Leggo ora le sue risposte e mi complimento per il messaggio dell’utente da lei riportato: quantomeno vi è stato qualcuno che ha ritenuto giusto rispondere al quesito posto da un altro utente di questo forum! Il mio plauso, dunque, alla sensibilità mostrata da costui o da costei (dal momento che ha dubitato persino del proprio nick per rimanere anonimo/anonima e ha preferito partecipare alla conversazione per via traverse!)
Certo, mi sia lecita una considerazione personale: dopo la condotta (che definire equivoca sarebbe un mero eufemismo) dell’Amministrazione Comunale a proposito di una diffamazione perpetrata impunemente proprio nel Municipio, organizzare una manifestazione commemorativa di tutte le vittime saltata per assenza di pubblico è risibile! Tanto più che all’orario indicato, sul luogo indicato nel programma da lei pubblicato non mi sembra siano stati presenti le autorità civiche! Ora, dal momento che non posso credere che mogli, mariti, figli, nipoti di quelle vittime e i vari testimoni dei fatti del ’43 siano così cinici da disertare un momento commemorativo, così come mi è impensabile che le giovani generazioni che vedo alla ricerca di un rilancio per questo nostro paese possano essere così insensibili nel ricordare la pagina più dolorosa della storia contemporanea di Palazzolo, posso solo desumere che l’assenza di pubblico sia stata quantomeno agevolata dall’imperizia dell’Assessorato che, come ogni anno, fa uscire a Luglio inoltrato un programma delle manifestazioni estive “retroattivo”. Finché però si tratta di eventi che non hanno bisogno di essere ulteriormente sponsorizzati (vedi ad esempio i festeggiamenti in onore di S. Paolo che, a ben vedere, danno lustro al programma elaborato dal Comune e non viceversa) o appuntamenti che hanno una propria cartellonistica, allora, utilizzando un luogo comune, “si piange con un occhio”; ben diverso è il caso specifico, che si è rivelato inadeguatamente preparato e che, oltre ad aver banalizzato quanto accaduto oltre settanta anni fa, sortisce il solo effetto di rimpinguare il programma dell’estate 2015.
Per chiudere, una precisazione: chi le ha mai chiesto di indagare se una manifestazione ha avuto luogo o meno? Non ho mai avanzato una richiesta simile! È quanto lei ha voluto desumere dalle mie parole!
Ho, infatti, semplicemente chiesto dei chiarimenti sull’attendibilità del programma da lei pubblicato a beneficio di tutti i lettori. Certo, la mia attenzione è ricaduta su un evento specifico che, oltre a starmi molto a cuore, avrebbe dovuto costituire uno dei primi appuntamenti. Forse è il caso particolare che l’ha potuta infastidire. Ma riferirmi ad accadimenti immanenti ed esperienziali è il solo modo che io conosca per approcciarmi a questioni simili