FORUM SICILIANO DEI MOVIMENTI PER L’ACQUA E I BENI COMUNI
A tutti i candidati alla Presidenza della Regione
a tutti i candidati all’Assemblea Regionale
agli On.li Deputati uscenti
ai Segretari dei partiti
agli organi d’informazione
Ci rivolgiamo a tutti i candidati alla Presidenza della Regione Siciliana in vista della imminente scadenza elettorale per richiamare la loro attenzione su una questione di gravità inaudita e per chiedere un loro impegno affinché sia posto immediatamente termine agli autentici abusi posti in essere fino ad oggi dal dimissionario Governo Lombardo.
Come è noto, a giugno del 2011 27 milioni di elettori votarono “SI” all’abrogazione del c.d. “decreto Ronchi” il quale prevedeva la privatizzazione coatta di tutti i servizi pubblici locali, ivi incluso il servizio idrico integrato. In Sicilia, dove il risultato elettorale era sostanzialmente allineato a quello nazionale, Il Forum dei movimenti per l’acqua, insieme ad un elevato numero di sindaci, si era impegnato nella presentazione di un disegno di legge di iniziativa Popolare e dei Consigli Comunali che, se approvato, avrebbe consentito alla nostra Regione di disporre di uno strumento moderno ed efficace di governo e gestione della preziosa risorsa.
La risposta delle istituzioni politiche è stata a dir poco deludente. Nonostante l’approvazione, con la legge finanziaria regionale del 2010, di una norma (l’art.49) che in linea teorica avrebbe consentito la revoca degli affidamenti in presenza di gestioni difformi dagli impegni assunti con la stipula dei contratti di servizio, questo strumento non è mai stato attivato, per quanto le privatizzazioni siciliane abbiano fatto registrare, nel loro insieme, un carattere decisamente fallimentare. Anche il disegno di legge di iniziativa popolare è stato fatto oggetto di un pesante ostruzionismo che gli ha impedito di approdare in aula.
Come se tutto ciò non bastasse, il Governo regionale, nella persona del suo Presidente oggi dimissionario e di coloro che, nel corso del tempo, si sono vorticosamente avvicendati nella titolarità dell’Assessorato all’energia ed ai servizi di pubblica utilità, ha intrapreso e perseguito, con tenacia certo degna di miglior causa, un’azione persecutoria nei confronti di tutti quei Sindaci che, rispettosi dell’esito referendario e fedeli custodi degli interessi delle collettività da essi rappresentate, si rifiutavano di consegnare ai privati le reti idriche. Così, nonostante l’illegittimità degli atti di commissariamento riconosciuta dalla giurisprudenza amministrativa, e in palese contrasto con l’ ordine del giorno, approvato dall’ ARS il 13 giugno scorso, che impegnava il Governo a sospendere i commissariamenti dei Comuni per la cessione delle reti ed impianti idrici ai gestori privati, nel tentativo di mettere in salvaguardia, almeno nel periodo di transito fino all’insediamento del nuovo Governo, i Comuni sotto attacco, il Governo Lombardo ha proseguito imperterrito nella sua aggressione ai Sindaci, come sta avvenendo in questi giorni per i Comuni delle province di Agrigento e Siracusa.
È di tutta evidenza che si impone, qui come in molti altri ambiti della sfera pubblica regionale, un rapido e radicale ripristino della legalità. Per questa ragione chiediamo a tutti i candidati alla Presidenza della Regione di assumere un impegno formale affinché, una volta insediatosi, il nuovo Governo proceda alla immediata revoca di tutti gli atti di commissariamento, applichi, ove ne ricorrano i presupposti, l’art. 49 e a presentare il disegno di legge di iniziativa popolare nella sua versione originaria, precedente alle modifiche peggiorative subite in IV Commissione, colpevolmente affossato dalla miopia e dalla irresponsabilità di una classe politica rivelatasi abissalmente distante dai siciliani e dai loro bisogni. In ultimo sarebbe opportuno che i deputati uscenti e le forze politiche che fino a ieri sedevano in Parlamento facessero ogni atto necessario per bloccare l’ingiustificabile attivismo nel volere perfezionare privatizzazioni illegittime da parte del governo uscente.
Hanno risposto all'appello del Forum:
Dichiarazione di Giovanna Marano, candidata alla presidenza della Regione (7 ottobre 2012)
“La mia adesione all'appello pubblico lanciato dal Forum siciliano per l'acqua e i beni comuni è talmente convinta che, nel mio programma, ho già messo nero su bianco la volontà di adottare, nei primi cento giorni di governo, il disegno di legge sulla ripubblicizzazione del servizio idrico e della società Siciliaque”. Lo afferma Giovanna Marano, candidata alla presidenza della Regione, annunciando la sottoscrizione dell'appello pubblico lanciato nei giorni scorsi dal Forum dei movimenti per l'acqua.
“Milioni di siciliani, con un referendum, hanno bocciato la privatizzazione dei servizi idrici – afferma Giovanna Marano -Ma, fino ad oggi, la loro voce è rimasta inascoltata. Anzi, peggio. La nomina di commissari, fatta da Lombardo, nei comuni che si sono rifiutati di consegnare le reti idriche ai privati, ultimi in ordine di tempo Agrigento e Siracusa, è l'ennesimo atto di arroganza che, il mio governo, provvederà a revocare”.
Il Candidato alla Presidenza della regione Cancellieri aderisce all'appello del Forum dei Movimenti per l'Acqua e i Beni Comuni per la ripubblicizzazione dell'acqua in Sicilia. (27 ottobre 2012)
[/size]
Risposta di Rosario Crocetta (27 ottobre 2012)
"L’acqua, diritto fondamentale dell’uomo, deve essere pubblica, prevedendo tariffe sociali con un
quantitativo minimo assegnato alle fasce deboli. Il costo dell’acqua deve essere uguale in tutta la Sicilia. Finora si è
creata una realtà frammentata con tariffe che sono le più alte d’Europa a fronte dei servizi più scarsi d’Europa. Se sarò Presidente mi attiverò immediatamente per questa causa".
[/size]
[/size]