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Comuni Zona Montana Iblea => Sortino => Topic aperto da: Dionisio Mollica - 11:26:19 am, 26 Agosto 2013

Titolo: INSISTO. ANNULLARE LA DELIBERA TARES.
Inserito da: Dionisio Mollica - 11:26:19 am, 26 Agosto 2013
Riporto gli articoli di stampa contenenti la risposta del Sindaco e dell'Assessore.
Non c'è che dire!
Risposta interessante, per fantasia e capacità d'immaginazione. Potrebbe anche risultare divertente, se non fosse che l'argomento è drammaticamente attuale!
Titolo: Re:INSISTO. ANNULLARE LA DELIBERA TARES.
Inserito da: a.merenda - 12:27:58 pm, 26 Agosto 2013
La circolare della discordia: http://www.fiscoetasse.com/upload/Circolare_Mef_del_29042013_n_1.pdf (http://www.fiscoetasse.com/upload/Circolare_Mef_del_29042013_n_1.pdf)

Chiarimenti in ordine alle modifiche recate dall’art. 10 del D. L. 8 aprile 2013, n. 35


vedesi, in particolare la lettera a)





Titolo: Re:INSISTO. ANNULLARE LA DELIBERA TARES.
Inserito da: Franco Nero - 13:17:24 pm, 26 Agosto 2013
È opportuno precisare che tale deliberazione rientra nell’ambito delle competenze
attribuite al consiglio comunale, ai sensi dell’art. 14, comma 22, lett. e), del D. L. n. 201 del 2011.

mi sembra chiaro...o no?
Titolo: Re:INSISTO. ANNULLARE LA DELIBERA TARES.
Inserito da: a.merenda - 13:30:26 pm, 26 Agosto 2013
 
Direi di no.

Infatti sotto il passaggio da te riportato si legge (lettera a seconda pagina)

A questo proposito, vale la pena di ribadire che detta deliberazione può, comunque, essere adottata anche nelle more della regolamentazione comunale del nuovo tributo

DOMANDA 1: "nelle more" si traduce: intanto la giunta decide e poi si aspetta il consiglio?

Inoltre, all'inizio della lettera a)

La lett. a) del citato comma 2 dispone che “la scadenza e il numero delle rate di versamento del tributo sono stabilite dal comune con propria deliberazione adottata, anche nelle more della regolamentazione comunale del nuovo tributo, e pubblicata, anche sul sito web istituzionale, almeno trenta giorni prima della data di versamento”

DOMANDA 2: "stabilite dal comune". Chi è il comune? La giunta? Il consiglio? Entrambi? Uno dei due? Uno a caso?
Titolo: Re:INSISTO. ANNULLARE LA DELIBERA TARES.
Inserito da: Franco Nero - 13:38:00 pm, 26 Agosto 2013
NELLE MORE....IN ATTESA....MA ALLORA PERCHè DIRE CHE è COMPETENZA DEL CONSIGLIO?

SULLA DICITURA COMUNE HAI RAGIONE

COME AL SOLITO IL MINISTERO è UN MISTERO
Titolo: Re:INSISTO. ANNULLARE LA DELIBERA TARES.
Inserito da: Dionisio Mollica - 10:21:43 am, 28 Agosto 2013
Riporto la richiesta di annullamento della delibera di giunta n. 58/2013, relativa alla TARES, che ho protocollato ieri.
Ad Antonio, in relazione alla domanda 1: la competenza è del consiglio, il quale, prima dell'adozione del regolamento e solo per l'anno in corso (2013), può determinare la tempistica di pagamento in modo diverso da quella stabilita dalla legge.
In relazione alla domanda 2: credo che la nota di seguito riportata sia sufficientemente chiara.
Titolo: Re:INSISTO. ANNULLARE LA DELIBERA TARES.
Inserito da: a.merenda - 10:39:43 am, 28 Agosto 2013

Io penso che siamo nel campo dell'interpretazione della norma per analogia.
Dunque: cosa succede, a proposito, nel resto d'Italia?

PS: la circolare esplicativa, a parer mio (che non sono un giurista, nè un avvocato) è tutt'altro che esplicativa
Titolo: Re:INSISTO. ANNULLARE LA DELIBERA TARES.
Inserito da: carmelo spataro - 11:08:39 am, 28 Agosto 2013
Tares: scadenza e rate deliberate anche dalla giunta

HOME / News / Tares: scadenza e rate deliberate anche dalla giunta




DECRETO PAGAMENTI/ Derogata la disciplina a regime (che demanda al consiglio)



 Scadenze e numero delle rate di versamento in acconto della Tares possono essere deliberate anche dalla giunta comunale. Per l'anno in corso, infatti, l'articolo 10 del dl 35/2013 deroga a quanto disposto dall'articolo 14 del dl 201/2011, che a regime demanda al consiglio comunale il compito di modificare le scadenze stabilite dalla legge.
Questa interpretazione si ricava dalla formulazione letterale dell'articolo 10 che, per il 2013, ha apportato delle modifiche alle regole contenute nell'articolo 14 del dl «salva Italia», che ha istituito la Tares. La nuova disposizione per accelerare l'iter per la riscossione del tributo in acconto e far fronte all'esigenza di comuni e gestori di anticipare la data di pagamento e l'incasso delle somme dovute dai contribuenti, al fine di garantire lo svolgimento del servizio di smaltimento dei rifiuti, ha introdotto delle deroghe alla disciplina della tassa. Scadenze e numero delle rate di versamento sono stabilite dal comune con deliberazione adottata, «anche nelle more della regolamentazione comunale del nuovo tributo», e pubblicata sul proprio sito web almeno 30 giorni prima della data indicata per il pagamento.

La prima rata, dunque, non dovrà più essere versata a luglio, come previsto dal dl rifiuti (1/2013), ma potrà essere anticipata, anche nel caso in cui il comune non abbia adottato il regolamento, il cui termine per la deliberazione è attualmente fissato al prossimo 30 giugno. Pertanto, anche in assenza di un'espressa previsione, si può ritenere che la giunta comunale abbia il potere di stabilire le scadenze e il numero delle rate. In caso contrario, non avrebbe senso la norma nella parte in cui consente la deliberazione nelle more del regolamento. Atto che è invece di competenza del consiglio comunale. Del resto, se così non fosse il legislatore avrebbe confermato ciò che è già previsto dall'articolo 14, vale a dire che le scadenze stabilite dalla norma a regime (gennaio, aprile, luglio, ottobre) possono essere modificate solo con regolamento. Come già evidenziato, la facoltà di deliberare le scadenze anche prima dell'approvazione del regolamento è dettata dall'urgenza che hanno comuni e gestori di incassare una quota parte del tributo per assicurare il servizio. E la delibera di giunta consente di raggiungere questo risultato in tempi brevi.

È poi espressamente disposto che per le prime due rate i comuni possono inviare ai contribuenti i modelli di pagamento precompilati già predisposti per il pagamento di Tarsu, Tia1 o Tia2 o indicare altre modalità di versamento giù utilizzate in passato. Considerato che la nuova disposizione prevede inoltre che i comuni hanno anche la facoltà di fare ricorso alle altre modalità di pagamento «già in uso per gli stessi prelievi», è sostenibile la tesi che concessionari e gestori possano incassare i versamenti in acconto. Le somme pagate verranno poi scomputate da quella dovuta, a titolo di Tares, per l'anno 2013, che verrà richiesta con l'ultima rata e che dovrà essere versata solo nelle casse comunali. Anche la maggiorazione sui servizi si pagherà con l'ultima rata, ma il gettito è riservato allo stato.

Detto questo a mio parere anzicchè litigare sulle competenze, (che non interessano a nessuno e che sono discutibili e poco chiare ), sarebbe opportuno ed utile trovare soluzioni condivise senza facili demagogie su una tassa imposta dallo Stato ai cittadini !!

Titolo: Re:INSISTO. ANNULLARE LA DELIBERA TARES.
Inserito da: SC - 11:46:33 am, 28 Agosto 2013
Detto questo a mio parere anzicchè litigare sulle competenze, (che non interessano a nessuno e che sono discutibili e poco chiare ), sarebbe opportuno ed utile trovare soluzioni condivise senza facili demagogie su una tassa imposta dallo Stato ai cittadini !!

ottima idea , proponga la sua soluzione
Titolo: Re:INSISTO. ANNULLARE LA DELIBERA TARES.
Inserito da: carmelo spataro - 12:14:21 pm, 28 Agosto 2013
Solo buon senso ! Il Presidente , pur salvagiuardando le prerogative del Consiglio Comunale, svesta i panni di capo dell'opposizione alla Amministrazione che lo ha eletto e ricerchi senza "protagonismi" il diaologo con la Giunta che deve dimostrare capacità di dialogo con l'Istituzione Consiliare : ognuno nel rispetto delle proprie competenze.
Titolo: Re:INSISTO. ANNULLARE LA DELIBERA TARES.
Inserito da: a.merenda - 13:06:16 pm, 28 Agosto 2013

@ Carmelo Spataro: qual è la fonte del post sopra?

@ Dionisio Mollica: di sicuro non mi sono espresso bene in termini giuridici ma mi auguro sia chiaro il senso del post


Per il resto> mi sembra che, ancora una volta, ci sia stata una certa miopia politica. Convocare il consiglio, discutere e se le cose si tiravano per le lunghe, decidere tramite giunta sarebbe stato meglio.
Infatti altri hanno fatto così.
Titolo: Re:INSISTO. ANNULLARE LA DELIBERA TARES.
Inserito da: Dionisio Mollica - 14:41:19 pm, 28 Agosto 2013
Caro Carmelo, ti stavo aspettando! E per adesso mi soffermo esclusivamente sulla vicenda TARES, la quale costituisce prevalentemente una questione tecnica.
Trattasi di rispetto della legalità, non di protagonismo.
La fonte che hai riportato dovrebbe essere, se non erro, Italia Oggi del 16/04/2013.
Fonte che conoscevo già e che si limita a riportare  soltanto un parere di chi ha redatto l'articolo. Non é dunque una fonte normativa. Aggiungo che l'articolo in questione  é precedente alla circolare ministeriale del 29 aprile adottata proprio al fine di rispondere ai diversi quesiti dei comuni, i quali chiedevano appunto delucidazioni in merito alla competenza dell'organo.
Insisto, pertanto, in quanto asserito nella mia nota pubblicata.
A conferma, riporto di seguito un articolo de Il sole 24 ore pubblicato dopo il 29 aprile 2013, ovvero dopo la circolare del Ministero dell'Economia, in esso espressamente citata.
Il sole 24 ore chiarisce che la competenza é dei consigli comunali:

TARES: RATE E SCADENZE DECISE DAL CONSIGLIO COMUNALE.
La delibera che fissa per il 2013 il numero delle rate e le scadenze di pagamento della Tares va adottata dal Consiglio comunale. Lo chiarisce il ministero dell'Economia con la circolare 1/DF del 29 aprile, illustrando le novità introdotte dal Dl 35/2013 sul nuovo tributo comunale su rifiuti e servizi.
La posizione ministeriale è condivisibile e in linea con il dettato normativo, considerato che l'articolo 14, comma 22 del Dl 201/2011 attribuisce alla potestà regolamentare la disciplina sui termini di versamento del tributo: quindi è chiara la competenza del consiglio comunale. Viene così smentita la tesi a sostegno della giunta comunale, che si ricaverebbe dalla formulazione letterale dell'articolo 10 del Dl 35/2013 nella parte in cui consente ai comuni di deliberare «anche nelle more della regolamentazione comunale del nuovo tributo». In realtà, l'inciso non introduce alcuna deroga al regime delle competenze ma è finalizzato a legittimare la riscossione della Tares in assenza degli atti fondamentali del tributo (regolamento, piano finanziario e tariffe). Senza un regolamento applicativo e senza le tariffe il prelievo non troverebbe attuazione, non essendovi una disciplina di legge di supplenza. La precisazione contenuta nel Dl 35/2013 consente quindi ai comuni di riscuotere la Tares, ancorché in acconto, pur in assenza del titolo che legittima la pretesa di una somma per il finanziamento del servizio rifiuti.
Occorre, quindi, portare quanto prima in consiglio comunale la proposta di delibera, visto l'obbligo di pubblicare il provvedimento almeno 30 giorni prima della data di versamento: ad esempio, in caso di delibera adottata e resa esecutiva il 10 maggio la prima rata non può avere una scadenza anteriore al 10 giugno.
Il Mef precisa che se il comune non interviene con propria delibera a modificare la scadenza delle rate della Tares, il termine per il versamento resta fissato a luglio e a ottobre 2013. Il Dl 35/2013 consente, inoltre, ai comuni di far pagare un acconto del nuovo tributo secondo gli importi stabiliti nel 2012 ai fini Tarsu, Tia1 e Tia2, ma l'ultima rata dovrà essere determinata sulla base dei nuovi criteri Tares e versata contestualmente alla maggiorazione standard. Dal pagamento in acconto va esclusa anche l'Iva, non compatibile con la natura tributaria della Tares, ma sul punto il ministero tace.
In ordine alla riscossione delle prime rate i comuni possono utilizzare le modalità di versamento già in uso nel corso del 2012 (per esempio Mav, Rid e bollettini di conto corrente) ma il Mef avverte che non è possibile aprire un apposito conto corrente postale intestato alla Tares oppure modificare l'intestazione di quelli già esistenti.
Sole 24 ore

 
Titolo: Re:INSISTO. ANNULLARE LA DELIBERA TARES.
Inserito da: carmelo spataro - 14:47:26 pm, 28 Agosto 2013
Anche in questo caso potrei sostenere che trattasi di una opinione di chia ha redatto l'articolo ed allora aggiungo decisioni e pareri di natura giurisprendenziale senza nulla togliere alla opportunità di affrontare la questione in maniera diversa !
La questione è sempre la stessa e concerne il riparto di competenza fra gli organi dell’ente locale nell’approvazione della TARSU. Il Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana, sia in sede consultiva[2] che in sede giurisdizionale[3], ha ritenuto di escludere la competenza dell’organo consiliare sulla base di una non meglio precisata applicazione della riforma dell’ordinamento degli enti locali, atteso che in materia di tributi il D.lgs. n. 267/2000 (Testo Unico degli enti locali) all’art. 42, 2° comma, lett. f), stabilisce la competenza dell’organo consiliare ai fini dell’istituzione e ordinamento dei tributi, con esclusione della determinazione delle relative aliquote. Secondo il C.G.A., “ne discende che all’espressa esclusione della competenza consiliare in tema di determinazione delle aliquote e alla mancata espressa attribuzione alla giunta della suddetta competenza deriva la residuale competenza del sindaco”. Il C.G.A. è partito, evidentemente, dal presupposto, sotteso, che la normativa statale di cui al citato T.U. fosse direttamente applicabile in Sicilia in forza di un rinvio “dinamico”.
Titolo: Re:INSISTO. ANNULLARE LA DELIBERA TARES.
Inserito da: a.merenda - 15:35:50 pm, 28 Agosto 2013
Tradotto in estrema sintesi:

Quando lo Stato italiano fa una legge la Regione Sicilia la adotta ed applica direttamente senza fare nessun passaggio normativo ulteriore (recepimento dinamico) per alcune materie mentre per altre esiste la necessità, per la Regione, di doversi esprimere data la sua competenza esclusiva (recepimento statico).

Il tutto in forza del decentramento amministrativo sancito dall'art. 117 Cost con relativa riforma del Titolo V della Costituzione ove si specificano le materie di competenza esclusiva o concorrente fra lo Stato e le regioni.

Detto questo rimane ancora un dubbio:

Che si fa nel resto d'Italia? Esistono comuni del centro o del nord (di regioni a statuto ordinario) che non hanno convocato i consigli comunali? Quali sono i comuni in Italia che hanno avviato l'iter di riscossione con delibera di giunta per poi adottare successivamente il regolamento in consiglio comunale?


Ed infine:
Ci fregeremo ancora una volta della nostra presunta "specialità"?
Se si sbaglieremmo sferrando l'ennesima coltellata alla democrazia
Titolo: Re:INSISTO. ANNULLARE LA DELIBERA TARES.
Inserito da: Dionisio Mollica - 15:51:07 pm, 28 Agosto 2013
Ti riferisci al parere CGA n. 101/2006 ed alla sentenza CGA n. 420/2006. Tuttavia sono entrambi non pertinenti, abbondantemente datati e nulla hanno a che vedere con la vicenda TARES che ci riguarda. La quale riguarda esclusivamente l'impianto normativo TARES e, soprattutto, con la circolare ministeriale del 29/4/2013, chiarissima nell'attribuire la competenza ai consigli comunali.
Ritengo che la ulteriore nota del Mistero dell'Economia del 9/8/2013, chiarisca definitivamente la vicenda. Di seguito riporto un breve estratto della suddetta nota con la quale il Ministero ha esaminato la problematica TARES in relazione ad un Comune il cui Consiglio Comunale aveva deliberato in merito.
Nulla eccepisce il Ministero sulla  competenza del Consiglio Comunale.
Confronta anche la deliberazione di giunta n. 23 del 09/05/2013 del comune di Sommariva
Perno in provincia di Cuneo, con la quale la Giunta, citando proprio la circolare del 29/04/2013, revoca il proprio precedente atto deliberativo. Cosa che, a mio parere, dovrebbe urgentemente fare la Giunta di Sortino.



MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE DIPARTIMENTO DELLE FINANZE
Roma, - 9 AGO. 2013
DIREZIONE LEGISLAZIONE TRIBUTARIA E FEDERALISMO FISCALE
UFFICIO XIII
Protri. >tW>3
Al Comune di PEC: {Rif. Vs. inserimento web in data 30 luglio 2013)
OGGETTO: Tributo comunale sui rifiuti e sui servizi (TARES). Deliberazione del Consiglio
comunale |*j| del lj| | Determinazione del numero e della scadenza
delle rate per l'anno 2013, ai sensi dell'art. 10, comma 2, lett. a), del D.L. 8 aprile 2013, n. 35, convertito dalla legge 6 giugno 2013, n. 64.
Con la deliberazione indicata in oggetto codesto Comune ha stabilito che, per l'anno 2013, il tributo comunale sui rifiuti e sui servizi (TARES) venga corrisposto in quattro rate, scadenti la prima il 30 novembre 2013, la seconda il 31 dicembre 2013, la terza il 31 gennaio 2014 e la quarta il 28 febbraio 2014.
Tale deliberazione è stata adottata ai sensi dell'art. 10, comma 2, del D.L. .8 aprile 2013, n. 35, convertito dalla legge 6 giugno 2013, n. 64, la cui lett. a) prevede che, per il solo anno 2013 e in deroga a quanto diversamente prescritto dall'art. 14, comma 35, del D.L. 6 dicembre 2011, n. 201, convertito dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214, "la scadenza e il numero delle rate di versamento del tributo sono stabilite dall'ente locale con propria deliberazione •^adottata, anche nelle more della regolamentazione comunale del nuovo tributo ... "....

Titolo: Re:INSISTO. ANNULLARE LA DELIBERA TARES.
Inserito da: a.merenda - 16:06:58 pm, 28 Agosto 2013


Quindi la dilazione al 2014 è possibile ed è il consiglio comunale a doverla sancire.

Che si aspetta a tradurre il tutto in una seduta aperta?
Titolo: Re:INSISTO. ANNULLARE LA DELIBERA TARES.
Inserito da: carmelo spataro - 16:24:36 pm, 28 Agosto 2013
Ritieni non pertinente competenze sulle prerogative della Giunta e dei Consigli stabiliti da organismi giurisprudenziali in tema di tributi stabiliti dal CGA in Sicilia. E poi la nota del Ministero non si esprime sulla presunta competenza del Consiglio Comunale essendo chiamato ad esprimersi su questioni diverse. Non mi pare questa la strada per sciogliere una questione che dal primo momento ho ritenuto di interpreatazione discutibile. Io penso comunque che nelle more del regolamento che è di comptenza del Consiglio Comunale, la Giunta ha il potere e la competenza per deliberare in merito salvo la questione che i due provvedimenti devono comunque trovare una relazione. Detto questo continuo a ribadire che la strada intrapresa sulla guerra di competenza tra i due organismi è assolutamente inutile a maggior ragione quando il Presidente del Consiglio Comunale e la Giunta dovrebbero in ogno caso concordare argomenti così delicati nell'interesse dei cittadini. Pensi veramente che ai cittadini interessi a chi spetti il potere di decidere ?
Titolo: Re:INSISTO. ANNULLARE LA DELIBERA TARES.
Inserito da: a.merenda - 16:51:38 pm, 28 Agosto 2013
Altri pareri sulla dilazione e altro (vedasi allegato)


ps: carissimi politici sortinesi perchè non unite le forze con altri comuni per fare le DOVUTE PRESSIONI (magari attraverso l'ANCI) nei confronti del MEF?

I "problemi contabili" (vedasi allegato) scaturenti dalla dilazione nel 2014 possono essere risolti con la volontà politica.

Infine: ai sudditi interessa quanto devono pagare avendo, al massimo, la facoltà di lamentarsi (sottovoce). I cittadini vogliono conoscere il come, il cosa, il quando...oltre al quanto ed al perchè.


Quindi:
si riunisca il consiglio, si discuta e si attui la strategia più conveniente per i cittadini.
Anche perchè, stanti così le cose, le somme previste non le recupererete nè nel 2013 nè 2014 ne mai.
Titolo: Re:INSISTO. ANNULLARE LA DELIBERA TARES.
Inserito da: Dionisio Mollica - 16:53:11 pm, 28 Agosto 2013
Sul piano tecnico non ho altro da aggiungere.
Ritengo che la nota ministeriale del 9 agosto sia ulteriormente esplicativa, oltre che recentissima. La giunta si assumerà le proprie responsabilità.
Per quanto riguarda la demagogica domanda che poni alla fine - ovvero se ai cittadini interessa di chi è la competenza - io credo che ai cittadini interessi il rispetto della legalità. O no? Aggiungo, inoltre, che anche sotto il profilo dell'opportunità sarebbe stato utile portare la discussione in Consiglio, il quale avrebbe anche potuto individuare una tempistica e/o condizioni più favorevoli ai cittadini
Titolo: Re:INSISTO. ANNULLARE LA DELIBERA TARES.
Inserito da: a.merenda - 17:07:31 pm, 28 Agosto 2013
Sulla dilazione:

Vostri colleghi dalla Sardegna (regione a statuto speciale): http://lanuovasardegna.gelocal.it/nuoro/cronaca/2013/06/23/news/oliena-minoranza-all-attacco-bisogna-dilazionare-la-tares-1.7310623 (http://lanuovasardegna.gelocal.it/nuoro/cronaca/2013/06/23/news/oliena-minoranza-all-attacco-bisogna-dilazionare-la-tares-1.7310623)



Da Latina:
http://www.h24notizie.com/news/2013/07/29/latina-tares-approvato-slittamento-a-ottobre-e-rateizzazione-in-sei-rate-bimestrali/ (http://www.h24notizie.com/news/2013/07/29/latina-tares-approvato-slittamento-a-ottobre-e-rateizzazione-in-sei-rate-bimestrali/)



etc etc etc.

Basta google che c'è vo?
L'ho scoperto io che sono un semplice cittadino che vuole informarsi, figuriamoci voi che siete politici, quindi investiti della fiducia dei cittadini per difendere i loro interessi...suvvia, un pò di impegno.



Titolo: Re:INSISTO. ANNULLARE LA DELIBERA TARES.
Inserito da: a.merenda - 17:33:21 pm, 28 Agosto 2013
Pare che la strada della dilazione al 2014 passi dall'approvazione della "service tax" (vedasi allegato)

Fate fare apposita interrogazione al Ministro dalla deputazione siracusana (in accordo con tutti quelli che ci stanno) per vedere cosa risponde.
Inoltre sarebbe necessario coinvolgere più ministeri nella vicenda dato che il tema tocca la questione ambientale, della coesione territoriale, e perchè no, del lavoro.

Insomma, fate Politica cazzo e smettetela di perdere tempo per dimostrare chi è "er più".

Peccato. Sortino ha delle belle teste. Purtroppo, come mi confidò un anziano tunisino una volta, pare che l'unica cosa su cui "quelli del sud" sono d'accordo è di "non essere d'accordo".