vedo che come sempri documenti molto bene i tuoi post
Beh, innanzitutto la non commistione tra potere politico ed imprenditoriale..
la commistione tra potere politico e imprenditoriale esisteva anche ai tempi di adam smith non mi risulta che vi abbia dedicato alcun trattato in particolare alcun trattato MORALE
Adam S. odiava persino gli imprenditori quando cercavano di mettersi d'accordo su una strategia da perseguire in comune. Immagina come vedrebbe un grosso imprenditore dei media alla presidenza del consglio di uno stato..
ammesso e non concesso che si possa ipotizzare un opposizione di smith alla situazione berlusconiana questo comunque non ci dice nulla sul liberalismo di della loggia ne del tuo attribuito liberalismo a nichi vendola.
Poi, vediamo:
Le enrgie rinnovabili hanno rendimenti crescenti superiori a quelli degli idrocarburi fossili....Il mercato imporrebbe un massiccio investimento in questa direzione. Uno stato regolatore potrebbe detassare (anche se i socialdemocratici chiederebbero addirittura incentivi in denaro)
1) non è vero che le enegie rinnovabili hanno rendimenti crescenti rispetto gli idrocarburi infatti i maggiori investitori in energie rinnovabili sono le compagnie petrolifere americane se il rendimento fosse come dici tu non avrebbero problemi a cambiare il corebusiness per passare al rendimento + alto
2)uno stato alla adam smith non detasserebbe un bel niente, non è la poltica del laissez faire o della mano invisibile
quando gli stati o con contributi o con detassazioni favoriscono un determinato prodotto non stanno perseguendo una politica liberale, non significa che sia sbagliata ma non è una politica economica liberale classica.
e vendola infatti non ha mai detto di essere un liberale.
E ancora:
La giusta retribuzione o il più moderno "salario efficiente" dei giapponesi mi pare una posizione abbastanza liberale in un'economia globalizzata portatrice di incertezza economica.
la giusta retribuzione la perseguono tutti e i modo che cambia
anche il liberalismo classico persegue la giusta retribuzione del lavoratore, ma lo persegue tramite libere contrattazione in libero mercato (anche a mezzo di sindacati), mentre l'opposto è la regolazione tramite sistemi legali.
vendola secondo te per quale posizione è ?
Ricorda che la libertà non vuol dire fare quello che minchia si vuole. Significa offrire a tutti pari condizioni ed opportunità di sviluppo. Sia coloro che possiedono ricchezza sia coloro che non l'hanno ancora.
Quindi sono d'accordo con chi dice che per uscire dalla crisi è bene eliminare il deficit di libertà da cui i cittadini (occidentali in genere) sono afflitti
non mi sembra che ne io ne galli della loggia abbiamo detto questo, ma alle parole bisogna attribuire significati precisi altrimenti si rischia di fare pura demagogia
inoltre le analisi politiche serie dovrebbero essere scevre di pregiudizi morali
dire che uno è liberale perchè ti piace il tizio e ti piace pure la parola liberale è sbagliato, e anche profondamente ingiusto nei confronti delle idee reali del tizio ammesso che non sia egli stesso un bugiardo.