Vendicari, appiccava le fiamme
per scherzo, invece che spegnerle
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05 agosto 2015 - 10:05di REDAZIONE
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Vendicari, appiccava le fiamme <br /> per scherzo, invece che spegnerle
Difficilmente ci scorderemo di questo signore, Giovanni Conforto. È l’operaio stagionale della squadra antincendio che ha cercato di appiccare le fiamme alle sterpaglie nei boschi di Vendicari in territorio di Noto. Se fosse riuscito nel suo intento, avrebbe provocato una catastrofe. Per fortuna l’hanno scoperto per tempo. E quando gli uomini del corpo della forestale di Siracusa gli hanno impedito di compiere il suo disegno, ha spiegato che voleva fare uno scherzo ai suoi compagni di lavoro. Proprio così, uno scherzo.
Giovanni Conforto spera di essere creduto, ma è difficile che ciò avvenga, perché il danno l’ha fatto, nonostante gli sia stato impedito di appiccare le fiamme. Ed è un danno enorme, fatto ai compagni di lavoro, le squadre antincendio che danno il meglio di sé, tante volte, per spegnere gli incendi che ogni anno rubano ettari di bosco alla Sicilia.
Il sospetto che ad appiccare le fiamme nei boschi e nelle riserve siciliane siano coloro che sono incaricati di vigilare e spegnere gli incendi, è vecchio quanto la nascita dei servizi di sicurezza antincendio. Ad alimentarlo per decenni sono state regole e leggi che hanno collegato gli incendi alle giornate lavorative. Se non succedeva niente, insomma, gli operai stagionali restavano a casa. Un meccanismo che sembrava fatto a posta per alimentare il sospetto e le giornate di lavoro degli operai stagionali.
Poi le cose sono cambiate, anche se non del tutto, ma il sospetto è rimasto, ed è diventato un pregiudizio.
Ora il signor Giovanni Conforto regala ad entrambi, sospetto e pregiudizio, un caso concreto, che prevedibilmente, farà il giro del mondo, per dimostrare che non solo in Sicilia gli operai forestali, il cui numero è oggetto di critiche feroci, non riescono a prevenire le fiamme ma in qualche caso le appiccano.
Il presidente della Regione, Rosario Crocetta, venuto a conoscenza dell’episodio di Vendicari, è andato su tutte le furie, ed è riuscito a pronunciare una parola che finora è stata tabù: licenziamo l’operaio. Peccato che non sia possibile, giacché Giovanni Conforto non è un dipendente regionale, ma uno “stagionale”, viene impiegato per alcuni mesi dell’anno, come tanti suoi compagni di lavoro. Conforto è riuscito, effettivamente, a giocare uno scherzo proprio a loro, ma è stato uno scherzo di cattivo gusto, perché ha gettato un’ombra sull’intera categoria. Fra le reazioni della politica all’evento, ci sono perciò quelle che si preoccupano proprio del danno d’immagine procurato ai “forestali”. Preoccupazione giusta, a patto che ad essa si aggiunga quella di potere contare su squadre antincendio efficienti e leali.
Per fortuna nella sventura, c’è stata una circostanza che salva la faccia: è stato il corpo forestale ad impedire che Giovanni Conforto portasse a termine lo “scherzo”.