Precipita l’anima nell’inconscio buio
scivola silenziosamente nei labirinti della morte
quale veglia attende l’ignaro mortale
la sua fede di resurrezione incisa in una vita limpida.
La certezza di una logica senza appello
chiede dov’è Dio in quale mutuazione vive
quando sarà il tempo del suo raccolto.
E semmai fosse la dea natura
madre che in ogni futuro possiede radici
così ecco che il verso ritorna canto nella mente
“polvere sei e polvere tornerai” .
Quanti dubbi e incertezze per l’anima
ama il sole le stelle e nel sogno
attraversa l’indefinito confine della vita.