Pare che il "metodo delle primarie" non venga preso in considerazione per quanto riguarda il candidato a sindaco sia a destra che a sinistra (utilizzo questa terminologia per capirci)
Eppure il metodo venne introdootto tre anni or sono come "innovazione di processo" a sostegno della c.d. democraticità...
Il discorso è complesso sia prendendo in considerazione la dimensione locale che quella nazionale. Tuttavia sarei curioso di conoscere, in Sicilia ed a Sortino, l'indirizzo del partito politico che le ha introdotte: il PD.
Purtroppo trattasi di ectoplasma più che di forza politica radicata sul territorio (quì come in altre parti d'Italia)
Quella che fu la "fusione fredda" tra ex margheriti ed ex diessini ci ha consegnato una dirigenza politica che non riesce a far sintesi.
Ergo: a livello locale ci si divide facendo liste civiche. E a livello nazionale? Esiste un'entità politica con/federata oppure trattasi di ritorno alla beneamata "balena bianca" con le sue alleanze trasversali?
Senza spirito di polemica. Solo volontà di conoscenza di un osservatore interessato alle vicende della comunità a cui appartiene.
Detto ciò, dalla parte destrorsa, si fa avanti, con fare battagliero, l'ex consigliere Bongiovanni il quale, pur auspicando un incontro tra le forze sane di questo paese ed auspicando un'allenanza senza etichettature o vessilli di sorta, non rinuncia a due simboli che hanno un portato culturale e politico specifico (la Destra e il PdL).
Quindi, per amor di statistica, diciamo che a Sortino è sempre più probabile un ballottaggio dal momento in cui si profila una corsa a tre (o a quattro?).
Ragion per cui.....
ci sarà qualcuno che si prepara a fare l'ago della bilancia chiedendo, come opportunismo politico detta, adeguata contropartita....politica.
Anche in relazione a questo verranno scelti i candidati che mancano alla contesa.
Con le primarie (vere) sarebbe stato tutto più interessante e, alla lunga, conveniente per la qualità della politica sortinese. E' mancato il coraggio (almeno fino ad ora) di osare l'appello popolare.
Il motivo? Vedasi la consultazione in terra gelese organizzata dal PD riguardante l'appoggio a Lombardo. Sono andati a votare pure i morti (di destra e sinistra) al fine di farla venir meno.
Memore del pastrocchio si è sentenziato: "in Sicilia nun è cosa!". Questo perchè l'esercito dei prostituti votanti sarebbe scattato all'ordine del capobastone al fine di favorire la nomina del confacente agli interessi dei potenti dietro le quinte
Insomma: il gatto che si morde la coda. E nessuna fiducia nella gente che la si presume sempre ignorante asservita e distratta (a torto o a ragione)
Il coraggio (che è mancato) pare sia figlio della mancanza di fiducia nell'altro. E nella nostra cara isola è questo, sostanzialmente, che ci fotte.
C'è molto da lavorare anche se gli esempi positivi non mancano.