Egregio sign. caligiore,
una norma programmatoria è, di norma, una norma astratta, che deve essere poi applicata nel caso concreto e se non fosse così, nella fattispecie in riferimento, non si capirebbe il sottostante protocollo d'intesa:
P R O T O C O L L O D’ I N T E S A
tra
Ministero delle Politiche Agricole e Forestali
e la
Federazione Italiana dei Parchi e delle Riserve Naturali
per
“LA TUTELA, LA VALORIZZAZIONE E LO SVILUPPO DELLE ATTIVITA’
AGRICOLE SOSTENIBILI NELLE AREE PROTETTE”
Premesso:
- che il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali e la Federazione Italiana dei Parchi concordano
nel ritenere l’agricoltura, oltre che fattore essenziale dello sviluppo economico del Paese, elemento
di primaria importanza - se condotto in forme sostenibili - per la tutela ambientale, la conservazione
delle risorse naturali ed il mantenimento della ricchissima biodiversità italiana;
- che in tanti territori italiani, che sono oggi Parchi Nazionali, l’agricoltura ha contribuito in modo determinante a
modellare il territorio, conferendogli eccezionali qualità estetiche e culturali; ha consentito di
preservare la presenza dell’uomo e delle sue attività e produzioni tipiche, costituenti una ricchezza
nazionale ed una grande opportunità, anche occupazionale, per il futuro;
- che i Parchi sono luoghi d’eccellenza nei quali, oltre che vietare come i rispettivi regolamenti
degli Enti hanno iniziato a fare - l’introduzione di coltivazioni di specie vegetali geneticamente
modificate, occorre sperimentare e comunque sostenere interventi agro-ambientali che consentano
di salvaguardare, insieme alla coerenza con gli obiettivi generali di gestione ambientale delle aree
protette, il reddito delle aziende agricole e la possibilità del loro ammodernamento, la
qualità dei prodotti e con particolare riguardo per le aree svantaggiate e di montagna – il tessuto
sociale delle comunità insediate;
- che l’Italia è, per le ragioni sopra esposte, fortemente interessata allo sviluppo, da parte dell’Unione
Europea – dalla quale dipende grande parte della politica agricola – delle misure, già in parte
adottate, rivolte alla promozione di una nuova attività agricola, multifunzionale, ambientalmente
sostenibile e di qualità, specie nelle aree protette;
- che il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali ha avviato programmi che hanno lo scopo di
favorire l’estendersi di coltivazioni biologiche, o comunque rispettose dell’ambiente, di qualità, in
linea con le tradizioni tipiche delle diverse zone geografiche del Paese;
- che la Federazione Italiana dei Parchi ha sviluppato iniziative per la diffusione di una moderna
concezione dell’agricoltura, di coordinamento tra le aree protette in cui l’agricoltura costituisce
elemento fondamentale, di informazione sulle esperienze d’eccellenza condotte, di promozione e
sostegno delle attività agricole tipiche, di collegamento con le Associazioni del mondo agricolo;
il
MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE E FORESTALI
e la
FEDERAZIONE ITALIANA DEI PARCHI E DELLE RISERVE NATURALI
si impegnano
a collaborare nella ideazione, elaborazione e realizzazione di programmi e attività volte
- nei Parchi e nelle altre aree protette - della promozione e del sostegno
dell’agricoltura biologica e in generale di pratiche agricole ambientalmente corrette, che
costituiscano espressione della tradizione e della cultura delle comunità locali, elemento di tipicità e
di qualità a rischio di scomparsa in seguito alla omologazione e banalizzazione delle colture, fattore
di arricchimento della naturalità e di conservazione della biodiversità dei luoghi.
In particolare:
- il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, in accordo con il Ministero dell’Ambiente e le
Regioni, sosterrà programmi e progetti, destinati ai territori dei Parchi, che rispondano agli obiettivi
ed alle caratteristiche sopra enunciati e svolgerà in sede Comunitaria le azioni opportune per porre
all’attenzione dell’Unione lo sviluppo di una politica agricola che individui le aree protette come
luoghi di eccellenza e di sperimentazione;
-la Federazione dei Parchi svilupperà, nell’ambito dei programmi e progetti rispondenti agli obiettivi
ed alle caratteristiche sopra enunciati, azioni di sensibilizzazione e coordinamento nei confronti
delle aree protette, di collegamento con le comunità e i poteri locali, di coinvolgimento degli
operatori e dell’associazionismo;
Ulteriori successivi accordi, rispondenti a questo protocollo, definiranno gli impegni riguardanti
azioni ed attività concrete da svolgersi nei territori delle aree protette, fra le quali vengono fin da ora
individuate quelle relative:
- alla diffusione delle coltivazioni biologiche,
- al sostegno delle produzioni agroalimentari tipiche, così come riconosciute dall’Atlante dei
Prodotti Tipici delle Aree Protette in corso di redazione da parte di Slow Food,
- alla realizzazione di progetti attuativi di programmi o regolamenti comunitari e in
particolare di quello relativo all’informazione sulla politica agricola comune (1390/2000),
- all’organizzazione della Giornata Europea dei Parchi del 24 maggio 2001 da dedicarsi al
tema dell’agricoltura e del mondo rurale.
Il Ministro delle Politiche Agricole e Forestali
Il Presidente della Federazione Italiana
dei Parchi e delle Riserve Naturali
I
Come vede, sign. Caligiore, se quella della coltivazione biologica fosse un obbligo perentorio non vi sarebbe stata la necessità di stipulare una intesa tendente ad " incentivare" l'agricoltura biologica nei territoti dei Parchi Nazionali.
Il tutto impregato su concetti di " promozione" e " sostegno".
pinoguzzardi