ParaParlando il forum degli iblei

Tematiche Generali => Cultura => Topic aperto da: SC - 18:02:00 pm, 27 Aprile 2010

Titolo: L'Anarco-Capitalismo, ossia la società senza stato
Inserito da: SC - 18:02:00 pm, 27 Aprile 2010
http://it.wikipedia.org/wiki/Anarco-capitalismo (http://it.wikipedia.org/wiki/Anarco-capitalismo)

Pur non credendo nella teoria libertariana e in tutte le sfaccettature confesso che a livello di speculazione intellettuale la ritengo interessante per le problematiche che pone.

Lo stato visto non come soluzione ma al contrario come male, quale ente eminentemente aggressivo  che limita l'uomo.
Nella visione di Murray N. Rothbard e dell'anarco-capitalismo tutto quello che viene comunemente attribuito a prerogativa dello stato viene vista  come un usurpazione che potrebbe essere svolta da privati.

quindi molte banche emittenti moneta, molte polizie , molte giustizie

sicuramente ne sto dando un visione semplicistica ed estremista di questi teorici anche se inqualche modo espressa anche sul documento di wikipedia

Citazione
Nella teoria libertaria le tradizionali istituzioni pubbliche lasciano il posto ad ordinamenti legali scelti dalle persone nel quadro di un mercato competitivo. In questo senso, la componente più radicale del libertarianismo propone che anche i servizi della difesa, della giustizia e dell'ordine pubblico si trasformino nel prodotto di aziende private, impegnate a contendersi clienti attraverso il soddisfacimento al meglio delle loro esigenze.


Dal punto di vista pratico penso che queste idee non tengano conto dell'eccessiva confusione che una simile organizzazione potrebbe provocare ne dell'indole del uomo a scegliere vie anche irrazionali anche per dispetto.

comunque è vero che l'idea di una società in cui non ci sia  necessità dello stato è di per se affascinante

sarebbe intessante se qualcuno che conosce meglio di me questi autori e la critca agli stessi si facesse avanti per analizzarli meglio.
Titolo: Re:L'Anarco-Capitalismo, ossia la società senza stato
Inserito da: a.merenda - 18:37:47 pm, 27 Aprile 2010
questa è un branca della teoria anarchica.
Se invece si parla di Anarchia si tratta di società senza archè (potere-principo governante).

Anarco capitalismo sta ad anarchia come capitalismo sta a democrazia.

cominciamo da quì: http://ita.anarchopedia.org/Prima_Pagina (http://ita.anarchopedia.org/Prima_Pagina)

Sul tema ecco la mia "segnlazione".
Interviste del blog beppegrillo.it: Noam Chomsky (http://www.youtube.com/watch?v=a4zjTEYySTg#)

Gli autori da te citati li conosco solo di fama.

Il riferimento a Chomski serve a bilanciare una visione dell'anarchia troppe volte misconosciuta. Con questo intendo dire che c'è molto da imparare sul tema

Sarei felice di discutere con i cultori della materia per porgli qualche domanda
Titolo: Re:L'Anarco-Capitalismo, ossia la società senza stato
Inserito da: SC - 19:08:30 pm, 27 Aprile 2010
la teoria anarchica è sempre stata socialista è anarchopeidea il sito che ha citato rifiuta la stessa idea che si possa parlare di anarchia nel caso di anarco capitalismo

infatti lo negano apertamente in

http://ita.anarchopedia.org/anarco-capitalismo (http://ita.anarchopedia.org/anarco-capitalismo)

e dove c'è un citazione del tuo  chomsky
in cui dice

Citazione
“L’anarcocapitalismo, secondo me, è un sistema dottrinale che, se mai implementato, porterebbe a forme di tirannia e oppressione che hanno pochi uguali nella storia dell’umanità. Non c’è la minima possibilità che le sue idee (a parer mio orrende) possano essere implementate, perchè distruggerebbero rapidamente ogni società che avesse fatto questo errore colossale. L’idea di “libero contratto” tra il potente e i suoi soggetti affamati è una triste battuta, forse utile in un seminario accademico per esplorare le conseguenze di idee (per me, assurde), ma non in altri luoghi”. ( Noam Chomsky)


invece il video che hai citato di Chomsky è solo una critica  al sistema partitico esistente quindi che non c'entra nulla con la teoria dell'anarco-capitalismo,  l'unica cosa interessante è l'idea comune con Gore Vidal, altro esponente dell'estrema sinistra americana come Chomsky, che le forme di democrazie attuali siano state fondate contro il popolo in quanto ritenuto ignorante.
Tuttavia questi autori passano il tempo + in italia che nel loro paese ed è chiara la reciproca influenza delle teorie di sinistre nostrane.

La contrapposizione palese fra un anarchismo di sinistra e uno di destra è tuttavi abbastanza scontato e banale.

Mi interessava approfondire di + il principio che sta alla base della filosofia dell'anarco capitalismo ossia che lo stato possa essere lungi dall'essere considerato una soluzione venga invece visto come un aggressione, o un interferenza nei rapporti fra gli uomini, anche approfondire i principi di funzionamento di una società basata sul "libero mercato" anche a livello istituzionale.

Mi interessa approfondire perchè è una ricerca di soluzioni sociali "diversa" da quelle che siamo abituati a sentire in italia e che ci fa notare anche la differenza culturale fra le due sponde dell'atlantico.

sarebbe però interessante fare segnalazioni + pertinenti
Titolo: Re:L'Anarco-Capitalismo, ossia la società senza stato
Inserito da: a.merenda - 10:38:43 am, 28 Aprile 2010
d'accordo in parte.
Sarò andato un pò fuori tema ma mi interessava sottolineare l'irregolarità del titolo.
Infatti l'anarco capitalismo come hai detto anche tu non significa società senza stato (cosa che invece assomiglia più alla definizione di anarchia)

Come abbiamo appurato "L’anarco-capitalismo è uno degli orientamenti della filosofia politica contemporanea" che si colloca fuori l'"anarchismo"

Tuttavia il suffisso "ismo" denota già un sistema di idee teorico a cui seguono determinate azioni, che si pone come dottrina rispetto riflessioni sul tema dell'anarchia.

Quindi: anche qualora l'anarcocapitalismo non fosse individuabile nella costellazione dell'anarchismo è legato, pur sempre, al ceppo "Anarchia".

Come per democrazia, demarchia quindi si apre la discussione attorno le visioni che di un sistema di idee la gente ha.

Dal canto mio concludo dicendoti che l'identificazione di un  possibile sistema di regole politico perde di significato qualora si accosti ad esso un preciso dogma ecomomicistico (capitalismo)


Se, ad esempio, prendiamo in considerazione la più grande ed importante arena anarchica esistente, le relazioni internazionali, possiamo notare come al suo interno, all'interno delle diverse comunità politiche, esistano diverse filosofie economiche le quali, per forza di cose, si integrano o si scontrano con il sistema globale dominante basato sulle leggi capitalistiche rette da "istituzioni cani da guardia" che ne regolano l'intensità(World Bank, International monetary Found)


Perciò se parlo di anarcocapitalismo, come il tuo topic propone, lo faccio da un punto di vista del "non esperto di teoria anarchica" ma da colui il quale sa che esiste una filosofia con diverse sfaccettature ed interpretazioni.


Mi piace quindi partire dall'inizio per trasmettere una certa chiarezza:
http://ita.anarchopedia.org/albero_dell%27anarchismo (http://ita.anarchopedia.org/albero_dell%27anarchismo)


A proposito di dottrina e accettazione di idee che si ispirano all'anarchia si veda questa discussione (cosa succede?) : http://forum.politicainrete.net/libertarismo/41990-follia-ad-anarcopedia.html (http://forum.politicainrete.net/libertarismo/41990-follia-ad-anarcopedia.html)
Titolo: Re:L'Anarco-Capitalismo, ossia la società senza stato
Inserito da: SC - 14:54:35 pm, 29 Aprile 2010
d'accordo in parte.
Sarò andato un pò fuori tema ma mi interessava sottolineare l'irregolarità del titolo.


beh il titolo  non deve essere preciso semplicemente non deve essere fuorviante


comunque non sei andato fuori tema è chiaro che parlando di un concetto di abolizione dello stato seppure in una società di stampo capitalista il parallelo con una società di stampo socialista viene scontato.

però appunto perchè scontato mi piacerebbe evitare di ridurre la discussione  al confronto fra i due tipi di anarchismi con la conseguenza alla Giorgio Gaber del cesso di sinistra e bidè di destra

ritengo che sia + utile riflettere e confrontarsi su una concetti totalmente lontani dalle nostre concezioni europee classiche,

lo stato viene concepito sempre come difensore della proprietà e anche per questo avversato dal anarchismo-socialista, qui c'è un ipotesi intellettualmente trasgressiva di vedere comunque lo stato come un oppressione nei confronti stesso della proprietà

un idea in america + diffusa che da noi,  per esempio milton http://it.wikipedia.org/wiki/Milton_Friedman (http://it.wikipedia.org/wiki/Milton_Friedman) ,criticato come statalista dal principale autore   dell'anarco-capitalismo http://it.wikipedia.org/wiki/Murray_N._Rothbard, (http://it.wikipedia.org/wiki/Murray_N._Rothbard,) auspicava un limite al prelievo fiscale  fissato nelle costituzioni deli stati.
e milton viene considerato un ultraliberista.

ora partiamo dal presupposto che nessuno di questi autori  sia un idiota, e che le riflessioni per quanto rifiutabili hanno degli elementi di razionalità da vagliare e da discutere,


Infatti l'anarco capitalismo come hai detto anche tu non significa società senza stato (cosa che invece assomiglia più alla definizione di anarchia)


non penso onestamente di aver detto l'opposto di quello che sostiene Rothbard

Se, ad esempio, prendiamo in considerazione la più grande ed importante arena anarchica esistente, le relazioni internazionali, possiamo notare come al suo interno, all'interno delle diverse comunità politiche, esistano diverse filosofie economiche le quali, per forza di cose, si integrano o si scontrano con il sistema globale dominante basato sulle leggi capitalistiche rette da "istituzioni cani da guardia" che ne regolano l'intensità(World Bank, International monetary Found)


un esempio pratico finalmente, stai migliorando

è vero il sistema internazionale potrebbe essere considerato un sistema anarchico, in quanto non governato da istituzioni centrali

l'onu, la banca mondiale, fmi, il WTO sono organizzazioni relativamente recenti e che comunque non hanno potere reale ,quindi non so quando possono essere definiti istituzioni cani da guardia, e i sistemi capitalisti dei vari paesi sono molto differenti fra di loro e addirittura si potrebbe dire che nel mondo il sistema capitalista e numericamente in minoranza (anche se la situazione sta cambiando)

la tendenza ad  andare a sistemi integrati tuttavia non mi sembra affatto pressata dalle teorie liberiste quanto dalle istanze di "sinistra", (non è un caso che molti nella sinistra italiana si richiamino spesso all'onu quasi ignorando che non è uno governo di stati bensi un ente di coordinamento fra gli stati)
 

Titolo: Re:L'Anarco-Capitalismo, ossia la società senza stato
Inserito da: volteriano - 01:38:12 am, 30 Aprile 2010
non sono uno specialista ma a me questa teoria dell'anarco capitalismo, con rispetto parlando, sembra una cazzata.

Lo stato come limite aggressivo all'uomo, l'azione statale come usurpazione a discapito di possibili interventi privati. a me questo pare un estremismo eccessivo, un'utopia.

E lo stato sociale dove lo mettiamo? chi pone gli equilibri? chi assicura i servizi essenziali? chi si prenderebbe cura dei meno abbienti? chi ti assicura l'istruzione, la sanità, la sicurezza, i diritti minimi sociali, la giustizia?

parlare di anarco capitalismo nel 2010 è una retromarcia nella storia. lo stato liberale 700-800 esco che si occupa solo di esercito e rapporti internazionali è morto da un pezzo.

una teoria dello stato è necessaria. il marxismo si è rivelato fallimentare anche perchè in marx manca una teoria dello stato.

salvo il privato tende al profitto, lo stato sociale non ti chiede i soldi dopo un mese di ospedale.

non trovo molte utilità nella teoria dell'anarco capitalismo rispetto alle problematiche attuali, specie quelle italiane, noi
possiamo discutere della misura dell'intervento statale, penso si possa discutere anche del ruolo dei privati in molti settori, dalla previdenza ai servizi, ma  le riflessioni europee sono più illuminate quando parlano di stato sociale liberale: libero mercato ma anche servizi pubblici efficenti. piuttosto in italia si dovrebbe parlare seriamente di questione etica nella gestione della cosa pubblica, e penso ci sia bisogno di più tutela nel mercato del lavoro (e quella non te la danno i privati), penso che se andiamo avanti così avremo un nord sempre più efficiente e ricco e un sud sempre più da commissariare, e penso anche  che dovremo rispolverare i primi 54 articoli della costituzione perchè è già tutto scritto lì, dalla rivoluzione francese in poi, ed è ancora modernissimo, altro che abolizione dello stato.

toglietemi tutto ma non lo stato
Titolo: Re:L'Anarco-Capitalismo, ossia la società senza stato
Inserito da: SC - 02:25:42 am, 30 Aprile 2010
Lo stato come limite aggressivo all'uomo, l'azione statale come usurpazione a discapito di possibili interventi privati. a me questo pare un estremismo eccessivo, un'utopia.


è molto probabile che lo sia neanche io sono un esperto e di certo non la condivido come ho detto all'inizio, tuttavia anche per le personalità coinvolte mi sembra riduttivo definirla una cazzata,e molto interessante da studiare,
quando non si riesce ad accettare una teoria ,secondo me , vanno analizzati i principi  da cui parte e che la muovono, la realtà da cui parte.
capire i principi teorici aiuta a capire meglio le nostre ragioni a concepirle in maniera razionali, il contrario è il dogma.

l'idea che lo stato possa essere oppressione è peraltro di sinistra prima che di destra.
qui c'è forse un idea fortissima di "mano invisibile" alla Adam Smith che riesce a fare a meno anche della funzione regolatrice dello stato.

E lo stato sociale dove lo mettiamo? chi pone gli equilibri? chi assicura i servizi essenziali? chi si prenderebbe cura dei meno abbienti? chi ti assicura l'istruzione, la sanità, la sicurezza, i diritti minimi sociali, la giustizia?



da quello che ho capito sarebbero gli stessi soggetti privati, forse non hai capito bene che significa anarco capitalismo che implica che anche servizi come la polizia e la moneta vengano svolti in maniera privati in regime di concorrenza
diverse banche che producono moneta

come puoi leggere su http://it.wikipedia.org/wiki/Anarco-capitalismo (http://it.wikipedia.org/wiki/Anarco-capitalismo)
Citazione
Nella teoria libertaria le tradizionali istituzioni pubbliche lasciano il posto ad ordinamenti legali scelti dalle persone nel quadro di un mercato competitivo. In questo senso, la componente più radicale del libertarianismo propone che anche i servizi della difesa, della giustizia e dell'ordine pubblico si trasformino nel prodotto di aziende private, impegnate a contendersi clienti attraverso il soddisfacimento al meglio delle loro esigenze.


parlare di anarco capitalismo nel 2010 è una retromarcia nella storia. lo stato liberale 700-800 esco che si occupa solo di esercito e rapporti internazionali è morto da un pezzo.


infatti l'anarco capitalismo non è una retromarcia è qualcosa di totalmente nuovo forse inefficace , utopico , e assurdo ma nuovo

non esiste lo stato che batte moneta, che ha l'esercito, che regola i rapporti internazionali

una teoria dello stato è necessaria. il marxismo si è rivelato fallimentare anche perchè in marx manca una teoria dello stato.


che il marximo sia fallimentare per mancanza di teoria dello stato è un affermazione tua o di qualcun altro? perchè andrebbe adeguatamente motivata visto che marx indicò come modello di stato quello della comune di parigi su cui venne poi ricalcata il sistema sovietico, forse era una teoria sbagliata ma non mi sembra proprio che nel marxismo non ci fosse un teoria dello stato.


salvo il privato tende al profitto, lo stato sociale non ti chiede i soldi dopo un mese di ospedale.


anche lo stato tende al profitto nella misura in cui aumenta le tasse e legifera sulla mia testa
inoltre il profitto dello stato stato in genere viene chiamato spreco o peculato dei suo burocrati

non trovo molte utilità nella teoria dell'anarco capitalismo rispetto alle problematiche attuali, specie quelle italiane, noi


non ho posto la discussione in relazione alle problematiche attuali, ci vorrebbe un libertariano per poterlo fare e io non lo sono , mi interessa soltanto comprendere qualcosa che conosco poco discutendo con gente che ha curiosità per queste cose.


possiamo discutere della misura dell'intervento statale, penso si possa discutere anche del ruolo dei privati in molti settori, dalla previdenza ai servizi, ma  le riflessioni europee sono più illuminate quando parlano di stato sociale liberale: libero mercato ma anche servizi pubblici efficenti. piuttosto in italia si dovrebbe parlare seriamente di questione etica nella gestione della cosa pubblica, e penso ci sia bisogno di più tutela nel mercato del lavoro (e quella non te la danno i privati),


queste è la solita solfa se ne può parlare quando si vuole


toglietemi tutto ma non lo stato


non ti sembra abbastanza dogmatico questo atteggiamento?

non penso che parlare di anarco-capitalismo farà magicamente scomparire lo stato, potrebbe nella migliore delle ipotesi portare qualcuno al libertarianesimo anche se dubito anche di quello, tuttavia penso il cervello, unica cosa di cui l'uomo non si deve privare, funzionerebbe meglio riflettendo anche su questi argomenti.