Potrei anche concordare nel pensare che sono i politici che hanno bisogno di noi ,si ,è anche vero,ma guarda ,che tutto quello che noi pensiamo e diciamo,non possiamo consideralo oro colato.Tutto è opinabile e tutto può essere messo in discussione,introducendo uno stato confusionale che difficilmente possiamo uscirne.
Il periodo di tangentopoli ebbe un suo escursus che faceva sperare in una rimodulazione nel capire come si fa politica.Siamo caduti dalla padella nella bracia. La famosa questione morale.
Oggi assistiamo ad una caduta di stile,di etica,di serietà nel concepire i principi morali della politica. La politica è il sale della democrazia che con i partiti debbono affronate con impegno le necessità di tutti gli elettori.Questi si chiamano ideali con i quali si cerca di realizzare i problemi mai risolti e dimenticati.
La mia personale speranza,anche se utopistica, si estrinseca: nell'equa distribuzione della ricchezza.Pensieri astratti,utopostici quanto si vuole ,come dicevo prima,ma di certo sono i valori fondanti di una società che si proetta nel futuro,con la presa di coscienza che la politica non è un fine ma un mezzo,che necessita di essere constantamente visitata dalla società civile che è la vera pratagonista di tutti santi giorni.