Ci risiamo. Beppe Grillo,
co-capo dei grillini, con la pretesa di governare l'Italia, si scaglia contro l'ennesimo giornalista. Dopo le rubriche “
Un giornalista ed un regista al giorno”, ha inventato “
Braccia rubate all'agricoltura”. Insomma, guai a criticare l'azione politica dei Cinque Stelle. Al momento il limite è rappresentato dalle quattro parole scritte sul blog e diffuse poi nella rete (
della serie massima diffusione), nella fase successiva è probabile che le voci di dissenso saranno “
annientate”.
Che poi, il
co-capo, è anche un “
neologista”, uno capace di introduce nella politica sempre nuovi termini. Di sua invenzione sono
troll e
stalking.
Bene, “
troll”, è una creatura umanoide diffusa nella mitologia norvegese. Di Troll si parla in Herry Potter e nel Signore degli Anelli, la cui “virtù”, nel nostro caso,
simboleggia colui che nella comunità virtuale disturba la comunicazione dei grillini tramite messaggi provocatori, fuori tema o completamente senza senso, con l'obbiettivo di fomentare gli animi stellari.
Adesso c'è la trovata dello “
stalking” applicato alla politica, riguarda
quegli atteggiamenti tenuti da un individuo per affliggere un movimento, il solito movimento stellare, perseguitandolo, generando stati di ansia e di paura, che possono arrivare a comprometterne il normale svolgimento della quotidianità interna del gruppo, una sorta di tiro alle stelle.Ora, al di là che sia “troll” che “stalking” catapultati nel linguaggio della politica, sembrano più adatti proprio a Beppe Grillo, l'elemento su cui porre l'attenzione risiede nella risposta al quesito:
Cosa centra Grillo (e l'altro co-capo), con il resto dei Cinque Stelle, che nelle realtà locali si stanno rendendo protagonisti di un eccezionale attivismo assolutamente positivo e meritevole di tutte le attenzioni possibili? Di più,
perché il popolo berlusconiano e renziano è ascrivibile nella categoria delle “pecore italiote”, incapaci di dissentire dalle posizioni dei capi, mentre il popolo stellare si erge alla condizione di teste pensanti, pur rapportandosi nei confronti dei co-capi allo stesso modo?paolo.giardina@virgilio.it