Come ti spieghi allora il fatto che quando la discussone si fa per così dire accesa nessuno interviene. Il sottoscritto ad esempio non si trova a suo agio nelle discussioni troppo animate nel forum (forse perché poco abituato, e come me tanti altri), abituato invece a disquisire di persona. Comunque questo non è un problema vuol dire che mi ci abituerò.
ti sei risposto da solo:" si è poco abituati."
aggiungi ,inoltre, alcuni altri elementi della nostra cultura come quello della cultura dell'omertà, del quieto vivere, del farsi gli affari propri pur sbirciando costantemente la situazione.
aggiungiamo anche un po di cultura pseudo cattolica che forza "ad evitare i conflitti" e avremo una massa di gente che non si è mai confrontata e che non sa quanto valgono le proprie idee alle prove dei fatti.
verrà trovata sempre una soluzione "senza conflitti" che non sarà quella trasparente, quella pubblica e probabilmente sarà la + sporca.
Il diritto di parola e capire come la pensano gli altri è importante, figurati io sono uno che vuole capire e conoscere tutto ma per la questione parco che poi è il tema del topic è importante che capiscano gli altri, o che comunque capiscano le ragioni del uno o del altro. E scusa se te lo dico sembra che quando scrivete con il dottore sembra che avete delle questioni personali non risolte, degli strascichi che vi portate dietro, sono sicuro che non è così, ma questa è l'impressione.
quando si fa
una polemica pubblica si fa per gli altri non per convincere l'avversario, quello ti assicuro non ci riuscirai mai, la polemica si fa per coloro che ascoltano o leggono, perchè nella loro libertà si facciano un idea e scelgano non fra i contendenti bensi fra le idee che ciascuno maturerà in senso proprio.
per quanto riguarda l'impressione che deduci è chiaramente sbagliata, ho visto il dottore una paio di volte in vita mia dopo esserci conosciuti nel forum
ma è un osservazione interessante che fai perchè è inerente alla concezione culturale con cui la gente siciliana affronta i dibattiti, partendo dal presupposto che se non c'è accordo allora c'è qualcosa sotto.
si cerca sempre l'interesse il secondo fine (vedi accuse di cascone per esempio), il rancore personale, e si misura tutto sulla base degli interessi specifici spesso materiali.
pensare che ci possa essere una posizione etica che ti faccia lottare per delle idee non viene preso in considerazione, e quando LOTTI vuoi o non vuoi capita nella foga che ci sia il colpo basso, questo non è giustificazione ma solo invito a considerarlo possibile come si fa con i falli nel calcio senza farne una tragedia, perchè le tragedie ti assicuro non sono quelle.
scrivo da 4 anni su internet, senza guadagnarci nulla fin'ora anzi rischiando moltissimo come si può rischiare in un paese in cui non si è abituati a sentirsi dire in faccia quello che si pensa.
e la domanda che mi sento fatta + spesso e "perchè lo fai se non ci guadagni nulla , se non sei giornalista", non si riesce a credere che si possa fare qualcosa per una questione etica per supplire ad un giudizio sulla realtà, manca l'informazione rigorosa, manca il dibattito, e tutto quello che c'è è di bassa qualità, i giornalisti riportano solo notizie indicate da altre spesso da politici.
questa realtà, questa mentalità, non mi piaceva e ho pensato che sia giusto cambiarla facendo quello che so fare, se devo passare per qualche insulto dato o ricevuto per perseguire questo fine che la mia coscienza mi impone pazienza sono fatto così e questo si è un fatto personale, diciamo che sono rompicoglioni di natura.
ma io penso che se la realtà non ti piace devi cambiala per quanto puoi, e usando ciò che come diceva Pascal ti distingue da una canna il PENSIERO.