Lascia davvero a bocca aperta la sortita del segretario provinciale Cafeo e direi di tutta la direzione provinciale, occupata da sempre a dirigere se stessa, tanto che anche la tempistica del tentato soccorso a De Luca testimonia quale grado di disinteresse, di non curanza, di incapacità di analisi politica pervada questi dirigenti che soltanto adesso, a tempo ampiamente scaduto cercano una improponibile mediazione con argomenti a dir poco stucchevoli. Per rimanere sul tema della tempistica basta chiedersi dove stavano questi dirigenti quando i segnali della crisi erano già evidenti: si ricordi la mia espulsione; si ricordino le dimissioni del segretario locale Spataro; si ricordi la perdita della maggioranza in consiglio avvenuta sin dall'anno scorso; si ricordi l'estromissione dal partito della componente cislina; si ricordi l'elezione castrata del nuovo segretario locale, votato da una sola parte del partito mentre l'altra si asteneva senza nemmeno avere il coraggio politico di mettere in campo una candidatura alternativa;..per non parlare del trattamento riservato da parte del sindaco e dei suoi pochi amici al consiglio comunale, vissuto come un ostacolo antipatico. Tralascio il ribaltone, le cacciate e le traversie in seno alla coalizione, che tuttavia sono la conseguenza tutte insieme del manifestarsi dell'incapacità amministrativa, almeno per come l'ho sempre intesa io e cioè con l'amministrazione che dà seguito all'indirizzo politico del consiglio, che con mille difetti non ha comunque lesinato le attività di indirizzo, sistematicamente ignorate e mortificate, non si spiegherebbe sennò come mai 12, forse 13 consiglieri su 15 confermeranno la sfiducia a questo sindaco e a questo modo di amministrare. Lasciatemi dire( e io lo posso dire senza tema di smentita) che mi sembra grottesco teorizzare che i dodici o i tredici sfiducino De Luca per puri interessi personali, più interessante sarebbe riflettere sulla posizione dei due che non lo fanno e specie per uno sull'insussistenza di anche un solo motivo comprensibile che giustifichi una probabile lavata di mani pilatiana.
Per tornare al tema d'analisi principale e dunque alla lettera del segretario provinciale, sorrido quando dice che gli elettori del pd non capirebbero, sorrido perchè questi elettori non capiscono come mai questo partito è il fantasma di quello che volevano, un partito in picchiata elettorale e che soffre di mali comuni in tutta italia, un partito nè carne nè pesce che pur di non alimentare dialettica e forse divisioni sceglie di non parlare al popolo o di essere il pallosissimo partito del ma anche. In definitiva un partito che forse era prematuro costruire, una sommatoria innaturale e incomponibile in un partito e che poteva reggere in una coalizione di programmi..ma non in un partito, vedi la fuga progressiva dei vari cattolici (Binetti, Rutelli, lusetti, Bobba ecc.). Cosa non dovrebbero capire gli elettori del pd? Gli elettori del pd sono più intelligenti di quanto pensa qualche dirigente...e poi non vogliate costringere il sottoscritto a difendere anche Spataro, che in nome della tanto declamata mediazione viene sdegnosamente minacciato di essere deposto da capogruppo alla provincia..Insomma ma con chi pensano di parlare questi dirigenti??
In ultimo una considerazione: quando mi presentai nel 2007, ci credevo davvero ad un'altra storia, ma l'illusione svanì già sul finire dell'anno dopo. Quando mi presentai a consigliere presentai un piccolo programma,..solo un decimo di quel programma si è realizzato e in quel decimo non ci sono le cose più importanti come per esempio la differenziata, l'impresa giovanile ecc. ma questo e tutto il resto e sotto gli occhi di tutti gli elettori, anche di quelli del pd. ( chi ha orecchie per intendere, intenda)
P.S. Lungi da me pensare che una esperienza come quella attuale non lasci sul terreno molti feriti da entrambe le parti..lo so anch'io che pagheremo tutti, ma il bene supremo è quello della città e non dei politici.
Con stima per tutti
Cesare Salonia