Non ci può essere " autogoverno" in un Ente Parco in quanto non trattasi di Ente Locale i cui organi sono di tipo elettivo
bensì di un Ente con personalità di diritto pubblico che persegue, per sua natura, interessi pubblici generali.
E quali sono questi interessi?
Sono quelli codificati dalla legge quadro sulle aree protette, in attuazione degli artt. 9 e 32 della nostra Costituzione, e precisamente:
* la conservazione, nel nostro caso in particolare, anche dei valori scenici e panoramici esistenti, in un terriorio ibleo che è stato ritenuto di " rilevante valore naturalistico ed ambientale";
* la promozione di iniziative atte a favorire lo sviluppo economico e sociale delle collettività ivi presenti.
Per raggiungere tali obiettivi la norma prevede una gestione affidata all'Ente Parco con i suoi organi istituzionali:
* Il Presidente, nominato dal Ministro dell'ambiente d'intesa con il presidente della Regione Siciliana, così come avviene con tutti i Presidenti degli Enti di diritto pubblico, con l'aggiunta,in questo caso, della intesa da raggiungere con la Regione;
* Il Consiglio direttivo, con compiti propositivi, consultivi e di elaborazione inerenti il bilancio dell'Ente, lo statuto, il regolamento, il piano del parco, ed il piano pluriennale economico e sociale.
La composizione di questo organo è variagata ma vi è una forte presenza ( 5/12) delle istituzioni locali, oltre a due componenti delle Associazioni di protezione ambientale, due dedignati dall'accademia nazionale dei Lincei e, tra l'altro, della università del territorio, ed un componente viene designato dal Ministro dell'Agricoltura e Foreste e due da quello dell'Ambiente.
Nell'ambito di tale Consiglio viene eventualmente eletta la Giunta esecutiva.
* Il Collegio dei revisori, con compiti attinenti il riscontro contabile;
* La Comunità di Parco, costituita da tutti i Sindaci, dal Presidente della Provincia e della Regione con compiti importantissimi e determinanti in sede di regolamento, piano del parco e di bilanci.
L'esistenza di un organo così importante di un Ente Pubblico chiamato a gestire un territorio secondo i principi sopra accennati è di una valenza eccezionale ed in tal senso si deve colgliere quel riferimento dell'utente Dott. Vincenzo Cascone.
Il Direttore del Parco , che non è un organo dell'Ente, ma ha funzioni di tipo gestionale in assoluta aderenza ai documenti programmatici dell'Ente quali il Regolamento, il Piano del parco, ed il Piano pluriennale economico, oltre che come responsabile del personale in pianta organica, viene sì nominato dal Ministro dell'Ambiente, previo però pubblico concorso, altro che " podestà".
Con riferimento ai fatti economici inerenti la produzione agricola locale non è compito di un Ente Parco " impedire ai prodotti cinesi , brasiliani, russi, stranieri non biologici e prodotti su scala industriale di entrare nelle nostra casa", bensì quella di ricavarsi quella nicchia di mercato in espansione tramite la quale il consumatore, di sua scelta, potrà preferire prodotti del nostro territorio ibleo ed in particolare quelli commercializzati con il " marchio" del Parco, se le Aziende locali lo vorranno e previa una azione di " marketing" concertata.
pinoguzzardi