Il prossimo 17 APRILE gli elettori italiani saranno chiamati a votare a un referendum. Si tratta del cosiddetto referendum “No-Triv”.
CHE COS'È IL REFERENDUM ABROGATIVO? - Il referendum abrogativo è disciplinato dall'art. 75 della Costituzione. Si ricorre a questo tipo di referendum per deliberare l'abrogazione parziale o totale di una legge. Hanno diritto di partecipare al referendum tutti i cittadini maggiorenni alla data della consultazione. La proposta soggetta a referendum è approvata se ha partecipato alla votazione la maggioranza degli aventi diritto (50% + 1, il cosiddetto quorum), e se il Sì raggiunge la maggioranza dei voti validamente espressi.
QUANDO SI VOTA - Si vota nella sola giornata di domenica 17 aprile dalle ore 7 alle ore 23.
COSA SI VOTA - Il referendum "No-Triv" del 17 Aprile è una consultazione per decidere se vietare il rinnovo delle concessioni estrattive di gas e petrolio per i giacimenti entro le 12 miglia dalla costa italiana. Il D.Lgs.152/2006 ha vietato le nuove «attività di ricerca, di prospezione nonché di coltivazione di idrocarburi liquidi e gassosi» entro le 12 miglia marine delle acque nazionali italiane. Gli impianti già esistenti entro questa fascia possono continuare la loro attività fino alla data di scadenza della concessione, ma la concessione può essere prorogata, su richiesta, fino all’esaurimento del giacimento. Se vince il Sì non potranno più essere concesse proroghe: alla data di scadenza della concessione, il giacimento dovrà essere chiuso. Se vince il No la leggere rimane invariata.
CHI PUÒ VOTARE - Potranno votare tutti i cittadini italiani maggiorenni alla data di domenica 17 aprile 2016.
COME SI VOTA - Per votare l'elettore deve esibire la tessera elettorale e un documento di riconoscimento personale (carta d'identità, patente, ecc.). Nel caso la tessera elettorale non risulti più utilizzabile per l'esaurimento di tutti gli spazi relativi alla certificazione del voto occorre, prima di presentarsi a votare, richiedere all’Ufficio elettorale del Comune una nuova tessera elettorale: l’Ufficio elettorale rimarrà aperto venerdì 15 e sabato 16 dalle ore 9 alle ore 18; nel giorno della votazione (domenica 17) rimarrà aperto per tutta la durata delle operazioni di voto (dalle ore 7 alle ore 23).
PERCHÈ VOTARE SÌ - I sostenitori del Sì al referendum sulle trivellazioni chiedono una svolta netta nella politica energetica del paese abbandonando la vecchia energia fossile, considerata causa di inquinamento, di dipendenza economica, di conflitti armati e di pressione delle lobby. Associazioni ambientaliste come Legambiente, WWF e Greenpeace chiedono un’innovazione del sistema produttivo, un investimento forte sulle energie rinnovabili e un strategia adeguata per la riduzione delle emissioni.
COSA SUCCEDE SE VINCE IL SÌ - Se vince il Sì la proposta di abrogazione viene approvata. Dunque viene impedito alle società di sfruttare giacimenti di idrocarburi a ridosso della costa italiana anche oltre il termine della concessione. In altre parole, nel giro di qualche decennio verrebbe fermata l’estrazione in tutti gli impianti di vecchia concessione.
PERCHÈ VOTARE NO - Il fronte del No al referendum sulle trivellazioni sostiene che l’attività di estrazione non comporta particolari rischi ambientali o sanitari. Secondo il comitato contro il referendum il settore degli idrocarburi potrebbe essere fonte di opportunità di investimento e portare vantaggi occupazionali ed economici. Viene inoltre evidenziato che lo stop alla produzione di idrocarburi nel nostro paese richiederebbe un aumento delle importazioni e il maggior traffico di petroliere nei porti italiani sarebbe causa di un maggiore inquinamento.
COSA SUCCEDE SE VINCE IL NO - Se vince il no la legge resta immutata. Tutti gli impianti finora attivi entro 12 miglia marine dalla costa potranno continuare la loro attività fino ad esaurimento del giacimento. Alla scadenza della concessione dovrà comunque essere presentata una richiesta di prolungamento dell’attività e dovranno essere ottenuta un’autorizzazione in base alla valutazione di impatto ambientale.
DOMENICA 17 APRILE VAI A VOTARE AL REFERENDUM – LIBERTÀ È PARTECIPAZIONE