Ebbre di Tavernello come Andrea Pirlo nel giorno della sua prima comunione, ecco le pagelle ignoranti della sfida al vertice del campionato di Serie D.
Fabrizio Liistro (8) – Dolorante ad una spalla (meglio non divulgarne il motivo), para tutto il parabile e anche qualcosa in più. Incurante delle precarie condizioni fisiche, esce a valanga su ogni avversario (incluso il portiere) con la gioia di un jihadista imbottito di tritolo. Kamikaze
Stefano Silvestre (6 gemelli) – Si infortuna in allenamento, allacciandosi una scarpa. A bordo campo urla così tanto da far accorrere dagli spalti un ginecologo, convinto che si trattasse di doglie. E che fosse un parto plurigemellare. Essere donna oggi
Danilo Ferla (7 palazzine in mezza giornata) – Colpito nell’orgoglio e, ferocemente, alla caviglia, rompe gli indugi e decide di costruire un muro a difesa della porta. Nel dopopartita se la deve vedere con la legge, perchè il muro risulta abusivo e gli operai in nero. Muratore
Roberto Carbone (man of the match) – Quando il gioco si fa duro, il CR7 degli Iblei comincia a giocare. Segna una doppietta, si procura un rigore e corre così tanto da stabilire il nuovo record mondiale sulla maratona. Gelindo Bordin
Danilo Milone (7 femori nuovi per la collezione) – O’ Animal entra in campo e fa capire subito che, se si vuole giocare duro, lui è pronto. Perchè lui è un duro, tutto duro. Anche i suoi compagni preferiscono muoversi tenendo le spalle incollate al muro. Franco Trentalance
Carmelo Conte (6.5) – Trenitalia taglia i treni da e per Siracusa? E lui si trasforma in Eurostar, seguendo le azioni della squadra in ogni luogo ed in ogni lago. Pendolino Cafu(ne)
Michael Scirpo (6) – Infortunatosi durante una rissa all’oratorio, corre sbilenco come se fosse vittima di un grappolo di emorroidi. Forse per il dolore, forse per la frustrazione, passa tutto il tempo ad urlare e rompere i cogliocchiazzurri agli avversari come se fosse una casalinga frustrata. Desperate housewives
Alessio Cassarino, nel post partita
Alessio Cassarino (7.5) – Il Lazzaro canicattinese abusa del suo status di miracolato, facendo l’attaccante, il difensore, l’allenatore, l’uomo delle pulizie, il magazziniere e pure il pappone dei suoi ragazzi (il cui corpo viene svenduto in strada a pochi euri). In un delirio di onnipotenza, indossa scarpe tacco 12 e sforna assist al bacio per i compagni. Subisce un colpo alle labbra ed è costretto ad uscire perchè il canotto prendeva troppo spazio in campo. Donatella Versace
Marco Bellomia (9) – In stato di grazia (graziella e grazie al ….), lotta e si sbatte come se non ci fosse un domani, causando ansia e sintomi da stress a tutta la difesa avversaria. Si diverte a far sparire palloni dai piedi avversari ed a farli riapparire in porta. Per completare il suo repertorio da prestigiatore, negli spogliatoi chiede una sega ai compagni. C’è voluto qualche attimo a chiarire l’equivoco. Giucas Casella
Emilio Scirpo (10 e lode) – Un po’ il padre di questa squadra, sostiene i giocatori in campo e fa le veci del mister, quando è impegnato in mezzo al campo. Ottimo nel trovare gli stimoli giusti per spronare i suoi giocatori (pazienza se rispondono solo alla frase “Jack Daniels”). Legge la partita come pochi, un po’ meno bravo a leggere il regolamento, soprattutto nella parte riguardante i confini dell’area tecnica. Al triplice fischio, smette i panni compassati del padre di famiglia ed inizia a saltare come una cheerleader. Carletto Mazzone
Francesco Fazzino (3, all’etilometro) – L’assenza da questo incontro gli ha lasciato l’amaro in bocca. Ed era Amaro del Capo. Spugna
Stay hungry, stay Vincenzo Iaquinta