" Un enorme scrigno di storia. Da studiare e da rileggere.
Una storia che negli ultimi anni viene fuori propotentemente con tanti ritrovamenti fortuiti durante lavori di ristrutturazione o di casuali ritrovamenti nel circondario.
Colonne, capitelli ma anche monete e reperti importanti.
L'interesse per il passato è crescito fino a spingere l'Associazione Sicilia Antica a interessarsi del paese ed a promuovere una campagna di scavi sostenuta dalla Sovrintendenza e dal Comune.
Da alcuni giorni i volontari di Sicilia Antica, venuti da tutta Italia ( ed alcuni anche dall'Olanda) sono impegnati in una campagna di scavi, nei pressi del castello medioevale dopo quelle degli anni scorsi effettuate in testa alla valle.
L'intento è quello di portare alla luce reperti di quell'epoca e cercare di fare luce su quelli immediatamente precedenti ( la dominazione araba).
" Si tratta, spiega la Soprintendente provinciale dei Beni Culturali, della prosecuzione della campagna di scavi degli anni precedenti, seppure quelli mirati ad un periodo storico anteriore, promossa da Sicilia Antica e fortemente sostenuta, anche finanziariamente, dal Comune, ed in tal senso sono impegnati sia il Sindaco che il Vice Sindaco oltre all'intera Giunta, nell'ambito di un quadro più ampio della valorizzazione del sito del Castello e di tutto il recupero della realtà archeologica del territorio che, purtroppo, fino ad oggi è stato devastato dal punto di vista conservativo.
E ciò con particolare riferimento alla panoramica collina ove era ubicato, anche, il Castello.
" Pare che, continua la Sovrintendente, il sito sottostante il complesso medioevale coincida con una area dalle ancora più antiche vestigie, mentre l'aria dirimpetto a quella dei pochi resti delle torri nasconda una parte dell'antico abitato oltre che edifici ecclesiastici con un imponente complesso sacro".
E intanto i volontari stanno scandagliando tutta la zone circostante, fino alla base del colle, ove si potrebbero trovare ambienti ancora intatti grazie ad una maggiore consistenza del terreno.
"L'obiettivo, dice l'architetta, è trovare i livelli medievali del castello e vedere se le notizie che si hanno sui periodi precedenti siano vere o meno, a partire da quelle del noto geografo arabo-siculo.
Insomma, tutto lascia sperare e già si parla della possibilità di creare un parco archeologico.
Pare infatti che il Comune abbia già presentato la domanda alla Provincia per il finanziamento.
Intanto i volontari, circa 60, scavano ed archiviano cercando di ricostruire, tassello dopo tassello, i grandi misteri che circondano questa cittadina."
Liberamente tratto, con integrazioni e modifiche, dall'articolo di Maria Enza Giannetto, pubblicato su Sicily Luglio-Agosto 2010, " sulle tracce di......." .
Peccato però che non stiamo parlando di Buscemi, bensì di Agira, ma un trait-d'union tra le due località è esistente:
il vice sindaco.
Di Agira, la Dott.ssa Maria Vaccaro, di origine buscemese.
pinoguzzardi
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