Proposte di Sviluppo.
Una cittadina che, vuole andare avanti, che non vuole essere passiva, che non vuole rassegnarsi ad un progresso lento che non riesce a decollare definitivamente. Si deve attrezzare per valorizzare ciò che si ha e creare ciò che non si ha, sfruttando ed integrando al meglio quello che altri magari ci invidiano. Le intelligenze di sicuro non mancano, ma sono necessari gli sforzi di tutti, con in prima linea gli amministratori che si alternano alla guida della città. Il futuro di Palazzolo Acreide non può ignorare il turismo, le bellezze monumentali e ambientali. la zootecnia, i prodotti tipici, la nostra cucina,la cultura delle nostre tradizioni fatta di feste religiose e popolari,ed in fine il Carnevale che in questi ultimi decenni è stato mortificato. Queste sono risorse e vocazioni da utilizzare appieno per un sicuro ritorno economico. Il flusso turistico che ci passa sotto gli occhi e che fa capo a Siracusa, Noto, Ragusa, Modica, non chiederebbe nulla di meglio che essere anche dirottato verso di noi, per una magica escursione agri-turistica, tra innumerevoli percorsi, che si potrebbero creare nel territorio, toccando arte, storia e natura, perché nò ? Sappiamo anche che l’Italia è il paese delle Sagre, che pubblicizzano i più svariati prodotti come: il carciofo, il pesce, le castagne, le pesche, i tartufi, le mele, le noccioline, l’aglio, le cipolle, le zucche, la ricotta....e chi più ne ha più ne metta. Pertanto è assurdo che Palazzolo Acreide, che da anni produce la SALSICCIA dal gusto e aroma inconfondibile, non abbia la sua Sagra o se l’ha avuta, miseramente l’ha lasciata scomparire. Sicuramente, lavorando bene, senza fretta, ma costantemente e con il massimo impegno e diligenza, i frutti prima o poi arriveranno e non potranno che essere succosi e ricchi, portando sicuramente un maggiore benessere economico e sociale. Non si pretende certamente di creare dei "business", come sanno fare gli americani con "Disneyland", i francesi con "Euro Disney" e come altri in Italia, che hanno creato turismo dal nulla, come "La città di Pinocchio", "L’Italia in miniatura", "Gardaland" e numerosi Acquapark, Zoo e Giardini botanici. Naturalmente si deve fare ciò che è possibile, e qualcosa sicuramente si potrebbe fare, affinché una valvola di sfogo, creata da un turismo di massa, possa incrementare di più anche le produzioni agricole e facilitare la commercializzazione dei nostri pregiati prodotti, oltre che creare nuove fonti di occupazione. Tra il "dire e il fare", si dice, che c’è di mezzo il mare, ma sappiamo che i palazzolesi VERI vogliono, che il loro paese cresca, che sia ancora additato in tutto il circondario, come quello trainante e dal quale prendere esempio e per questo, non è più tempo di "fare poesia" ed agire seriamente. Perché, Chi e` causa del proprio male pianga se stesso.
Salvo Ct