
Ora, se per
americanata si intende un avvenimento che ha dell'assurdo o che nasconde delle esagerazioni che vanno oltre le aspettative della realtà, non c'è più americano in Italia di
Matteo Renzi.L'errore di Matteo non è mica in quel che dice, quanto in quello che non fa.
Lasciamo stare la sua parlata americana, oggetto di
“canzonatura web”, però il suo atteggiarsi è proprio “
americanato”, sembra un conduttore televisivo alle prese con un televendita, uno di quelli che promuovo un prodotto che non utilizzeranno mai.
Minaccia elezioni che non servono a nulla. Chiunque al suo posto si troverebbe nelle medesime condizioni. Tutto quello che intende fare, già “
nella fase dell'oralità” trova l'antitesi speculativa delle opposizioni interne ed esterne (intendono prenderne il posto), ma soprattutto quella interessata, delle parti in causa, arroccate nella difesa di privilegi ormai acquisiti e consolidati, meglio conosciuti come
“grasso che cola”.
Da ingenuo italiota che non sono altro, confido nella buona fede di Matteo, però più il tempo passa più è difficile essere credenti. Non riesce ad intavolare quella necessaria contrattazione, quell'opportuno negoziato e quell'indispensabile patteggiamento con il popolo italiano, istruendo l'unico vero processo sulla “
Trattativa Stato / Cittadini". Tutte “
le cose più belle al mondo” si fanno in due, armonizzando gli opposti.
E allora, caro Matteo, proponi un "
alleanza per il futuro" cedendo parte del tuo potere alle periferie, fino a consegnarlo direttamente ai cittadini, da solo può solo gustarti un gelato.
Fatta questa, il resto sarà una passeggiata.
Ultim'ora. Matteo Renzi sarà indagato. Prepariamoci a scrivere un altra storia, Mazzettari contro Etici, cattivi contro buoni. Che barba, e che noia.
paolo.giardina@virgilio.it
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