bell'argomento
sottogoverno e pluriincarichi - costi della politica etc.
Chissà che non nasca un'iniziativa politica seria..
Io ci sono.
In sintesi: come puoi tu, Tizio, adempiere al meglio al tuo incarico X se ne hai altri 3 o quattro? E' da questo che si misura la "potenza" di un politico?
No. La potenza di un vero politico si misura dalla quantità e qualità di azioni e fatti che riesce a realizzare sottoponendo questi al consenso popolare.
Se lo ottiene diventa potente, quindi votato. Se si accontenta di esibire il proprio cognome in duecento cda et simili differenti vuol dire che trattasi di vanità fine a se stessa.
breve off topic per Nello (e non solo).
Sai perchè, a mio modesto parere, non sei arrivato secondo alle elezioni? Perchè non hai saputo sganciare la tua attività politica territoriale dalle posizioni "partitiche" extralocali.
A Sortino le liste civiche vanno di moda ma nascondono sempre dietro i partiti. Così non ci emancipiamo e difficilmente può esserci una vera sussidiarietà.
Altro discorso per Sortino Futura la quale, si sa, ha perseguito la via Terzopolista quindi trovava legittimazione concettuale e politica in un trend centrista che continua a crescere in Italia.
Va bene l'identificarsi con valori di destra (per quello che vuol dire oggi) ma bisogna stare attenti a non precludersi prospettive nuove. Se tu volevi apparire come "il nuovo" dovevi farti "contaminare sulla base di progetti territoriali concreti. Stesso discorso per la coalizione con De Luca
Ritengo che tu possa condividere alcuni temi con tanti giovani liberi (poco importa se di sinistra centro etc)veramente. Un'occasione è stata il referendum. Chi lo politicizza sbaglia.
Perchè, questo tanto inflazionato termine (libertà) a me pare che sia troppo spesso "partitizzato". E la libertà, mi risulta, non è ne di destra ne di sinistra.
Ti dico queste cose perchè a volte mi è capitato di indignarmi e chiedermi come qualcuno potesse dirsi libero avallando certi comportamenti. Poi ho compreso che libero è chi, nonostante i condizionamenti della vita, riesce a dire ed a dirsi che talune strutture di potere (come i partiti a parer mio) perpetuano la logica dell'autoconservazione rinunciando allo stimolo dell'esercizio critico alle persone.
E questa, caro Nello, è una legge basilare del potere, il quale, se esercitato con ignoranza, serve solo per guadagnare futili benefici materiali a scapito della sua natura essenziale: aver la possibilità di incidere per il benessere della comunità in cui si vive e per la sua prosperità futura.
Se ci abituiamo a vedere le cose così sono convinto che la parola comunità ritornerà in auge ed assieme ad un'altra, territorio, ridarà alla gente la consapevolezza di poter incidere nelle scelte che riguardano le nostre vite.
Uno strumento concreto per il futuro, quindi: il referendum propositivo (iniziativa legislativa popolare) che in Italia manca
Come introdurlo? Comiunciando dalla consuetudine fatta di referendum territoriali.
Il neo sindaco Buccheri ha parlato di sottoporre alcune scelte alla cittadinanza in merito ad eventuale apertura mutui per strade etc.
Un referendum dall'alto valore politico, se formulato bene, potrebbe avere ad oggetto la questione degli incarichi di sottogoverno e, perchè no, la designazione popolare di questi vertici (in giro nel mondo e mi sembra anche negli Usa succede già)