COMUNICATO STAMPA DEL CENTRO STUDIO IBLEORitorna, per il terzo anno consecutivo, il progetto "
Lungo le tracce di Paolo Orsi", realizzato dall'associazione culturale Centro Studio Ibleo e finalizzato alla catalogazione delle testimonianze archeologiche nel territorio ibleo giacenti in proprietà privata e soggette a grave rischio sismico.
La campagna di rilievo e documentazione nasce da un'idea dell'antropologo Giuseppe Garro (presidente del CSI) con la supervisione dell'archeologo Santino Alessandro Cugno (Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici dell’Università di Firenze).
L'iniziativa si avvarrà da quest'anno dell'importante collaborazione con il Corso di laurea in Archeologia del Mediterraneo dell'Università degli Studi di Enna "Kore" e del patrocinio dell'Assessorato BBCCAA della Regione Siciliana, l'UNESCO, l'Unione dei Comuni Valle degli Iblei e i Comuni di Ferla e di Cassaro in provincia di Siracusa.
«Il progetto Lungo le tracce di Paolo Orsi - asserisce il dott. Cugno - ci ha permesso di raccogliere nuovi dati sul fenomeno dell'incastellamento ibleo e sullo stato di conservazione dei resti di alcuni castelli medievali. Inoltre, si pone l'ambizioso obbiettivo di sviluppare nuove strategie di gestione, valorizzazione e divulgazione del patrimonio archeologico ibleo cosiddetto "minore", in quanto poco conosciuto e di conseguenza poco considerato dalle istituzioni e dal grande pubblico. A tal fine, seguiremo le innovative indicazioni emerse in occasione del I Congresso Nazionale di Archeologia Pubblica, tenutosi lo scorso ottobre a Firenze, nel corso del quale il nostro progetto è stato presentato con soddisfazione alla comunità scientifica».
«I rilievi e lo studio del territorio ibleo - aggiunge il dott. Garro, Presidente del Centro Studio Ibleo e codirettore dei lavori - non solo ci permettono di cogliere a fondo alcuni aspetti inediti della cultura materiale e antropologica dell'area iblea, ma costituiscono preziosi elementi che potrebbero essere utili, soprattutto in caso di calamità naturale, per risalire alle originarie fisionomie degli stessi siti».
«L’UNESCO apprezza tutte le iniziative che creano visibilità al patrimonio culturale, specialmente quello meno conosciuto, e ne promuovono la conoscenza e il coinvolgimento della società civile per una sua corretta gestione» conclude il Dott. Ray Bondin, Presidente Onorario del Comitato Internazionale delle Città e Villaggi Storiche ed ex Ambasciatore UNESCO.
Le attività sul campo avranno inizio lunedì 26 agosto, con la partecipazione dei membri del Centro Studio Ibleo e degli studenti dell'Università di Enna "Kore", e riguarderanno il completamento dei rilievi del borgo medievale del Castel di Lega di Ferla e la registrazione della vulnerabilità e del rischio dell'area archeologica del castello di Cassaro.