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Tematiche Generali => Politica => Topic aperto da: Paolo Giardina - 09:28:36 am, 08 Ottobre 2014

Titolo: Chi decide “l'agenda dei diritti”?
Inserito da: Paolo Giardina - 09:28:36 am, 08 Ottobre 2014
(http://www.paraparlando.com/proxy.php?request=http%3A%2F%2Fyourself.pianetadonna.it%2Fwp-content%2Fuploads%2F2013%2F03%2Fcoppie-omosessuali-meno-salute-etero.jpg&hash=1e12a499c7af4e7fd2035f8b30527c1e)
Quell'Angelino di Ministro Alfano si è schierato contro la storia.
La posizione dell'uomo senza “quind”, di memoria Berlusconiana, è proprio fuori dalla storia. E' vero, esprime il sentimento e la posizione di una parte non piccola degli italiani, ma un leader politico con il “quid”, guarda oltre, sbircia nel passato, si affaccia nel futuro, diventa punto di riferimento e non soltanto il portavoce di una parte politica.
Quando la politica si riduce ad una mera ricerca del consenso fallisce nella sua “missione”. Se la destra italiana si pone in questa ottica, l'altra parte non scherza, troppo spesso si muove solo nel rivendicare “principi” e “diritti”.
La politica è soprattutto dialogo, confronto e sintesi. Quando manca tutto si riduce inevitabilmente a scontri privi di contenuti e, soprattutto, ad una mera lotta per il potere.

Non è certo Alfano che determina l'agenda dei diritti e men che meno i Sindaci “in rivolta”.
I diritti riguardano la società, e non può che essere quest'ultima a confrontarsi e  “decidere”.

Sappiamo per certo che, nello spazio e nel tempo, solo l'incontro tra culture diverse determina emancipazione e sviluppo della conoscenza, sappiamo che solo dal dialogo, dal confronto possiamo trarre immensi benefici per la nostra convivenza, eppure ognuno continua a farsi i c... propri.

Vallo a capire quest'Uomo...

Sullo stesso tema: A proposito di Gay Pride. (http://www.paraparlando.com/politica/a_proposito_di_gay_pride._i_cattolici._10124.0.html)

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