mano adesso e nel nostro piccolo.
so che tutto questo lo paghiamo noi contribuenti e ne vado fiero, sono soldi più utili di quelli regalati alla casta e allo loro auto blu o persi in grandi opere incompiute. sono orgoglioso che si tenti di affrontare la situazione nonostante le enormi difficoltà e senza l'aiuto del grande assente: l'europa, onorando la costituzione e le convenzioni internazionali in materia di protezione internazionale.
in qualche modo si deve pur fare perchè si tratta di esseri umani.
un'ultima precisazione: quando si spostano non vagano, semplicemente camminano.
salvo signorelli
associazione informagiovani
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Concordo in pieno con Enrico Tomasi. Io ho una visione un pò mia di queste situazioni, che da molti può essere considerata un pò razzista, ma si sa, ognuno ha le sue opinioni. E' lodevole tutto l'interessamento della Consulta Giovanile e di chi si sta prodigando x fornire vestiario e quant'altro serve a questi ragazzi per vivere dignitosamente. Quello che trovo assurdo è che il governo permetta con la disoccupazione e la crisi che c'è in Italia per ora di fornire a queste persone una sorta di "stipendio" e tutto il resto. So che abbiamo l'obbligo morale di dover aiutare chi ne ha bisogno, ma non sarebbe meglio prima aiutare gli italiani che sono senza lavoro o senza casa? Se si facesse tutto ciò poi sarei io il primo ad appoggiare quanto si sta facendo, ma prima dovremmo avere noi la priorità a vivere dignitosamente. Trovo assurdo che la gente muore di fame e sentir dire allo stesso tempo, come in questo caso, tutti i privilegi di cui invece gode questa gente, a cui invece di procurare un lavoro e fargli guadagnare da vivere, gli si offre una sorta di villeggiatura con tutti i comfort possibili e immaginari, persino internet e telefonate.... Ma scherziamo??? Ma a noi, se ci trovassimo nel loro paese con la loro situazione, ci darebbero mai un simile aiuto?
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non sarebbe meglio prima aiutare gli italiani che sono senza lavoro o senza casa?
Credo sarebbe giusto aiutare tutti che siano Italiani o stranieri, l'aiuto non si nega a nessuno seppur nel limite delle proprie possibilità. Ma a noi, se ci trovassimo nel loro paese con la loro situazione, ci darebbero mai un simile aiuto?
Allora comportiamoci come si comportano gli altri pur sapendo che sono comportamenti sbagliati. Per fortuna esiste il libero arbitrio ed ognuno decide secondo la propria coscienza e sentimenti. Mi risulta che tanta gente che è andata nei paesi di origine di queste persone si sia trovata bene ed abbia avuto spesso una buona impressione delle popolazioni e dei loro comportamenti e spesso aiuto. come dire che il bene ed il male sta ovunque.
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come dire che il bene ed il male sta ovunque.
Non fa una piega,
bisogna vedere però con quale percentuale. :)
Anche in Italia abbiamo casi di violenza domestica e soprusi di ogni tipo ma,
se come atti possono essere accostati (sforzandosi e con un po' di amara fantasia) a quanto capita nelle società islamiche, di certo non potremo mai paragonarli per numero,gravità e,peggio, "normalità" percepita.
Per quanto riguarda la raccolta non ci vedo niente di male, del resto è quella che abbiamo fatto in tante altre occasioni,a partire dalla missione in Albania fino al terremoto in Abruzzo e simili.
Visto che il bene non ha colore spero che quella parte di popolazione che si adopera per gli extracomunitari lo abbia fatto e continui a farlo anche "sotto casa".
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Credo sarebbe giusto aiutare tutti che siano Italiani o stranieri, l'aiuto non si nega a nessuno seppur nel limite delle proprie possibilità.
Ti volevo ricordare che simili iniziative vengono finanziate coi soldi dei contribuenti, cioè miei, tuoi e di tutti coloro che, lavorando, tornano stanchi la sera, di chi paga le tasse e di chi in qualche modo contribuisce a mandare avanti questo grande casino che è il nostro paese.
E se permetti a me da fastidio vedere gente che mangia e viene pagata profumatamente coi soldi miei, tuoi e di chi lavora andare in giro per il paese a fare il villeggiante. E allo stesso tempo accendere la televisione e sentir dire che la gente a Napoli vive in mezzo alla spazzatura o peggio, che che c'è gente che è senza lavoro e non ha casa, o non ha cosa dar da mangiare ai propri figli.
Ti pare giusto tutto questo? Siamo d'accordo che non bisogna girare le spalle a nessuno, ma è anche vero che sono gli Italiani che mantengono l'Italia con tutte le centinaia di euro che paghiamo con le tasse, e dovremmo avere un pò di precedenza , credo, quando si parla di certe cose.
Ripeto, sapere che esitono certe situazioni a "casa nostra" e vedere gente che gira per il paese a fare il villeggiante mi da un pò di fastidio, come credo alla gran parte della popolazione, non credo di essere solo io la pecora nera in questa situazione.
Troviamogli un lavoro, e mettiamoli in condizione di guadagnarsi da vivere come si fa normalmente. Se hanno davvero buona volontà nessuno li dovrebbe mandar via, ma così no non sono d'accordo mi spiace, a prescindere dal fatto che siano o no bravi ragazzi e tutto il resto. Pensiamo ai panni sporchi di casa nostra prima di fare beneficienza a chi, nell'ultimo pezzo dipane che è rimasto, non ci ha fatto proprio niente e si sta sedendo solo a tavola apparecchiata come si dice dalle nostre parti.
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Sono d'accordo con te ma vedo altri mille sprechi che mi fanno incavolare (ad esempio quelle delle varie caste) che mi fanno imbestialire e che animano il casino di questo nostro paese.
A mio avviso bisogna capire chi sono questi migranti e capire quali sono i reali motivi che li spinge a venire in Italia. Alcuni arrivano perché fuggono da zone di guerra altri perché in disaccordo con i governi del loro paese spesso totalitari. Altri la stragrande maggioranza perché attratti da quello che vedono in televisione, che disegna e mostra un mondo tutto rase e fiori tipo pubblicità della barilla o mulino bianco. Dove anche i cani di famiglia hanno da mangiare bocconi che al loro paese li vedono solo in sogno. Siamo noi allora che ci prendiamo per i fondelli e prendiamo gli altri in giro? Ogni medaglia ha il suo risvolto ed ogni risvolto ha una sua medaglia.
Per quanto riguarda la pecora nera non credo che tu lo sia, hai un altro modo di vedere le cose e di affrontare i problemi, tante persone la pensano come te ed è giusto che ognuno esprima il proprio pensiero, le proprie idee, e le proprie paure, come altrettanto credo che conoscere direttamente di cosa stiamo parlando possa far vedere le cose con un altro occhio.
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Pienamente d'accordo, ci sono mille altri sprechi di cui non ho fatto accenno in questo post perchè si parlava dell'argomento rifugiati politici. Sicuramente, prendendo quest'argomento si potrebbero scrivere romanzi interi, altro che post... Aggiungo pure che forse in mezzo agli sprechi questo di cui stiamo parlando è forse il più giustificabile, in quanto non lo si deve considerare come spreco ma come aiuto umanitario, e in certo enso è più condivisibile di tante e tante altre cose.
Ma c'è poco da fare, il problema che sia spreco oppure no, non è risolvibile per il momento per come la vedo io, perchè l' Italia, con l'attuale situazione economica che ha, non può farsi fronte di questi impegni e portarli a termine dignitosamente, per il semplice motivo che questa gente viene a rifugiarsi qua proprio per le condizioni privilegiate che gli si forniscono e che allo stesso tempo non gli si possano dare, facendo aggravare sempre di più la condizione economica già precaria di chi non arriva più manco alla metà del mese. Privilegi che, se permetti, potrebbero essere destinate a chi ne ha più diritto di uno straniero. Diamogli vitto e alloggio, troviamogli un lavoro e consentiamogli di guadagnarsi da vivere, ma mettiamo da parte il lusso però che oggi come oggi non possiamo permetterci più neanche noi.
E soprattutto marchiamoli stretti, perchè in mezzo alla brava gente ci sono stati pure episodi di violenza verso minorenni , incidenti dove sono morti innoccenti per colpa di ubriaconi etc etc.... La cronaco in tv non fa che parlare di qpisodi simili, verso un paese che come dici tu fornisce solo aiuti umanitari. Ora ditemi, è questo il ringraziamento che ci meritiamo gli italiani da questa gente?
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inoltre attraverso partenariati con vari enti e associazioni di volontariato si possono offrire a queste persone attività di counseling, momenti di integrazione e di incontro con la comunità locale, etc... ed è quello che stiamo provando a fare, nella speranza di poter costituire una rete di solidarietà che li aiuti sotto tutti i punti di vista e confrontandoci con le esperienze più virtuose del territorio siciliano.
salvo signorelli
associazione informagiovani
salvo, posso chiederti quanti partneriati di volontari che fanno volontariato (nel senso nobile della parola) siete riusciti a mettere insieme?
e quanti tra chi li sta assistendo in questo momento, al contrario del gestore della struttura, non lo stanno facendo per motivi prettamente economici?
fatto questo possiamo iniziare a discutere di solidarietà
un'ultima precisazione: quando si spostano non vagano, semplicemente camminano.
quando di notte si spostano nella totale oscurità che circonda la struttura e la via per essa, semplicemente vagano, non camminano
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stiamo cercando di mettere insieme diversi enti no profit ma siamo ancora all'inizio (considera che stiamo agendo solo da qualche giorno): ho preso contatti con una onlus che si occupa di cooperazione internazionale e assistenza agli immigrati che potrebbe fornire mediazione culturale, alcune strutture ecclesiastiche che si sono già attivate e, naturalmente, la nostra associazione informagiovani che offre informazioni e sostegno. la rete è aperta e necessita di essere implementata per arricchire il progetto e i servizi. con la consulta inoltre stiamo attuando alcune attività ricreative e di incontro e presto faremo anche qualche video che approfondisca la tematica e faccia meglio comprendere questi eventi. stiamo scoprendo, infine, tanta disponibilità nello scambio di buone prassi da parte del terzo settore che opera in questo campo e dal ministero dell'interno (servizio centrale).
a presto
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Il Governo, tramite la Struttura che li ospita, provvede a dare loro vitto, alloggio, e servizi essenziali di assistenza, , accompagnamento e progetti di inclusione sociale.
e, naturalmente, la nostra associazione informagiovani che offre informazioni e sostegno. con la consulta inoltre stiamo attuando alcune attività ricreative
giusto per capire meglio. ammesso che questi servizi non li stiano ricevendo due volte, mi spieghi chi gle li sta dando, voi o il governo?
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nessuno sta ricevendo nulla due volte. la consulta cerca solo di dare una mano per mezzo di alcune attività ricreative e di incontro mentre l'informagiovani è già stato disponibile e lo sarà sempre nel fornire loro informazioni e consulenza sulla loro condizione.
queste iniziative spontanee non sono da confondere con i servizi essenziali della struttura ma possono soltanto integrarli. le stesse direttive del ministero invitano al coinvolgimento di associazioni giovanili per favorire l'integrazione.
per qualsiasi informazione il nostro ufficio in via piano acre è aperto dal martedì al venerdì dalle ore 15.30 alle 19.30.
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per qualsiasi informazione il nostro ufficio in via piano acre è aperto dal martedì al venerdì dalle ore 15.30 alle 19.30.
avete aperto una discussione sul forum, vorreste proseguire o concluderla per appuntamento all'interno di un ufficio?
e a proposito del vostro topic in cui si auspica solidarieta', quello che non ho ancora capito é, tutte queste vostre iniziative spontanee, sono o no a titolo gratuito?
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si enrico, certo che sono a titolo gratuito, come TUTTE le iniziative finora organizzate e concluse dalla consulta.
la prossima è il campo internazionale di volontariato "clown in akrai", il quarto workcamp della consulta. si tratta di un campo clown con 13 volontari provenienti da ogni parte del mondo che avrà luogo a palazzolo dal 1 al 16 agosto per attuare la figura del clown nei luoghi in cui si soffre e promuovere il volontariato come stile di vita proprio nell'anno europeo del volontariato.
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si enrico, certo che sono a titolo gratuito, come TUTTE le iniziative finora organizzate e concluse dalla consulta.
Io penso che quando si parla di fare solidarietà nei confronti di chi ha bisogno si parla cmq di fare del bene, il che quindi non può essere che positivo, specie quando non ci sono scopi di lucro sotto, e credo proprio che la consulta non abbia simili scopi, ne sono ben convinto. Quello che voglio chiedere a Salvo però è come mai l'idea di fare "solidarietà" la state avendo soltando adesso con l'arrivo di questi ragazzi e non vi è invece venuta prima, magari per aiutare qualche altra famiglia "un pò meno fortunata" del nostro paese.
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caro salvo, ogni energia sociale ha una sua identità e una sua ragion d'essere. la nostra è rappresentata dalle politiche giovanili (da cui il nome: consulta per le politiche giovanili) e cerchiamo di offrire iniziative progetti e servizi ai giovani seguendo tematiche come l'informazione sulle opportunità, la mobilità internazionale, la creatività, l'inclusione sociale. alla nostra azione si aggiunge quella dell'associazione informagiovani che abbiamo creato dall'esperienza della consulta. la presenza di questi ragazzi ci ha semplicemente offerto l'occasione di attivarci in maniera nuova. a proposito, siamo alla ricerca di volontari.
p.s. grazie della stima.
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caro salvo, ogni energia sociale ha una sua identità e una sua ragion d'essere. la nostra è rappresentata dalle politiche giovanili (da cui il nome: consulta per le politiche giovanili) e cerchiamo di offrire iniziative progetti e servizi ai giovani seguendo tematiche come l'informazione sulle opportunità, la mobilità internazionale, la creatività, l'inclusione sociale.
Mi spiace ma su questo punto non ci troviamo molto d'accordo. La solidarietà non si applica a fasce di età, quando si è solidali penso che valga un pò per tutti, specie x una associazione seria come la vostra non vi fa molto onore (scusami la franchezza) interessarvi solo di una fetta dei problemi altrui. Anche se siete nati come consulta giovanile e dato che tutto ciò mi confermi che non sia fatto senza nessun scopo di lucro ma solo a carattere di solidarietà, sarebbe molto più soddisfacente, credo, che si faccia qualcosa nei confronti di tutti, dato che penso che non ci siano necessità di prima o seconda importanza!!!
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(http://www.paraparlando.com/proxy.php?request=http%3A%2F%2Fimageplay.net%2Fm7Gbd213826%2F284611_232625803437073_1000006_thumb.jpg&hash=ca52147caa7cc20fc87a3ddb68a9f1f9) (http://imageplay.net/it/view/m7Gbd213826/284611_232625803437073_1000006)
Immagine tratta da facebook, nota di sinistra ecologia e libertà
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ecco il video che racconta la partita organizzata da "nonsolonero", un comitato spontaneo nato per favorire momenti di integrazione. al comitato e all'organizzazione della partita hanno aderito: informagiovani, sinistra ecologia e libertà, il gruppo scout. grazie al lavoro del comitato è stato possibile acquistare le scarpe da calcio tramite una raccolta fondi e organizzare partite di calcetto.
il video è curato dai ragazzi della web tv "tvb" che trovate su www.tvbtv.it (http://www.tvbtv.it) o sul rispettivo canale youtube insieme alle altre puntate:
fresh 3° (http://www.youtube.com/watch?v=lfczD9oh63Q#)
intanto, tutti e ventinove immigrati attendono di essere esaminati dalla competente commissione territoriale i cui lavori procedono a rilento.
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scusate se dico la mia, ma spero che questi rifugiati a palazzolo si comportino meglio di quelli che ci stanno in giro per i cie ed in italia, tra cui molti stupratori spacciatori ladri ecc... io che lavoro anche dentro i cie vi posso dire che ci sta di tutto e molti sono pure persone instabili mentalmente. oltre tutto danneggiano le strutture e sono trattati come principini e non solo vengono pagati e tutto, questo a spese nostre e dovreste sentirli parlare quando dicono che tanto i cretinini che pagano siamo noi ci prendono pure in giro . pero se l'italiano medio e contento di mantenere questa gente e poi si lamenta delle publiche istituzioni e dei nostri stipendi credetemi miseri,significa che se queste persone rovineranno l'italia sara giusto. cmq primo o poi mi faro portare anch'io dentro un cie cosi mi passo i miei 18 mesi in tranquillita con alloggio televisore lcd sigarette anche se ho smesso di fumare e si magari quando esco mi ritrovo un bel gruzzoletto di soldi visto che non devono spendere niente li dentro a dimenticavo hanno menù che possono scegliere in base alle loro diete e religione ed è un menu ottimo per fortuna. dimenticavo quando i nostri parenti emigravano ho visto che spesso si ritrovavano delle insiegne nei ristoranti dove si vietava l'ingresso hai cani ed agl'italiani quindi vedete un po come ci trattavano in giro per il mondo pero abbiamo dimostrato che siamo persone validi e ci siamo inseriti. anche queste persone si sono dimostarti validi nello stuprare donne e ragazzine ce ne stava uno addirittura che aveva massacrato di botte una bambina di 5 anni alla stazione di porta nuova un altro che aveva ucciso 2 persone perche era ubriaco ecc.... davvero persone valide complimenti italia
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vincenzo le mele marce ci sono dappertutto, se non si può fare di tutta l'erba un fascio ciò vale a maggior ragione quando si parla di persone
penso che come infastidisce a te avere a che fare con persone "instabili" mentalmente ci soffrano anche le persone immigrate oneste e "mentalmente stabili" che sono costrette a vivere in queste situazioni e codeste compagnie
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carissimo, so bene che la pensiamo molto diversamente ma rispetto alla tua opinione penso che i cie e i centri sprar non siano esattamente la stessa cosa. in corso brunelleschi e negli altri cie italiani sono "detenuti" soggetti che hanno commesso un reato, nei centri accoglienza per rifugiati politici, no. credo che sia sbagliato fare di tutta l'erba un fascio, ciò significa che non tutti gli stranieri sono delinquenti e non tutti i rifugiati politici sono degli "stinco di santo", nessuno afferma il contrario. gli istituti penitenziari, i cie, dovrebbero fornire le condizioni per la realizzazione di rieducazione, reinserimento, o, spesso, l'espulsione. gli sprar invece dovrebbero costruire l'integrazione di soggetti che semplicemente scappano da guerre e vogliono costruire il loro futuro altrove. naturalmente anche tra di loro ci sono persone che vogliono vivere nella legalità lavorando e altre che non lo faranno. il reinserimento, la rieducazione, l'integrazione, si sa, alla fine rimane spesso sulla carta per molti motivi.
purtroppo so anche che il tasso di criminalità degli stranieri rappresenta una problema importante. ti linko un articolo de "la repubblica" che penso sia interessante: http://www.repubblica.it/politica/2010/01/28/news/immigrati_e_criminalit-2107183/ (http://www.repubblica.it/politica/2010/01/28/news/immigrati_e_criminalit-2107183/)
caro vinci, che piaccia o no, viviamo in una società che è e sarà sempre più multiculturale e questo è un dato di fatto rispetto al quale ognuno ha la sua opinione ma che costituisce una pura realtà, e ormai è impossibile tornare indietro. rifiutare questo dato di fatto è semplicemente anacronistico. tutt'al più ciascuno dovrebbe fare la sua parte par costruire una società migliore secondo il proprio ruolo: istituzioni, comunità straniere, semplici cittadini (immigrati o meno), tutti quanti, è proprio questa la sfida.
buon lavoro e salutami torino :)