
Non c'è. Ho cercato, ma non c'è nella “
Costituzione” della Chiesa un comandamento che recita “
Contrarietà a qualunque riconoscimento pubblico delle unioni tra persone dello stesso sesso”. Inutile elencarli tutti -i dieci comandamenti- “
fidatevi”, non c'è, neppure uno che ci assomiglia.
Addirittura, quel “Sant'Uomo”, si fa per dire, nel Deuteronomio 4:2, avverte:"
Non aggiungerete nulla a ciò che io vi comando e non ne toglierete nulla; ma osserverete i comandi del Signore Dio vostro che io vi prescrivo".
Quello delle coppie di fatto, in generale, è un problema che oggi investe la società, ed il vuoto normativo, alle condizioni date, è inconcepibile.
Detto questo, c'è da aggiungere che qualsiasi forma di esibizionismo, tipo gay pride, non giova alla causa della tutela degli ultimi, o comunque nell'ottica di un emancipazione di chi è escluso dalla società. Rimane un fatto isolato, soprattutto perchè si tratta di battaglie non solo di apparenza, ma soprattutto settoriali, non riconducibili a quella necessaria unione di tutti gli esclusi, che solo in una battaglia comune possono avere un riconoscimento dei propri diritti.
Ognuno con la propria battaglia, quasi personale, quasi a guardare i suoi esclusivi diritti.
paolo.giardina@virgilio.it