La piacevole necessità di partecipare ad una breve cerimonia in chiesa, nella qualità di nonno, mi ha impedito di chiudere compiutamente il precedente post.
Il riferimento del sign. Caligiore all'Avv. Nuccio Nigro nasceva dall'aver letto, il sign. Caligiore, un dialogo in un parallelo forum ibleo.
Ha avuto modo di constatare questi che in quel dialogo ho contestato all'avv. Nigro le " bufale" che lo stesso aveva riportato in un articolo sul " Meridiano", quali le affermazioni in ordine ai vincoli su tutto il territorio di Palazzolo che lo stesso aveva già individuato nella totale interezza quali zone A e B :
- l'introduzione del divieto di qualsiasi trasformazione del territorio volta all'aumento delle superfici coltivate a scapito( forse voleva dire a beneficio) di quelle marginali e non coltivate;
- l'introduzione del divieto di zootecnia su scala indistriale;
- l'obbligo dell'utilizzo, in tutto il territorio del parco, dei sistemi di agricoltura biologica;
- la limitazione della possibilità di edificare solamente strutture al servizio dell'agricoltura, con l'aggiunta del rispetto delle tipologie costruttive tradizionali ed imposte dall'autorità del parco;
- all'interno delle citate due zone ( A e B) non sarà consentita alcuna nuova attività economica ed edilizia ( nemmeno di ristrutturazione) diversa da quella rurale, nè sarà consentito programmare e realizzare nuove infrastrutture industriali ed anche artigianali e, persino, nuove strade.
Era doveroso, pertanto e per ragioni di verità, dissentire da quelle affermazioni rivelatasi oltre che "bufale" anche " pioggia di rane" ed "asini che volano".
Per non parlare di quel manifesto dei " promotori del no", ma per fortuna rispetto a quelle argomentazioni vi è stata , in questo forum, la affermazione quasi una confessione, " seppure quegli argomenti erano errati nei presupposti i manifesti sono stati pagati con soldi privati" , a fronte invece di un sostenuto ma non provato finanziamento pubblico al "fronte del si".
Vorrei concludere con una affermazione di tipo personalistico: il sign. Caligiore ha sostenuto che sarebbe stato favorevole al Parco qualora fosse consentito il miglioramento dei collegamenti stradali con il ragusano e che Lui potesse coltivare Organismi Geneticamente Modificati.
Alla prima domanda è stato facile rispondergli in senso positivo mentre per la seconda non mi sono espresso atteso che la norma espressamente non lo vieta seppure la ritengo, quella coltivazione, in contrasto con la " filosofia" di un parco nazionale, in ogni caso la questione sarà eventualmente affrontata in sede di Piano del Parco ma con esito negativo, spero.
Conseguentemente, preso atto che il 50% delle richieste non verranno soddisfatte, ed in particolare quella personale questi continuerà nella Sua battaglia contro il parco ma non sarà una battaglia organica bensì a tutela di interessi geneticamente modificati.
Rispetto agli altri utenti che sono stati citati il dialogo è stato sereno e costruttivo.
Ma " loro sono loro" mentre di " Re sole" c'è ne solo uno: così come si ritiene essere il sign. Salvo Caligiore.
Guai a contraddirlo, seppure argomentando
pinoguzzardi