" ridurre i danni che il parco provocherà alle aziendi presenti sul territorio ibleo"!.
Sarebbe interessante approfondire l'argomento partendo dall'elenco dei supposti danni qualora se ne abbia contezza.
Ma se lo si afferma è evidente che li si conoscono.
E potrebbe Lei, sign. " sebyali" fare un escursus di questi presunti " danni" partendo dall'elenco di quelli dimostrati che avrebbe rilevato nei preziosi video del sign. Caligiore?
Li vogliamo elencare per favore?
Sulla proposta dell'Unione dei Comuni stendiamo un velo pietoso, basta guardare tutti i perimetri dei parchi nazionali, contigui e non già " reticolati" o " gattopardati", oltre al fatto che non è stata presa in considerazione da nessuna altra superiore Istituzione, così come da alternativo " perimetro" contiguo proposto dalla Provincia Regionale di Siracusa e si aspetta analoga proposta per il territorio di Ragusa.
Nel merito di quella proposta, che io continuo a chiamare " gattopardata" con riferimento a Tomasi di Lampedusa e a quel concetto, ho già espresso la mia opinione in questo forum che riassumo:
- poichè nasce da un copia-incolla della già esistente Rete natura 2000, che allo stato vincola in assoluto quelle zone comprendenti esclusivamente aree assolutamente non antropizzate e disabitate da esseri umani, a quali soggetti dovrà essere rivolta l'attività del parco per la promozione economica e sociale del territorio?
- quale " ddieri" propone l'Unione dei Comuni per Sede ed Uffici del Parco al quale la fauna locale, non umana, potrà rivolgersi?
- verso chi dovranno essere rivolte le previste agevolazioni, per esempio, per le biblioteche ed i servizi sociali, se il parco è costituito esclusivamente da un territorio in cui è assente l'uomo?
- chi farà quel da Lei auspicato consorzio e con quali prodotti: i funghi ipogei, gli asparagi spontanei o altre essenze della relativa flora, forse i sette nani?
Veda, sign. "sebyali" quella non può essere una proposta di perimetro complessivo bensì può riguardare solamente una delle quattro zone di un parco così come prevede a regime la norma: la riserva integrale, ove il vincolo è assoluto come lo è in quei territori già da ora, indipendentemente dal parco.
La proposta della Provincia Regionale invece, correttemente oltre che intelligentemente, attiene ad un territorio contiguo e senza soluzione di continuita e nell'ambito dello stesso, ed in relazione alle norme di salvaguardia che dovranno essere inserite nel Decreto attuativo in attesa della zonizzazione, ha proposto, accettando l'idea dei cosiddetti " ambientalisti", due zone:
- la zona A, quale riserva integrale, identificata proprio con la mappa di natura 2000 e quindi con la proposta dell'Unione dei Comuni;
- la zona B, quale resto del territorio del parco mantenenendo ove già previsto, gli attuali vincoli paesaggistici, idreologici ed archeologici, senza aggiungere di più rispetto all'esistente.
Il resto saranno " regole" condivise sul "come fare le cose" , nell'interesse sia del territorio che della sua gente, attuale e futura.
pinoguzzardi
P.S.: mi ha chiesto" Come fare a controllare sprechi, nepotismi, clientelismi, malaffare e quant'altro".
Ed io Le rispondo: individuare un Presidente ed un Direttore del Parco assolutamente onesti e motivati, così come scegliere a fare parte di quell'organo dell'Ente Parco che è la Comunità di Parco, i migliori Sindaci del territorio con quelle caratteristiche.
E poi, la società civile, utilizzando tutti gli attuali strumenti che si hanno a disposizione per conoscere e "parlare" o " gridare", e la relativa funzione di questi ed altri forum la ritengo preziosa.