Nel anniversario della strage di capaci, desidero riportare l'attenzione del mio paese su una persona praticamente sconosciuta che è morta adempiendo al proprio dovere ucciso dalla mafia anzi piu precisamente dalla ndrangheta, sto parlando dell'appuntato dei carabinieri Salvatore Bologna morto il 10 novembre 1979 a San Giorgio di Catania in un agguato mentre attendeva al trasporto di un detenuto
forse mi sbaglio ma dovrebbe essere il primo palazzolese morto per mafia che anticipò di diversi anni Giuseppe Fava.
a quel tempo si sa "la mafia non esisteva" per cui ai carabinieri coninvolti nell'agguato fu data solo la medagli di bronzo e dimenticati , fortunatamente qualche hanno fa c'è stato un ripensamento ed è stata data la medaglia d'oro e anche in paese qualcuno ha scoperto di questo palazzolese che ha fatto onore all'arma e al suo paese
non sono il primo ad aver scoperto questa storia e riporto dunque chi ne ha parlato ,compresa l'amministrazione che ha dedicato alla memoria una delle sue silenziosissime e formalmente ineccepibili delibere
http://www.siracusanews.it/palazzolo-acreide-lamministrazione-chiede-di-intitolare-la-caserma-dei-carabinieri-a-salvatore-bologna/http://www.comune.palazzoloacreide.gov.it/zf/index.php/trasparenza/index/visualizza-documento-generico/categoria/209/documento/2692da https://it.wikipedia.org/wiki/Salvatore_Bologna
Salvatore Bologna
13 aprile 1938 – 10 novembre 1979
Nato a Palazzolo Acreide (Siracusa)
Morto a San Gregorio di Catania
Cause della morte agguato
Salvatore Bologna (Palazzolo Acreide, 13 aprile 1938 – San Gregorio di Catania, 10 novembre 1979) è stato un appuntato italiano, insignito di medaglia d'oro al valor civile alla memoria.
Onorificenze
Medaglia d'oro al valor civile (alla memoria) - nastrino per uniforme ordinaria Medaglia d'oro al valor civile (alla memoria)
«Componente della scorta di traduzione a pericoloso detenuto, in ambiente caratterizzato da massicci insediamenti di delinquenza organizzata, che aveva raggiunto una efferatezza mai espressa prima. Mentre svolgeva il proprio compito, consapevole del rischio, veniva fatto segno a proditoria azione di fuoco da parte di alcuni malviventi, rimanendo vittima innocente di una guerra di mafia e immolando la giovane esistenza nell'adempimento del dovere. San Gregorio di Catania - 10 novembre 1979.»
— 16 gennaio 2013[1]