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Rigassificatore: avanti tutta
a.merenda:
Le polemiche degli ultimi giorni e le richieste di istituire una commissione d’inchiesta non hanno impedito al governo regionale di dare il via libera alla realizzazione del rigassificatore. La conferenza di servizi, convocata questa mattina dall’assessore regionale all’Energia per l’approvazione del progetto nella area industriale di Priolo, ha dato l’ok all’impianto di Jonio Gas seppur con un sostanziale aggravio di prescrizioni che costringeranno la società composta da Erg e Shell a dare maggiori garanzie sul piano della sicurezza. Si tratterebbe di forti limitazioni e condizionamenti che sembra, comunque, le imprese abbiano accettato senza riserve.
Il si definitivo è arrivato mentre, a poche centinaia di metri, Salvino Caputo, presidente della commissione attività produttive dell’Ars, insieme ai parlamentari Mario Bonomo, Pippo Gianni e Vincenzo Vinciullo illustravano, le motivazioni che avrebbero dovuto imporre lo spostamento del rigassificatore in un’altra area. Nella conferenza stampa i deputati hanno ribadito la loro posizione secondo cui l’impianto di rigassificazione progettato da Jonio Gas è incompatibile rispetto ad una zona industriale come quella compresa tra Priolo, Augusta e Melilli considerata la più inquinata d’Europa, e dove esistono già numerosi impianti la cui costruzione, in alcuni casi obsoleta, risale al ‘49 e non possiede i requisiti di sicurezza ambientali e industriali.
“Dopo le reazioni da parte di alcuni settori della politica e del mondo imprenditoriale, che hanno ostacolato la nostra richiesta di nominare una commissione d’indagine sul rigassificatore di Priolo hanno affermato Caputo e i colleghi siracusani - siamo convinti di avere scoperto interessi forti legati alla realizzazione di questo impianto. A questo punto il presidente dell’Ars Francesco Cascio deve nominare la Commissione d’indagine”.
Uguale e contraria la posizione di Giulia Adamo, capogruppo del Pdl-Sicilia all’Ars: "Ribadiamo il nostro no alla Commissione d'indagine parlamentare volta esclusivamente a fermare la costruzione del rigassificatore di Melilli. Continuare a speculare sulle paure della gente e' un atteggiamento deprecabile. I nostri interessi sono chiari e alla luce del sole: vogliamo il rigassificatore perche' questo produrra' occupazione, sviluppo e ricchezza. Cosi' come avviene in Spagna, Portogallo, Regno Unito, Belgio, Francia, Olanda, Norvegia, Croazia e Grecia, solo per rimanere in Europa''. A chi oggi si vanta di aver ‘scoperto interessi forti legati alla realizzazione dell'impianto' replichiamo che se qualcuno sa parli con le autorità competenti, denunci pubblicamente inciuci e collusioni, oppure taccia”.
Tra coloro che, questa mattina hanno preso parte alla conferenza di Palermo c’era il presidente della provincia regionale di Siracusa che ha dichiarato: “Finalmente si è arrivati ad una parola chiara sulla vicenda, soprattutto per quanto attiene i dubbi e le perplessità sulla sicurezza dell’impianto che tante preoccupazioni ha suscitato soprattutto fra le popolazioni interessate. La conferenza di ha registrato l’inesistenza di pareri contrari su questo fondamentale aspetto della struttura che comporterà un investimento di circa 800 milioni di euro, ma soprattutto l’oggettivo rilancio della zona industriale. Il pare favorevole è stato sottoposto giustamente ad una serie di condizioni e prescrizioni servizi – ha continuato Bono - il cui coretto adempimento sarà garanzia del raggiungimento dell’obbiettivo di tutelare l’incolumità delle popolazioni”.
da http://www.giornaledisiracusa.it
questo l'articolo che testimonia l'avvenuta decisione (e le future polemiche). Mi chiedo, in questo momento, se siamo di fronte ad una strategia di sviluppo oppure ad una considerazione di ben altra natura, quella della "path dependence". Mi spiego.
Talvolta le politiche di sviluppo perseguono orientamenti dettati dalla "strada" intrapresa nel passato dal punto di vista economico e politico.
Mi chiedo, quindi: è giusto mantenere il ruolo industriale della costa siracusana orientato sul campo degli idrocarburi oppure sarebbe stato meglio pensare un piano più articolato che comprendesse, magari "pezzi di industria" compementari ancorchè coerenti?
Mi riferisco, in particolare, allo studio medico attorno i mali che il petrolchimico ha contribuito a generare. Un polo di ricerca scintifica biomedica/farmaceutica avrebbe permesso la riqualificazione di un sapere "chimico" accumulato nei decenni ed avrebbe costituito "la carota" di una vicenda dove, noi siculi, siamo abituati a ricevere solo "bastonate".
Quindi adesso il nostro dio sarà il gas. Mi viene da pensare agli interessi dei russi ma anche dei cinesi.
Attendo con fiducia opinioni illuminanti sulla vicenda. Chissà cosa direbbe il dott. Mattei
SC:
--- Citazione da: Tito - 10:08:45 am, 13 Aprile 2010 ---Mi riferisco, in particolare, allo studio medico attorno i mali che il petrolchimico ha contribuito a generare. Un polo di ricerca scintifica biomedica/farmaceutica avrebbe permesso la riqualificazione di un sapere "chimico" accumulato nei decenni ed avrebbe costituito "la carota" di una vicenda dove, noi siculi, siamo abituati a ricevere solo "bastonate".
--- Termina citazione ---
sul rigassificatore ho detto la mia molto tempo fa e lo ribadisco
http://www.paraparlando.com/politica/la_politica_della_paura_il_rigassificatore_di_priolo_18.0.html
il tira e molla è finalmente finito
qui non c'erano diverse ipotesi di "sviluppo", l'erg e la schell si occupano di idrocarburi e avevano progettatto un rigassificatore non un polo famaceutico
sono privati grossi ma privati l'alternativa quindi non decidi tu o la politica i loro investimenti, e avevano fatto chiaramente capire che se ne sarebbero andati se il rigassificatore non sarebbe passato come già sta facendo la fiat a termini imerese.
l'unica alternativa al rigassificatore era lo smantellamento di tutta la zona industriale con i conseguenti licenziamenti.
a.merenda:
infatti non è materia che erg e shell dovvano trattare.
Li è la Politica che doveva favorerie la sintesi e l'equilibrio.
Capisco che il vassallaggio nei confronti dei grandi gruppi industriali è una nosra prerogativa...tuttavia non vedo perchè le cose debbano continuare ad andare così..
path dependence, per l'appunto
SC:
--- Citazione da: Tito - 15:42:23 pm, 13 Aprile 2010 ---infatti non è materia che erg e shell dovvano trattare.
Li è la Politica che doveva favorerie la sintesi e l'equilibrio.
Capisco che il vassallaggio nei confronti dei grandi gruppi industriali è una nosra prerogativa...tuttavia non vedo perchè le cose debbano continuare ad andare così..
path dependence, per l'appunto
--- Termina citazione ---
sintesi ed equilibrio?
cosa avrebbe dovuto fare la politica?
tu conosci qualcuno a parte erg e shell che voglia investire la o in altro punto della sicilia gli stessi soldi che ci stanno mettendo loro per i progetti che dici tu?
a forse la politica doveva metterli tutti i 5000 operai rimasti nella zona industriale a fare i forestali a 3 mesi l'anno?
a.merenda:
Non ho detto che un progetto esclude l'altro ma solo che la politica doveva curare la complementarità....
Piano idustriale con erg e shell e contemporaneamente risanamento medico-ambientale. Ieri Garrone (figlio) si vantava degli sforzi che verranno profusi in termini di sostenibilità ambientale..
Perchè non cominciare a pensare che la ricerca biomedica-biotecnologica serve tanto quanto?
Perchè non ammettere che anche quella è industria? (quindi occupazione e sviluppo)
Forse aspettiamo che la consapevolezza della gente (tramite contrazione di tumori, s'intende) continui ad aumentare. Forse aspettiamo le tragedie. Forse ci piace tanto farci del male.
Forse siamo masochisti oppure semplicemente ignoranti.
Do credito, tuttavia, alla posizione di Leopardi su questo laddove per ignoranza intendeva una condizione in cui ci si bea di ciò che non si conosce illudendosi che le cose non possono che andare in un certo modo. Dando vita, magari, a detti popolari che tutti si premurano a riconoscere come fonte dei immane saggezza ma che in realtà rappresentano l'emblema della "prudenza più stagnante" (L.Battisti - La colllina dei ciliegi)
Come, ad esempio, la schizofrenica: munnu è e munnu ha statu
Lucio Battisti - La Collina Dei Ciliegi
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