Il mercato delle vacche sembra stia volgendo a termine.
I politici siciliani, del sud in genere, sembra siano stati quelli più a buon mercato, buon sangue non mente....
Così dalle aule della politica, quello spettacolo celebrato allo scopo di non far dimenticare, ne smentire quanto l'italia sia una repubblica delle banane fondata sulla corruzione, il teatrino mediatico che vede come interpreti i nostri rappresentanti istituzionali, si trasferisce nelle trasmissioni tv serali.
questa volta per evidenziare quanto la democrazia nel bel paese, oltre a basarsi su frutta e tangenti, voglia avvalesri anche e sopratutto di una sana dose di fascismo.
"Piacere, Ignazio La Russa, fascista, e fiero di dichiararlo pubblicamente!"
Cosí succede che durante una trasmissione della rai, l'attuale ministro della difesa chiede al suo interlocutore (l'on. Di Pietro), chi mai abbia detto che si può esse analfabeti e non fascisti.
Lo dice la legge:
L’apologia del fascismo è un reato previsto dalla legge 20 giugno 1952, n. 645 (contenente “Norme di attuazione della XII disposizione transitoria e finale (comma primo) della Costituzione”), anche detta “legge Scelba”, che all’art. 4 sancisce il reato commesso da chiunque “fa propaganda per la costituzione di un’associazione, di un movimento o di un gruppo avente le caratteristiche e perseguente le finalità” di riorganizzazione del disciolto partito fascista, oppure da chiunque “pubblicamente esalta esponenti, princìpi, fatti o metodi del fascismo, oppure le sue finalità antidemocratiche“
Certo, si sa, di questi tempi, così
lontani dalla cosiddetta "prima repubblica", la gente se ne frega delle leggi, specie i nostri politici.
adesso nella banana repubblic, capita di assistere a spettacoli a cui non si assiste nemmeno nelle peggiori democrazie sudamericane, dove i politici, almeno in apparenza, tendono a dare il "buon esempio", sempre.
Italia, repubblica delle banane, governata da criminali acclamati, e .....orgogliosi ministri fascisti