Libertà e Giustizia, appena dopo il voto in Senato, annuncia la campagna referendaria contro la riforma. Non solo è legittimo, ma politicamente opportuno, affinché siano gli italiani a stabilire con un istituto previsto dalla Costituzione (quindi decidere) una modifica di portata storica, comunque la si pensi.
Però la Presidente Sandra Bonsanti (protagonista referendaria del 2006), mette le mani avanti:
“
Questa volta non si vince parlando solo con l’opposizione di sinistra. Dovremo andare a dialogare con tutti, anche con i leghisti". E il supporto di media e giornali? "Quelli che stanno dalla nostra parte si possono contare sulle dita di mezza mano. Tutti gli altri subiscono il fascino di Renzi”.Gli italiani rimangono, per gli uni e per gli altri, le pedine disposte su una scacchiera, che loro manovrano a piacimento; la considerazione che hanno di noi è nulla, ci lasciamo affascinare da Renzi, o dai giornali, dai professoroni o da Grillo, e siamo disinformati, incapaci ed ignoranti.
Insomma, siamo alle solite.
Che illusione, pensare che gli italiani pensano con la testa degli altri...
Sono tutte convenienze, da un lato ognuno di noi cerca di ottenere i maggiori vantaggi dalla "parte che sceglie" dall'altra, quegli altri sperano di sommare il maggior numero di pecorelle, attualmente al pascolo sulle tenute di Renzi, in maggioranza, altre nelle tenute stellari di Grillo e qualcosa è rimasto pure all'ex Cavaliere.
Alla fine nell'uno, nell'altro e in qualsiasi altro caso, siamo pecore, comunque, secondo loro...
Di più, tutti quelli che lottano per i nostri interessi sono titolari di diverse pensioni, con la certezza di un posto fisso ben remunerato, per se e per i propri aventi causa.
Tutta la storia del pensiero politico è stata caratterizzata dallo studio della migliore classe politica, della migliore forma di governo (da Platone ai nostri contemporanei), pochi hanno tentato di studiare la migliore società.
Questi sono i risultati.
paolo.giardina@virgilio.it
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