ParaParlando il forum degli iblei
Tematiche Generali => Politica => Topic aperto da: negi - 16:11:31 pm, 08 Agosto 2012
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Lombardo se n'è andato senza gloria, senza rimpianti, senza quel residuo senso di decenza che gli avrebbe dovuto impedire di nominare altri due assessori pochi minuti prima di dimettersi. Come i monarchi costretti all'esilio se l'è presa con gli invasori italiani, ha evocato la patria in pericolo e poi ha fatto mettere a verbale le ultime nomine a favore dei suoi famigli politici: i presidenti di Ircac, Irfis, dei parchi, delle autostrade sicilane, della Crias...
Adesso non si fa festa. Ci si rimbocca le maniche. Le macerie che ci lasciano in eredità Lombardo, i suoi assessori e i partiti che con lui hanno mal governato la Sicilia sono il punto di partenza obbligato per rimettere in piedi questa terra, per restituire dignità a una politica che non abbia come unico motore dello sviluppo la spesa pubblica e come unico obiettivo il consenso elettorale.
Non sarà facile, perché nel tempio s'aggirano ancora molti mercanti: fingono sdegno e promettono rivoluzioni ma intanto s'accordano con l'esule Lombardo per proseguire il suo lavoro.
Siamo al dunque. E ci dispiace deludere chi ha pensato che tutto questo fosse solo melina, tattica, politica estiva: Claudio Fava resta il vostro candidato, in nome di un progetto che possiamo raccontare con una parola sola: alternativa. A Cuffaro, a Lombardo, ai mercanti della peggior politica, a chi pensava che la Regione - se vinci le elezioni - fosse solo un bottino di guerra.
La Sicilia tornerà ad essere un luogo di buona e nuova politica, di spesa trasparente, di cura per i diritti dei siciliani. A settembre proporremo, da questo sito e nelle piazze siciliane, una prima bozza del nostro progetto di lavoro e di governo, costruito in queste settimane con il contributo fondamentale dei tanti che ci stanno scrivendo e che stiamo incontrando. Lo discuteremo con voi e lo affideremo a una giunta di governo che sarà presentata ai siciliani prima del voto. Vinceremo con voi e governeremo con voi.
Claudio Fava