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Tematiche Generali => Cultura => Topic aperto da: SC - 15:20:07 pm, 21 Aprile 2009

Titolo: Il citizen journalism, giornalismo collaborativo o opensource journalism
Inserito da: SC - 15:20:07 pm, 21 Aprile 2009
Molti sono ancora legati all'idea del giornalista iscritto all'albo che lavora presso un giornale e che scrive in nome di un obbiettività assoluta mai esistita ,ma abbastanza controllabile, questa figura è grandemente superata dai mezzi tecnologici di oggi per cui ogni persona può diventare giornalista o reporter, o scrivendo o usando una fotocamere di cellullare.

Quell'idea che di informazione partecipata  o informazione aperta di cui ho spesso parlato nei miei post e che mi vedono forte sostenitore anche con l'esempio.
Per me è una conseguenza normale da primo utilizzatore di linux e di software open source a palazzolo e collaboratore di progetti free software estendere quella filosofia all'informazione tutta in particolare a quello locale.
sin dall'inizio di questo forum ho sempre pensato che la partecipazione degli utenti comuni senza alcuna delega sia l'unico modo per supplire la cronica mancanza di informazione locale scritta e precisa che ci manca.

ora ho trovato anche qualche definizione internazionale non data dal sottoscritto che è quindi è molto meno soggetta alla critiche di coloro dalla mente piccola che mi guardano com "l'emilio fede" fermandosi a guardare solo alle mie idee politiche al di là del disegno + grande che mi spinge a scrivere.

leggete

Citazione
Il giornalismo partecipativo (detto anche giornalismo collaborativo o, in inglese, citizen journalism o open source journalism) è il termine con cui si indica la nuova forma di giornalismo che vede la partecipazione attiva dei lettori, grazie alla natura interattiva dei nuovi media e alla possibilità di collaborazione tra moltitudini offerta da internet.

da
http://it.wikipedia.org/wiki/Giornalismo_partecipativo (http://it.wikipedia.org/wiki/Giornalismo_partecipativo)

purtroppo in italia come al solito si è cercato di istituzionalizzare questa forma di giornalismo incanalandola in corsi universitari o cazzate del genere come si legge in wikipedia

qui la versione in inglese molto + completa
http://en.wikipedia.org/wiki/Citizen_journalism (http://en.wikipedia.org/wiki/Citizen_journalism)
Titolo: Re:Il citizen journalism, giornalismo collaborativo o opensource journalism
Inserito da: value - 22:59:54 pm, 22 Aprile 2009
Questa idea di giornalismo mi trova molto d'accordo perchè la ritengo democretica. Tutti hanno la possibilità di dire la loro, senza che le notizie vengano filtrate dalla persona del giornalista che a volte è rispettabilissima, ma che spesso fa strafalcioni e dice c.....e. Fermo restando però che si rimanga sempre nel rispetto dell'altro e della verità. Esempio di tutto questo è proprio il forum che ritengo uno dei mezzi più democratici di informazione. Certo è che in questo caso il ruolo del "controllore" (moderatore) è molto delicato, ma con il buon senso tutto può essere risolto senza attacchi e parole aggressive. Insomma, dare la parola a tutti e avere le notizie da diverse fonti fa sì che l'informazione sia più completa e democratica.
Titolo: Re:Il citizen journalism, giornalismo collaborativo o opensource journalism
Inserito da: SC - 01:55:25 am, 23 Aprile 2009
è sicuramente un idea democratica, ma in sicila è anche necessaria

la società è incancrenita non si parla di ciò che ci circonda ne della realtà  e i giornalisti con i loro articoletti da licenza elementare sembrano solo i microfoni della politica.

bisogna riappropiarsi della realtà, del nostro diritto a conoscere con i nostri occhi senza intermediari.

in questo forum si parlerà di TUTTO , senza moralismi, o ipocrisie, ognuno con le sue posizioni  perchè è necessario che tutti impariamo a sapere che l'uomo che incontriamo la mattina può avere idee diverse dalle nostre e dobbiamo saperci convivere sapendolo non ignorandolo.

per il resto che dire il ruolo del controllore è importante ma vi posso assicurare che alla fine sono sempre gli utenti che devono imparare a capire come potersi esprimere al meglio, senza finire ad insultarsi.
Titolo: Re:Il citizen journalism, giornalismo collaborativo o opensource journalism
Inserito da: Luca - 09:06:52 am, 23 Aprile 2009
è sicuramente un idea democratica, ma in sicila è anche necessaria

la società è incancrenita non si parla di ciò che ci circonda ne della realtà  e i giornalisti con i loro articoletti da licenza elementare sembrano solo i microfoni della politica.

bisogna riappropiarsi della realtà, del nostro diritto a conoscere con i nostri occhi senza intermediari.

in questo forum si parlerà di TUTTO , senza moralismi, o ipocrisie, ognuno con le sue posizioni  perchè è necessario che tutti impariamo a sapere che l'uomo che incontriamo la mattina può avere idee diverse dalle nostre e dobbiamo saperci convivere sapendolo non ignorandolo.

per il resto che dire il ruolo del controllore è importante ma vi posso assicurare che alla fine sono sempre gli utenti che devono imparare a capire come potersi esprimere al meglio, senza finire ad insultarsi.

è necessario un po' dovunque.
E' vero infatti che la qualità dell'informazione "stampata" non è delle migliori.
Si possono contare sulla punta della dita i giornali o meglio i giornalisti, che propongono articoli con fatti e analisi degni di tale nome
Titolo: Re:Il citizen journalism, giornalismo collaborativo o opensource journalism
Inserito da: SC - 10:25:35 am, 23 Aprile 2009
si è vero luca in tutti i posti c'è un problema di QUALITÁ dell'informazione

ma in sicilia e nelle nostre zone c'è un problema di ASSENZA,
i giornali locali stampano trafiletti giornalieri indecorosi e striminziti a rotazione manco fissi.
l'informazione è lasciata al passa parola fra la gente con i problemi di imprecisione che tutti sappiamo

sai tizio ha mal di pancia, diventa tizio sta male , diventa tizio è morto  (non mi dite che a buscemi non è successo perchè a palazzolo è successo diverse volte)

io ho saputo 2 anni dopo che in una scampagnata in cui pensavo di aver subito solo dei classici gavettoni di acqua , ero stato invece infilato dentro un sacco e buttato in una piscina (che io ricordavo pure vuota)

avere invece una documentazione scritta e soggetta alla visione di + persone garantisce la verità
Titolo: Re:Il citizen journalism, giornalismo collaborativo o opensource journalism
Inserito da: Luca - 13:07:44 pm, 23 Aprile 2009
(non mi dite che a buscemi non è successo perchè a palazzolo è successo diverse volte)

...noo,da noi certe cose non succedono,   ::)  ::)
certe volte però accadono cose singolari: le voci nascono anche prima o addirittura senza i fatti
Titolo: Re:Il citizen journalism, giornalismo collaborativo o opensource journalism
Inserito da: giordanobruno - 23:31:25 pm, 04 Maggio 2009
Sono d'accordissimo sul citizen journalism, e personalmente ho anche avuto il piacere di praticarlo da anni (e lo pratico tuttora) collaborando ad alcuni blog dei quali uno in particolare ha oltre 1800 accessi univoci al giorno e poi, tentando una mia strada più specialistica ne ho aperto uno mio, più di nicchia, che ha i suoi bravi 100-200 accessi al giorno.
A volte scende sotto i 100 ma raramente sotto i 70-80.

Dirò anzi che se ho imparato a "moderarmi" nel linguaggio è stato l'aver visto la fine che hanno fatto alcuni miei amici bloggers che si sono visti chiudere il proprio blog (o sito) e denunciati all'autorità giudiziaria.

Anche perché come dice l'autore di Gomorra, finché non superi una certa soglia di "visibilità" puoi stare tranquillo che nessuno si prenderà cura di te, ma se superi quella certa soglia, allora c'è il rischio che puoi essere preso di mira e puoi passare dei guai seri se non stai attento alle cose che scrivi.

Fortunatamente non è il caso del mio blog dove ancora il "livello di visibilità" è relativamente basso, come l'altro blog, quello dei 1800 e passa accessi al giorno, dove scrivo molto più di rado, che sono ancora al di sotto della soglia di visibilità che può dare fastidio, ma non si sa mai.

Un esempio?
http://www.eretico.com (http://www.eretico.com) è stato chiuso sebbene avesse avuto relativamente pochissimi accessi (meno di 10 al giorno) perché ha dato fastidio a qualche accanito filo-ecclesiastico che casualmente ha avuto la ventura di andarlo a visitare.

P.S.: Non provate nemmeno ad entrarci perché non lo trovate più e il nome dominio addirittura risulta bloccato (e sotto sequestro).

I nomi dei blog dove scrivo non li dico, soprattutto il mio, per ovvie ragioni... non ultima quella che voglio che "cresca" molto lentamente e che consolidi i suoi lettori che sono l'unica cosa alla quale tengo.
Anche perché la diffusione migliore e' quella che avviene per "passa parola" tra amici e tra persone e gruppi che hanno gli stessi interessi.

Esattamente un anno fa ero arrivato a toccare i 500 accessi al giorno e subito dopo mi sono sentito "controllato" (come si fa a tenere sotto controllo gli accessi ne parleremo in qualche altra circostanza e magari vi passo le poche righe di codice da inserire nel file index.php).
Mi sono sentito controllato, dicevo, e così ho fatto un bel ripulisti dei post diciamo più duri, e non ho più scritto per diversi mesi, aspettando da un momento all'altro di sentir suonare il citofono con un messo che mi notificava l'avvio nei miei confronti di una qualche azione giudiziaria.
Così non è stato, fortunatamente, e dopo oltre 3 mesi, vedendo che nonostante tutto c'era gente che continuava ad entrarci regolarmente ogni giorno, tutti i santi giorni, per vedere se ci scrivevo qualcosa, mi hanno fatto pena, sul serio, e ho ripreso a scriverci, ma stavolta facendo molta attenzione nel misurare le parole, e cercando soprattutto, pur dicendo verità anche scomode, di non usare mai parole direttamente offensive.
Oggi ho ripreso buona parte di quei lettori/visitatori, ma senza i toni infuocati di allora, e sono abbastanza tranquillo che difficilmente vi si potrebbe trovare qualche appiglio giuridico.
Ma del resto l'Italia, non solo come libertà di stampa e' scivolata al penultimo posto in Europa, precedendo soltanto la Turchia, ma soprattutto siamo ai primissimi posti al mondo per numero di denunce contro i "giornalisti" scomodi per "...l'abuso di denunce per diffamazione nei confronti dei giornalisti che ne condiziona il lavoro...."
Fonte "Freedom House" http://www.terninrete.it/headlines/articolo_view.asp?ARTICOLO_ID=178249 (http://www.terninrete.it/headlines/articolo_view.asp?ARTICOLO_ID=178249) .
Titolo: Re:Il citizen journalism, giornalismo collaborativo o opensource journalism
Inserito da: SC - 23:59:27 pm, 04 Maggio 2009

I nomi dei blog dove scrivo non li dico, soprattutto il mio, per ovvie ragioni... non ultima quella che voglio che "cresca" molto lentamente e che consolidi i suoi lettori che sono l'unica cosa alla quale tengo.


mmm in questo forum  se la finalità dei link o nomi di siti  è informativa si possono tranquillamente citare .
anzi in taluni casi come nel caso delle fonti è espressamente richiesto.

qui non si toglieranno i messaggi privati per evitare di pubblicizzare altri forum o blog.

l'idea del giornalismo collaborativo parte dalla libertà degli utenti
Titolo: Re:Il citizen journalism, giornalismo collaborativo o opensource journalism
Inserito da: giordanobruno - 00:25:26 am, 05 Maggio 2009
Ti ringrazio SC, ma preferisco sul serio evitare di mischiare il diavolo e l'acqua santa, anche perché nel mio blog dò come disclaimer una nota che se si e' credenti il contenuto di quel blog potrebbe offendere la loro sensibilità e di conseguenza li invito esplicitamente a non entrarci.
Viceversa l'altro blog dove scrivo più raramente, (ma non dico che nick uso lì, ehehehhehe) posso dirlo tranquillamente anche perché è molto più generale, vi scrivono pure dei preti che stimo moltissimo, e vi si trattano argomenti di attualità anche se è fortemente orientato verso il centro-sinistra.
http://www.tafanus.it (http://www.tafanus.it)
P.S.: spesso vi scrivono anche simpatizzanti del centro-destra e qualche volta si verifica quello che tutti dovremmo riuscire ad attuare: un dialogo pacato e rispettoso dell'altro interlocutore.
Titolo: Re:Il citizen journalism, giornalismo collaborativo o opensource journalism
Inserito da: SC - 00:49:26 am, 05 Maggio 2009
Ti ringrazio SC, ma preferisco sul serio evitare di mischiare il diavolo e l'acqua santa, anche perché nel mio blog dò come disclaimer una nota che se si e' credenti il contenuto di quel blog potrebbe offendere la loro sensibilità e di conseguenza li invito esplicitamente a non entrarci.


bah posso comprendere il tuo punto di vista , dato che dalle nostre parti  anche dire che un prete (per altro mio amico) non sa usare un computer sia una bestemmia (leggasi il topic "pensiamoci" nell'altro forum ... chissà perchè poi sul sottoscritto si può dire tutto senza intervento di nessuno)

la mia formazione è cattolica non ne ho mai fatto mistero penso però che taluni bigottismi vadano evitati, il cristianesimo a me ha insegnato a valutare TUTTO e ad avere un giudizio sulla realtà non a tapparmi gli occhi come altri "cicculini" fanno e vorrebbero si facesse


P.S. comunque non voglio iniziare discussioni religiose non mi va essere lapidato da laici e da cattolici (ed è già successo).
il forum è laico nel senso che ciascuno può portare il suo punto di vista anche forte purchè si eviti un linguaggio da osteria da qualunque parte venga
Titolo: Re:Il citizen journalism, giornalismo collaborativo o opensource journalism
Inserito da: giordanobruno - 01:57:04 am, 05 Maggio 2009
Ma ti avevo anche detto che su tafanus ci sono due preti, miei carissimi amici e simpaticissimi... perché una cosa assolutamente io tengo a precisare: io rispetto tutti, assolutamente tutti, e non voglio nemmeno io affrontare discussioni religiose che sappiamo quando iniziano ma sappiamo anche che non finirebbero mai; fermiamoci invece alle cose che uniscono piuttosto.

In proposito voglio citarti un fatto realmente successo qualche decennio fa a Buccheri; ve lo ricordate? Ne parlarono persino i giornali e le televisioni nazionali.
La "rivolta" dei Buccheresi contro "il prete", Padre Garfì su una questione che riguardava le Chiese, o meglio le 2 confraternite laiche che pretendevano di dettare le loro regole su questioni che riguardavano esclusivamente la Chiesa.
Ebbene, convocato un Consiglio Comunale urgente, un intero paese inferocito si assiepò al Comune, e ti lascio immaginare i discorsi inferociti, sia dei più facinorosi tra il pubblico, che fra noi consiglieri comunali.
Io credo che ero assessore forse, non ricordo, sicuramente non ero più vice sindaco..., comunque ero il capogruppo, questo si, me lo ricordo sicuro...
Ebbene ai discorsi inferociti della folla rispondevano tutti, chi più e chi meno, maggioranza e minoranza, con discorsi altrettanto populisti, che in quel momento suscitavano applausi e ovazioni.
Solo un paio, che sapevo vicini a Padre Garfì non presero la parola, o meglio qualcuno la prese e cercò di calmare gli animi ma senza riuscirvi e rinunciando a dire cosa pensava realmente, e allora... ecco che è proprio vero... quando il gioco si fa duro i duri escono fuori.
Il mio fu l'ultimo intervento...
La gente si aspettava da me, conoscendo le mie tendenze laico-atee o quanto meno non certo filo-ecclesiastiche, che io quasi quasi li conducessi in guerra al grido: "all'attaccooooooo!!!!"
E invece?
Invece ho detto loro che erano degli emeriti IMBECILLI.
E gliel'ho anche dimostrato, certo non con parole dirette, ma andandoci alla lontana e poi piano piano dando sempre più affondi fino a farli sbollire completamente, perché una cosa che nessuno sapeva di me e che hanno imparato in quella occasione era questa:

IO SONO CONTRO OGNI FORMA DI VIOLENZA
E conosco una sola violenza lecita:
QUELLA DI OPPORMI CON FORZA ALLA VIOLENZA.

E soprattutto rispetto tutti, e le idee di tutti, anche di coloro che non condivido.

Perché come disse il grande Voltaire:
(alias Francois Marie Arouet...)

"Io non ti condivido... ma combatterò fino all'ultima goccia del mio sangue affinché tu abbia sempre la possibilità di esprimere SEMPRE e liberamente le tue idee."


P.S.: Come finì quella serata dopo il mio intervento?
Molti si misero a mugugnare, qualcuno fischiò, ma conoscendomi tutti, nessuno osò alzare un dito contro di me anche se qualcuno dentro di sé avrebbe voluto linciarmi, e comunque quella sera se ne tornarono mogi mogi nelle loro case... tranne qualcuno che durante la notte (credo quella stessa notte) fece la bravata di dar fuoco al portone della Chiesa Madre...

Ah quasi dimenticavo... poco dopo la chiusura del Consiglio Comunale, in piazza vicino al bar "mazzacana" qualcuno di quelli che mi conoscevano e avevano più confidenza mi "sgridarono":
- Ma comeeee???? Proprio tu??????
E fu lì che io dissi una mia certa frase che sotto sotto fece un bel giro, ma che è meglio non ripetere qui in pubblico... eheheheheh

Se capita qualche volta a quattr'occhi te la ripetero'...
E' molto carina e spero riuscirà almeno a farti ridere un po'.

:))))))
Per ora ti dico solo che dopo quella frase i più facinorosi non mi "aggredirono più" forse riconoscendo sul serio "quanto erano stati imbecilli".