Catania, agguato al boss, studentessa
colpita davanti università: è grave
Un proiettile le ha provocato una lesione midollare
Colpito anche esponente clan mafioso
CATANIA (1 luglio) - Erano diretti a un esponente del clan mafioso, i proiettili che hanno colpito una studentessa universitaria ferita in modo grave in piazza Dante a Catania, nei pressi dell'ex monastero dei Benedettini che ospita le facoltà di Lettere italiane e di Lingua e letteratura straniera.
Laura Salafia, 34 anni ha riportato «una lesione midollare importante dovuta a un proiettile ritenuto nel collo» che sarebbe incastrato tra la seconda e la terza vertebra cervicale. La donna, che è originaria di Sortino (Siracusa) è ricoverata nel reparto di rianimazione dell'ospedale Garibaldi di Catania. I medici la stanno sottoponendo a diversi esami clinici e diagnostici prima di un probabile intervento di neurochirurgia che potrebbe essere fatto in serata.
L'obiettivo dei sicari sarebbe stato un esponente del clan mafioso Zuccaro. Maurizio Gravino, di 40 anni è stato ferito dal commando e ha trovato riparo nella vicina caserma dei carabinieri della compagnia Piazza Dante. Soccorso è stato condotto nell'ospedale Vittorio Emanuele dove è stato ricoverato e sottoposto a un delicato intervento chirurgico. L'uomo è ritenuto vicino al gruppo del clan Zuccaro che opera nella zona di piazza San Cosimo. Gli investigatori lo indicano come un elemento non di spicco nell'ambito criminale catanese.
«È un episodio incredibile. Non è possibile che si rischi la vita andando a studiare», è stato il commento del ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini.