
Una decisione di un Amministrazione Comunale non è soltanto un dovere morale, ma più propriamente un obbligo legislativo. Ma la fase decisionale potrebbe essere preceduta da una discussione, soprattutto in relazione a quei provvedimenti che coinvolgono i nostri figli ed i figli dei nostri figli, che dovremmo considerare come già iscritti all'anagrafe.
Questo comporta, un apertura da parte delle amministrazione e un entrata da parte dei cittadini, nella discussione.
Bene. Se una società non è altro che una famiglia
"allargatissima" e se nell'ambiente
"domestico" le "colpe" di un mancato dialogo, sono ascrivibili esclusivamente ai genitori, allo stesso modo...
Ora, non si chiede ai Sindaci di spalancare le porte al nobile fine di sollecitare l'ingresso dei cittadini, si capisce che è troppo, ma almeno di lasciare la porta"
a spilazzeddra, a vanidduzza".
paolo.giardina@virgilio.it
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