Da una spiga 
chicchi di grano 
dalle ombre 
il giorno 
che s’abbandona al sogno 
sotto la coperta 
le morbide paure di un temporale . 
Così la vita non è che un tempo fissato sulla croce 
al suono del vento 
il sangue cola insieme alle lacrime. 
Nel leggero andare delle acque 
il fiume s’inabissa nella notte 
come una lingua scura d’asfalto 
che s’infila tra pianure e monti 
fino a troncarsi sulle rive di bianche scogliere 
dove ali imbevute di solitudine e salsedine 
sfiorando le onde attendono di riposare . 
L’amore respira tra profumi di silenzio 
esule nel suo vagabondare 
chi può violare la nudità di un nido di stelle 
felice eternità ora spegni la luce dell’ultimo riposare.