Ecco, allora, che la "conoscenza dell'ambiente" che ci circonda sotto i vari profili dal sapere umano può condurci ad una soluzione fruttuosa per tutti gli abitanti del territorio (ed in questo l'ecosofia pare darci una mano)
Sono d'accordo!!!!! In particolare a noi Sortinesi ci aiuta eccome: abbiamo l'ecoSofia a rassu, l'ecoSofia Santa, etc etc...
Io penso che dobbiamo pensare a come tirar su un ciclo industriale che permetta alla gente di guardare la propria pattumiera e vederci dei soldi dentro.
A me interessa che si capisca che la raccolta differenziata con conseguente ricliclo vuol dire denaro, occupazione e ovviamente rispetto dell'ambiente
dico questo perchè a mio parere la sostenibilità ambientale può diventare un valore civico diffuso nel momento in cui si unisce al concetto di "ricchezza" quindi di benessere,
Insomma: i redditi delle persone cresceranno anche grazie al tanto bistrattato risparmio (a fronte del più conclamato investimento) nella bolletta (TARSU) Un risparmi che diviene subito investimento sia da un punto di vista pecuniario che energetico.
Questo lo si può realizzare solo se riscopriamo ill principio della "trasformazione".
Mi pare che i principi della termodinamica ci vengano in aiuto in questo.
Detto ciò il tema mi interessa molto anche sul versante della Proloco. Un comune virtuoso in termini di ecosostenibilità attira molta gente che percepisce la coerenza tra una strategia di sviluppo che punta alle bellezze paesaggistiche e culturali e l'interconnessa "cura" per il territorio (da cui, come dicevo, scaturirebbe anche un bel pò di lavoro)
Ecco che il discorso ci conduce dritti all'economia della nostra provincia...
Rigassificatore, petrolchimico etc...
a quando un polo industriale riconvertito alla vocazione territoriale di un luogo che ospita la più grande concentrazione di beni culturali d'Europa? (o del mondo...)
Insomma; la via "alta" per lo sviluppo ( con questo termine si intende "produzione con elevati contenuti in termini di conoscenza applicata, ricerca ed innovazione")
Il mercato petrolifero è saturo, innanzitutto di idee....non è più tempo di "trivellare". Adesso bisogna "raccoglere e trasformare".
Se mi concedete pare una metafora di un era "maschile" che lascia il posto ad una "femminile" in termini evoluzionistici intendo.
Un detto tra pescatori: u pisci feti 'ra testa!!!
Penso che la sostenibilità ambientale e già diffusa, come valore civico, in gran parte dei cittadini che però hanno dei limiti dovuti alla leggerezza dei politici locali; la dimostrazione sta qui: dalla data dell'inserzione del topic a quando ho riscritto "hanno scaricato i cassonetti" son passati 13 giorni; consideriamone 10 giorni... dove pensi che hanno buttato le bottiglie di vetro tutti quei sortinesi che hanno sviluppato il senso civico riguardo la raccolta differenziata? Lo chiediamo ai nostri politici???
L'esempio di prima è una minima percentuale di come puzza la testa del... pesce!
Bisognerebbe invece operare con un porta a porta così da ricevere più materiale differenziato che contribuirebbe alla diminuzione delle tonnellate (costosissime) di munnizzza!!! quindi comunicazioni frequenti ai cittadini su come operare in tal modo, i giorni per la raccolta di materiale particolare (ricordate quella del materiale elettrico che boom???)
Il discorso che tu tito fai, invece, và in una problematica superiore a quella che ho indicato io, poichè tratta livelli industriali di riciclaggio ed altre cose che agli Amministratori locali, possibilmente, non interessano.
Partire con una raccolta del genere porterebbe ricchezza, anzi risparmio per le famiglie, in riferimento dell'elevata TARSU che non desta a fermarsi!!! A ciò bisognerebbe far funzionare anche il Centro di Raccolta Comunale...