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Tematiche Generali => Politica => Topic aperto da: a.merenda - 15:09:14 pm, 22 Maggio 2013

Titolo: chi sarà il nuovo "Principe"? - 500 anni dopo si rilegge Machiavelli
Inserito da: a.merenda - 15:09:14 pm, 22 Maggio 2013
http://www.comune.fi.it/opencms/export/sites/retecivica/materiali/Machiavelli/Il_significato_delle_celebrazioni_del_V_centenario_de_Il_Principe_di_Niccolx_Machiavelli.pdf (http://www.comune.fi.it/opencms/export/sites/retecivica/materiali/Machiavelli/Il_significato_delle_celebrazioni_del_V_centenario_de_Il_Principe_di_Niccolx_Machiavelli.pdf)

Interessanti spunti potrebbero venir fuori da queste celebrazioni.

La domanda me la sono posta spesso: prima fu teorizzato il "Principe" nel ruolo di decisore (Machiavelli) poi lo stesso ruolo passò al partito politico (Gramsci).... e oggi?
C'è chi parla di rete ma senza specificare bene il funzionamento interno ed il modo in cui "accordarsi".

Personalmente la vedo così:
bisognerebbe creare un posto dove gli eletti vanno lì sulla base di consenso raccolto con l'aiuto di organizzazioni/comitati/reti, per l'appunto, che lavorino per sostenere uno o più candidati.
Questi eletti (insieme ai portatori di interesse economici e sociali che "connettono" più gruppi) rappresenterebbero i "nodi" della rete. Dunque un ruolo di collettore/decisore. Se il collettore/decisore è capace va avanti, altrimenti la rete lo rigetta.

Come si formerebbero le leggi?
Sulla base di consenso coagulato attorno ad un tema senza coalizioni preordinate.
Ciò implicherebbe una sorta si proporzionale puro in termini di sistema elettorale per selezionare gli eletti nonchè la regolamentazione dell'attività dei lobbisti.

Per quanto riguarda il cosiddetto "senato delle regioni" di cui si discute per come la vedo io esso rappresenterebbe un'aberrazione democratica se dovesse essere avere potere legislativo. Altra cosa se viene configurato come organo consultivo con richiesta di parere vincolante quando trattasi di norme afferenti alla gestione degli affari delle autonomie locali (regioni, comuni etc.).
Un tipico caso di questo genere: quale percentuale di spiaggia si può destinare ad uso pubbico rispetto a quello privato.