Autore: SC Topic: Amenta contro Bono: Parco degli iblei non voluto manco al consiglio provinciale  (Letto 3591 volte)

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Offline SC

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BONO SEMPRE PIU’ SOLO, CEDE LA SUA MAGGIORANZA, SI DIMETTA


Dire che eravamo stati profeti sul futuro dei due più importanti Enti, il Comune e la Provincia di Siracusa, dopo la decisione dei quattro oligarchi del centrodestra siracusano di commissariare sia Bono che Visentin e mettere alla porta Mpa e Fli, è dire poco.
Quanto accaduto al Consiglio provinciale di ieri sera, con lo sfaldamento della maggioranza che solo a parole avrebbe dovuto sostenere il presidente Nicola Bono e la sua nuova giunta, è purtroppo la testimonianza dello sfascio e dell’inadeguatezza di una “classe dirigente”, quella che governa Pdl, Pid e FdS, che opera non nell’interesse dei cittadini e del territorio, ma bensì per rafforzare e arricchire quel potere personale e di bottega che giorno dopo giorno si dimostra cieco e sordo al grido di aiuto che arriva da tutta la provincia, dai Comuni, dai disoccupati, dai cassintegrati, dal disagio sociale e dalle imprese, anche soprattutto quelle legate al turismo, cavallo di battaglia dello stesso presidente Bono.
La “ribellione” di ieri sera in Consiglio provinciale da parte di quattro consiglieri del Pdl, e tra questi il capogruppo, sui metodi seguiti al chiuso delle solite stanze dove operano i soliti potenti, per la nomina della nuova giunta provinciale, evidenziano, qualora ve ne fosse bisogno, le bugie dette in questi giorni da Bono di godere di una maggioranza e, soprattutto, di averne il sostegno. Come abbiamo visto così non è!
I consiglieri prendono sempre più coscienza dei “giochetti” che le segreterie dei partiti rimasti nella coalizione del centrodestra stanno mettendo in atto sulla loro testa. Non passa giorno che a Siracusa città, in Consiglio comunale, come in tutti i Comuni della provincia, non si registrino voci di dissenso avverso la decisione di Bellucci, Gianni e Bufardeci, di distruggere la coalizione che aveva vinto le elezioni amministrative al Comune e alla Provincia di Siracusa, per seguire vicende romane e palermitane lontane, che non avrebbero dovuto influire sul lavoro e sull’attività amministrativa degli Enti in una provincia drammaticamente in agonia.

E così emergono le bugie di Bono e amici anche sulla vicenda che riguarda la proposta di perimetrazione del Parco degli Iblei, nonostante il presidente della Provincia avesse annunciato ai quattro venti di avere l’approvazione dei Comuni sulla sua proposta.

 Dai Comuni, al contrario, i Consigli comunali la rigettano e rinnovano il loro sostegno a quella avanzata dall’Unione dei Comuni “Valle degli Iblei” e dal Gal Val d’Anapo, condivisa (si sottolinea “condivisa”), da tutti i soggetti.

Un no alla proposta della Provincia sul Parco degli Iblei che, nonostante i tentativi di nasconderlo, arriva anche dalla maggioranza del Consiglio provinciale che ieri sera ha fatto mancare il numero legale al momento di discuterla, a conferma, ancora una volta, che questo gruppo di “oligarchi” della politica siracusana, controllano ben poco, per non dire nulla.

La loro scelta di andare a nuove maggioranze e a nuove giunte con “l’innesto” di parlamentari e amici, non ha attecchito alla Provincia e stessa sorte sta avendo al Comune di Siracusa, perché il territorio si aspetta la soluzione ai tanti problemi che ne impediscono lo sviluppo e ai tanti progetti bloccati per l’inerzia di una Provincia a svolgere il suo ruolo di cabina di regia.
D’altra parte, che cosa aspettarsi di una classe dirigente come quella che oggi esprimono Pdl, Pid e FdS, che fanno si che Siracusa “ancora” occupi il fondo delle classifiche stilate dai maggiori quotidiani economici italiani  per la raccolta differenziata (Italia Oggi, appena il 3% al comune capoluogo quando tanti Comuni della Provincia sono oltre il 30%), e per la qualità della vita (Sole 24 ore, 96° posto per Siracusa).
Bono, e con lui Visentin, a questo punto, se non vogliono andare più a fondo, prendano il coraggio a due mani e si liberino dalla morsa di questo “potentato”, e rispondano solo ai cittadini elettori che gli hanno assegnato il compito di guidare i due Enti.
Se non se la sentono, abbiamo almeno la dignità e il decoro di rimettere nelle mani degli elettori il futuro della Provincia e del Comune di Siracusa
                                                                                        Paolo Amenta
                                                       Coordinatore provinciale Futuro e Libertà per l’Italia
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enrico tomasi

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continuo a non capire chi, oltre ai diretti interessati, i quali (ovviamente) aspettano nomine e incarichi, ha interesse a che nel nostro territorio si crei il parco.

è a dir poco scandaloso, quali metodi e con quale nonchalance questi vengano messi in campo, per giustificare e mettere su l'ennesima macchina clientelare, della quale la gente finalmente inizia a prendere le distanze.

Offline Vincenzo Cirinnà

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il parco serve a fare clientela e a creare esseri senza spina dorsale che si possono dirigere dove si vuole
certo non serve per dare uno strumento per lo sviluppo lo sviluppo non si puo' avere con cose stastiche ma con il dinamismo
con la professionalitaà e non con lo sviluppo fatto per fortza come fa la politica che crea posti di lavoro fittizzi e  con forzature
tutti i posti di lavoro fatti con forzature non portsno a nulla ma portano a ribbellioni degli interessati vedi : i bidelli delle scuole che sono stati
aumentati a dismisura , piu' degli insegnanti e ora non fanno nulla di quello che facevano prima e per le pulizie si deve ricorrere a ditte esterne
cose pazzesche o vedi nei musei vi sono tante persone che lavorano e poi nei giorni di effettiva richiesta di apertura tutti o sono malati o non
vogliono lavorare ...o si cerca di preservare ai posteri il patrimonio e si blòocca lo sviluppo effettivo vedi la grotta del monello che è sempre chiusa
VEDI il teatro graco di siracusa che viene preservato  per i POSTERIORI invece quello di Taormina viene sfruttato per gli spettacoli
e allora in conclusione ci meritiamo quello che abbiamo facendo comandare gli s.......  ci troviamo nella ca......................
la nostra provincia si fa prendere in  da quelle piu' intelliggenti e noi pensiamo al parco per vincolare tutto cosi' lo sviluppo e il turismo dei grandi numeri va altrove
come sempre per buona pace dei politici di turno che prendono il loro comodo e per buonaa pace di qualche imbecille che viene accontentato con uno spacchietto
come quello che Colombo dava agli indios delle AMERICHE

 

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