Ebbene, signor vicesindaco, le ricordo che lei è un amministratore di cosa pubblica e non privata e come tale deve dare conto anche quando non conviene.
Per prima cosa, in questo forum scrivo da semplice cittadino e non da vice sindaco.
Molto spesso, infatti, giustamente, si addossano ad altri le legittime responsabilità, come nel caso della chiesa di San Sebastiano, e di fronte a scarsi risultati, però, invece di intervenire attraverso gli strumenti pubblici, che lei dovrebbe conoscere, si cercano gli alibi.
Guardi che io non cerco alibi.
Nel mio post, inoltre, non mi pare di avere fatto nomi né di avere offeso, né di avere individuato responsabili.
Neanche io nel mio post non ho fatto nomi.
Lei invece, mi insulta, come ha già fatto in passato e sulla quale questione ricordo di avere ribadito che ai cittadini ci si rivolge in modo garbato e, se proprio si vuole, in modo formale. E, comunque, nei miei confronti pretendo il massimo rispetto. Mi riferisco alla frase “melo male che ci sei tu…”.
A me non risulta di averla offesa, e se non sbaglio neanche in passato, anche perchè i miei genitori sono stati in grado di insegnarmi le buone maniere soprattutto con le persone. Senz'altro lei avrà il massimo rispetto come l'avranno tutti i cittadini.
Per quando riguarda la frase:" meno male che ci sei tu...", mi scusi sig. Italia, ma nella risposta n. 8, da Lei inserita, in verità sa cosa le dico, che io mi sono sentito offeso quando Lei ha scritto: "....e dove erano i buscemesi amministratori e non quando....." io in questa frase mi sono sentito come se noi buscemesi fossimo dei c......i, e che ci siamo fatti rubare le palme o altre cose.
Veda, lei non ha capito che io non ho bisogno di propaganda
Guardi che neanche io ho bisogno di qualsiasi propaganda.
...e, in ogni caso, come ho già manifestato in lungo e in largo, ho tutta l’intenzione di portare alla ribalta ogni omissione ed ogni illecito che eventualmente si commetta in questo paese dove ho deciso di abitare.
Ma questo è il suo lavoro, che io rispetto tanto.
E sulla chiesa di San Sebastiano, come ho denunciato in un servizio giornalistico, che come dovrebbe sapere ha lo stesso valore di una denuncia agli organi competenti, gli illeciti sembrano esserci. Il tetto, così nel frattempo rispondo anche al moderatore Luca, è stato rifatto molte volte. Idem per il consolidamento strutturale. La dimostrazione della discutibilità di tali interventi sta, e lei lo sa bene, nel fatto che una enormità di piccioni sono stati cacciati da privati all’interno della chiesa anche per consentire l’ultimo lavoro eseguito alcuni mesi orsono. Ed è una chiesa dove continua a piovere e conseguentemente si accrescono i relativi danni.
Ribadisco che se l’amministrazione del bene in questione non è gradita, come è dimostrato dalla discussione saggiamente e opportunamente aperta dall’amico Paolo, come è suo uso e costume, si può manifestare questo dissenso, che io approvo incondizionatamente, in molti modi: richiesta di interlocuzione con il vescovo, per esempio, con la soprintendenza che ha finanziato i lavori e con quanti altri sono competenti e responsabili delle attuali condizioni di una delle chiese ex più belle della Sicilia.
Credevo, infine, ma evidentemente mi sono sbagliato, che non era necessario sillabare il significato della frase “amministratori e non”. Una frase che lei ha subito preso come strumento propagandistico per ridurre Giorgio Italia a persona che critica i buscemesi senza alcuna discriminazione. Sa che non è così, ma questo poco mi importa, e lo sanno i molti buscemesi che hanno sapientemente intuito che ogni mia azione e opinione altro non è se non rivolta al benessere collettivo.
Guardi che l'amministrazione Comunale, già aveva segnalato alla soprintendenza del danno del tetto, anzi, le comunico, che l'amministrazione, ha segnalato sempre all'Ente sopracitato che la Croce ferrea che sta alla fine della facciata di San Sebastiano sta cadendo, e sempre nella stessa lettera, è stata chiesta che venga pulita la facciata da quell'erbaccia che copre il cornicione del campanile, causando un immagine non gradevole per i turisti.
Credevo, infine, ma evidentemente mi sono sbagliato, che non era necessario sillabare il significato della frase “amministratori e non”. Una frase che lei ha subito preso come strumento propagandistico per ridurre Giorgio Italia a persona che critica i buscemesi senza alcuna discriminazione. Sa che non è così, ma questo poco mi importa, e lo sanno i molti buscemesi che hanno sapientemente intuito che ogni mia azione e opinione altro non è se non rivolta al benessere collettivo.
Infatti, lei si sta sbagliando. Ripeto non è mio costume portare i buscemesi a criticare su una persona. Se lei ha pensato questo, allora mi dispiace molto.
Il riferimento, e qualcuno che ha saputo leggere fra le righe lo ha capito, andava soprattutto alla incomprensibile ragione geologico-politico-amministrativa per la quale il terremoto del 1990 abbia deciso di non passare per Buscemi preferendo altri luoghi. Il gettito di denaro, dovrebbe sapere anche questo, avrebbe consentito anche la riapertura della nostra chiesa.
Una risposta su questo argomento, la diedi in un altro forum e adesso la riscrivo in ques'altro forum, io l'ho sempre ripetuto molte volte, non abbiamo saputo prendere quel treno che attraversava senza binari.
L'amministrazione Carbè, ha cercato in tutti i modi di fare entrare Buscemi nella lista dei paesi terremotati, ma la risposta sia dei vari Assessori regionali competenti che dei funzionari regionali del Dipartimento Regionale della protezione civile era sempre la stessa, ormai è troppo tardi, bisognava pensarci molto prima. Sicuramente, se fossimo stati inseriti nella famosa legge 433/90, sicuramente la chiesa di san sebastiano sarebbe stata riaperta al culto.
Ma questo argomento è stato preso anche da Nellino Carbè durante la campagna elettorale delle passate elezioni comunali.
Le palme, ho scritto rubate, intendendo con questo termine come privazione del bene al popolo buscemese, sono state estirpate su volontà della curia (lo afferma il vicesindaco) ma potevano essere utilizzate per il verde pubblico.
Ho riletto attentamente il mio post, non ho mai scritto la frase: sono state estirpate su volontà della curia. Ho semplicemente detto che il padrone di casa era favorevole a toglierle, visto che recavano danni alla struttura della chiesa. Le assicuro che la richiesta per estirparle è iniziata dalla soprintendenza.
Per il resto, non so come vanno queste cose, se il proprietario delle palme era la Curia oppure la soprintendenza. Certo a Buscemi si potevano trapiantare, ma sicuramente non gratis.
Per quando riguarda il pavimento di San Sebastiano le rispondo con un esempio, se a casa mia ci fossero dei lavori, io farei di tutto per verificare che il procedimento di manodopera venga effettuato nella giusta maniera. Invece, la ditta che effettuava i lavori (non quelli di qualche mese fa) all'interno della chiesa, non faceva entrare il nostro Parroco, che quanto sembra è il proprietario del luogo. Risultato? Tetto marcio, consolidamento effettuato male, pavimento che non sappiamo dove si trova.
Alla fine le dico che i buscemesi amministratori e non, pensano sempre a difendere gli interessi del proprio paese.