Le luci della notte 
lontane presenze dal treno che riparte 
da queste stazioni imbevute di solitudine 
con tutti gli addii a parlare insieme .
Ognuno a spuntare le sue malinconie 
di m’ama o non m’ama 
paure che non si stancano mai di guardare 
se nella nebbia ci sei tu 
e quella corda che unisce la vita e la morte. 
Nel volo degli uccelli 
si sciolgono le primavere 
al fiume un barchino aspetta 
l’onda di piena per non sentirsi solo. 
Al colpo del primo fucile 
la morte tuona nel cielo 
fuochi di spari e di tramonti 
e io che sogno ancora dal finestrino del treno.