Al Presidente della Provincia Regionale di
SIRACUSA
(ON . Nicola Bono)
Oggetto: Invio proposta Perimetrazione del Parco Nazionale degli Iblei.
Facendo seguito all’incontro tenutosi in data 29 marzo 2010 presso la Sala Costanza Bruno dell’Ente da Lei rappresentata, la scrivente Associazione le invia in allegato la proposta di perimetrazione.
Siracusa, lì 01.04.2010
Il Presidente
PROPOSTA DI PERIMETRAZIONE ASS. “PER UN PARCO DEGLI IBLEI CONDIVISO”
CONSIDERATO che con la Legge n° 222/2007 (Prodi – Pecoraro Scanio) art. 26 comma septis è stato istituito il Parco Nazionale degli Iblei e che tale provvedimento prevede la proposta del Ministro dell’Ambiente e della tutela del territorio di intesa con la Regione sentiti gli Enti Locali interessati;
CONSTATATA la legge quadro del 6 dicembre 1991, n° 394 sulle Aree Protette;
VISTO che il provvedimento istitutivo indica che il procedimento deve tassativamente prevedere la consultazione degli Enti Locali e delle Amministrazioni interessate in quanto portatori di interessi diffusi del proprio territorio;
RICONOSCIUTO che nel territorio del realizzando Parco insistono aree diffuse e non omogenee sia sotto il profilo naturalistico che storico culturale;
VERIFICATO che nel territorio già sono in essere vincoli di diversa natura quali: Riserva Naturale Orientata Regionale ( R.N.O. Pantalica, Valle dell’Anapo e Torrente Cavagrande,R.N.O. Cavagrande del Cassibile), Zone SIC e ZPS, Vincolo Paesaggistico , Vincolo Archeologico, Vincolo Idrogeologico, Demanio Forestale;
ESAMINATA la proposta di perimetrazione proposta dal Dipartimento Regionale dell’Ambiente – Task Force Rete Ecologica;
SI PROPONE
CHE la perimetrazione del Parco degli Iblei dovrà interessare esclusivamente:
- Tutte le R.N.O.,
- Tutte le Zone SIC e ZPS,
- Tutto il Demanio Forestale,
- Tutte le Aree archeologiche degli Iblei.
Queste dovranno essere collegate tra di loro da corridoi naturali quali Fiumi, Torrenti e Cave. Le aree invece in cui insistono soltanto i vincoli Paesaggistico ed Idrogeologico e non sono interessate da Riserve, zone Natura 2000, Demani forestali devono rimanere fuori ed essere considerate aree contigue.
Per aree contigue (previste dall’Art. 32 della legge quadro sulle aree protette n°394/91 ) si intendono quelle porzioni di territorio confinati all’area esterna di perimetrazione del Parco su cui possono essere disciplinate, d’intesa con l’Organismo di gestione dell’Area Protetta, l’esercizio: della caccia, della pesca, delle attività estrattive e tutte quelle attività non sottoposte al preventivo nulla osta dell’Ente parco.
Ritornando al discorso sviluppo ho trovato questa dichiarazione del presidente della provincia di Ragusa:
«Si va avanti ma concertando con il territorio- afferma Franco Antoci a Roma con Salvo Mallia e la direttrice della riserva Carolina Di Maio - visto che è questa l’indicazione data dal ministro Prestigiacomo. Il parco deve essere una risorsa del territorio e non una penalizzazione per le nostre aziende e per il nostro sviluppo. Siccome il ministro dell’Ambiente ha detto chiaramente che non c’è nulla di precostituito e che la proposta di istituzione vuole concordarla col territorio, ecco che dobbiamo mettere in campo una straordinaria sinergia politica-istituzionale e parti sociali per definire un’ipotesi che possa essere un valore aggiunto per la provincia di Ragusa».
